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Milan, Maldini replica a Scaroni: "Se guardo al mio passato non riesco a smettere di sorridere"

La leggenda rossonera risponde all'affondo del presidente: una precisazione fatta "col sorriso" ma perentoria, che rivela una volta di più la divergenza di vedute.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

La replica di Paolo Maldini non si è fatta attendere. L’ex leggenda del Milan non è rimasto indifferente all’affondo di Paolo Scaroni, che aveva risposto a una domanda sul suo conto lanciandogli una frecciatina. A cui ha risposto in modo deciso. Ma col sorriso. Letteralmente. Perché Maldini ha ribadito al Corriere della Sera, a proposito del suo passato: “Non riesco a smettere di sorridere”.

Veleni Milan, l’affondo di Scaroni a Maldini

Ma cosa aveva detto Scaroni a proposito di Maldini? Essenzialmente, questo: “Paolo non l’ho più sentito. Penso che quando qualcuno guarda al proprio passato con un certo tasso di acrimonia, vuol dire che non sta vivendo benissimo il presente. Mi auguro – ha poi aggiunto il presidente del club rossonero – che non sia questo il caso di Maldini, a cui auguro ogni soddisfazione”.

La risposta di Maldini al presidente rossonero

Questa la replica di Maldini, attraverso un’intervista al Corriere della Sera: “Se guardo al mio passato, non riesco a smettere di sorridere”. Del resto, nel passato del Milan e del Maldini dirigente c’è lo Scudetto del 2022, seguito poi da un’annata conclusa al quarto posto, con la qualificazione in Champions e con le semifinali raggiunte in Champions League. Risultati che non hanno evitato il benservito a Paolo e a Massara. Maldini che era tornato in rossonero nel 2018 dopo una luminosa carriera nel Diavolo da calciatore.

Maldini-Scaroni, bordate e vecchie ruggini

C’è un precedente nel rapporto, evidentemente non troppo idilliaco, tra Scaroni e Maldini. Risale a dicembre, quando l’ex difensore non riservò parole al miele per il numero uno del club: “Il Milan merita un presidente che faccia solo gli interessi del Milan. In tribuna l’ho visto spesso andare via quando gli avversari pareggiavano o passavano in vantaggio, magari solo per non trovare traffico. Mentre me lo ricordo puntualissimo in prima fila, quando abbiamo vinto lo Scudetto: per questo non so che cosa si sia voluto dire con l’espressione ‘gruppo unito senza di me’. Ma è evidente che io ho un concetto diverso di condivisione e di gruppo”.

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