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Milan, via Maldini e Massara: big delusi, si rischia il terremoto

Non solo stop al mercato, ma anche necessità di 'consolare' lo zoccolo duro, sotto shock dopo la decisione della proprietà

06-06-2023 10:21

Milan, e ora? Cardinale ha deciso di esautorare Maldini e Massara, consegnando di fatto il club a una nuova era. In attesa del comunicato ufficiale e poi della ristrutturazione societaria, filtrano spifferi dallo spogliatoio rossonero. E non sono certo rose e fiori. O forse sono rose, ma con tante spine.

L’obiettivo, per i dirigenti che da adesso in poi faranno il bello e il cattivo tempo a Casa Milan, è quello di rassicurare i big. Per evitare un terremoto.

Addio di Maldini e Massara, Leao & C. chiedono spiegazioni

Chiaro che uno scossone di questa portata non potesse non avere ripercussioni anche sullo spogliatoio del Milan. L’unico legame con il passato, per la squadra, resta Stefano Pioli, l’allenatore. Il trait d’union erano proprio Maldini e Massara: sempre presenti agli allenamenti, decisivi nel mercato, confessori per tanti giocatori.

I quattro più scossi appaiono Mike Maignan, Rafael Leao, Sandro Tonali e Theo Hernandez. Non quattro a caso, ma cardini del progetto Milan. Così come Paolo Maldini non era sicuramente una figura marginale, ma un simbolo rossonero che, da 60 anni, aveva nel club un Maldini. Paolo, l’uomo che ha riportato lo scudetto sotto il Duomo e che ha traghettato il club di nuovo in Champions League (e in semifinale). Dicevamo del possibile terremoto in rosa, il motivo? Leao, Tonali e Theo Hernandez erano stati fortemente voluti proprio dall’ex direttore dell’area tecnica.

Milan, Theo Hernandez potrebbe partire?

Uno dei big, come scrive Repubblica, potrebbe addirittura chiedere la cessione. Parliamo di Theo Hernandez. Si complica il rinnovo di ‘Magic’ Mike Maignan e all’orizzonte si staglia minacciosa la sagoma del Chelsea. Leao, se avesse saputo cosa bolliva in pentola, difficilmente avrebbe rinnovato con il Milan.

Buona parte dello spogliatoio era con Maldini. La stagione 2023-2024 si preannuncia in salita, adesso, visti i malumori dei giocatori. A quanto pare, l’incontro a colazione tra Cardinale e i due dirigenti rossoneri sarebbe terminato dopo soli 35′ su intervento dell’ex terzino, deluso perché voleva avere l’ultima parola sull’operato dell’allenatore e perché c’erano contrasti anche sul budget.

Milan: Furlani e Moncada salgono in cattedra

Ora il Milan si riorganizzerà a livello societario. Giorgio Furlani, ad del club dallo scorso novembre, seguirà il mercato. E’ stato decisivo già nel rinnovo di Leao, a dimostrazione di un ruolo che andava crescendo negli ultimi mesi. Geoffrey Moncada, capo dello scouting milanista, sarà il primo ispiratore delle strategie sugli obiettivi da inseguire. Ha contribuito a operazioni importanti come quelle di Tomori e Kalulu. Moncada coordina una rete di dieci osservatori.

Sul mercato, però, le cose cambiano eccome: è saltato per ora l’incontro con l’agente di Loftus-Cheek. Era più avanzata la trattativa con il giapponese Daikchi Kamada, ma ora bisognerà capire se rientrerà negli obiettivi dei nuovi dirigenti. Altro obiettivo di Maldini e Massara era l’attaccante Lois Openda. Si allontanano nomi come Berardi e Arnautovic. L’intenzione pare sarà quella di puntare sui parametri zero, tipo Marcus Thuram, Reiss Nelson e Evan N’Dicka.

Milan, via Maldini e Massara: big delusi, si rischia il terremoto Fonte: Getty Images

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