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Milan, Pioli spiega la svolta col PSG, fa i conti per passare agli ottavi di Champions e replica a Capello

Pioli soddisfatto il 2-1 del Milan in Champions su Paris Saint-Germain: il tecnico, però, non vuol sentir parlare di differenza di rendimento tra Champions e campionato.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Stefano Pioli si è ripreso il Milan e si è ripreso San Siro. Nella notte più delicata, quando qualsiasi risultato diverso dalla vittoria sarebbe valso forse come una condanna per le ambizioni di passaggio del turno in Champions, il Milan è tornato a fare…il Milan. Vittoria di cuore, ma anche e soprattutto di cervello per i rossoneri, capaci di correre, pressare, ripartire come di difendere al cospetto delle stelle del Paris Saint-Germain. E ora le voci relative a un possibile esonero sembrano avere davvero la consistenza della nebbia per il tecnico.

Milan-PSG, l’analisi di Pioli

Ai microfoni di Sky, Pioli spiega come ha messo sotto scacco Luis Enrique:

Serviva una reazione, abbiamo giocato con anima, con spirito, con energia. Sapevamo che dovevamo soffrire tutti insieme, serviva uno sforzo eccezionale e i ragazzi l’hanno fatto. Sono stati squadra, quello che chiedevo. Era una partita importante, ci siamo regalati un’altra possibilità e adesso ce la giocheremo al meglio contro il Borussia per passare il turno.

Pioli spiega il segreto della svolta

La svolta è arrivata, auspicata e puntuale. Ma cos’è che ha fatto scattare la reazione giusta nei calciatori del Milan?

Una squadra può fare più di quello che può chiedere un allenatore. Serve il dialogo, serve parlarsi. Io ho cercato solo di ricordare a tutti che tipo di calcio avevano fatto, che squadra possono essere. Il resto ce l’hanno messo loro. Mi ha fatto molto piacere, soprattutto, aver regalato una gioia ai tifosi. Purtroppo abbiamo sbagliato la partita di sabato, ma il Milan ha un suo modo di stare in campo, di essere squadra. Il PSG ha tenuto palla più di noi, ma è stata una nostra scelta. Avevamo bisogno di fare questo tipo di partita per vincere e restare in corsa.

Il Milan, Leao e la corsa qualificazione

Quindi due calcoli. Adesso diventa fondamentale, per l’allenatore, vincere la prossima:

Sin dai sorteggi avevo detto che saremmo arrivati all’ultima giornata con tutti ancora gioco. Col Borussia Dortmund sarà decisiva, ci sono davanti di due punti e dovremo metterceli alle spalle. Leao? Dipende da lui essere un campione o no, stasera ci ha messo energia, la giusta ossessione.

Da Pioli risposta pungente a Capello

Infine una risposta pungente a Capello, che gli ha chiesto conto della differenza di rendimento tra Champions e campionato:

Credo che non sia così. Certo, rispetto a sabato con l’Udinese sembriamo un’altra squadra. Con Juventus e Napoli, però, abbiamo giocato alla pari. Questa vittoria può darci entusiasmo, dobbiamo rimettere le cose a posto anche in campionato.

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