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Milan, Raiola jr apre in futuro a ritorno Donnarumma, poi la verità su Balotelli e Bennacer

Il cugino dell'ex re dei procuratori, erede dell'impero di Mino, si confessa e si sofferma sul futuro del portiere del Psg e di altri suoi assistiti

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Assieme all’avvocato Rafaela Pimenta ha ereditato l’impero costruito dal cugino Mino Raiola ma dopo le difficoltà iniziali è riuscito a gestire l’ampio parco giocatori ricco di big. Vincenzo Raiola si confessa a Tuttosport e parla del futuro dei suoi assistiti, a partire da Donnarumma.

Raiola rivela il futuro di Donnarumma

Messo in discussione a inizio stagione da Luis Enrique, Donnarumma si è ripreso riflettori, posto e applausi al Psg come in Nazionale. Vincenzo Raiola parla del futuro del portiere e dice: “Lui ha manifestato più di una volta di stare benissimo a Parigi. Il progetto ha avuto un’evoluzione molto positiva. La squadra è più coesa. Non ci sono più le stelle Messi, Neymar e così via, ma un gruppo giovane, che ha fame di vittorie”.

Il rinnovo non è vicino: “Ci sono ancora due anni, non c’è fretta. Comunque sì, ci sono già stati i primi dialoghi in tal senso. Campos l’ha pure ammesso pubblicamente, vorrebbe tenere Gigio. Da parte nostra c’è tutta la volontà di restare. Per me è solo un vanto avere un giocatore come lui in uno dei club più importanti al mondo. Oggi è la bandiera della nostra Nazionale. Potrebbe diventarlo anche del Psg. Farebbe piacere. Tornare in Italia? Gli agenti usano sempre l’espressione: “Mai dire mai”. Lo faccio anche io. Non si può mai sapere, ma al momento è praticamente impossibile”.

Le speranze di Balotelli

Chi invece in Italia ci tornerebbe a piedi è Balotelli, attualmente svincolato: “Lui vorrebbe restare in Italia. Ha avuto moltissime richieste fuori Europa, ma spera di restare vicino a casa. Ci sono state delle chiacchierate con alcuni club, ma restiamo in attesa, non dovesse sbloccarsi nulla vedremo nei prossimi mesi di riprendere certi discorsi. Il Palermo? Quando parliamo dei rosanero, parliamo di un’A2, non di una B. Non è un problema di serie, serve il progetto giusto per Mario”.

Da Bonaventura a Bennacer

Poi tocca agli altri assistiti come Bonaventura (“L’Al Shabab l’ha voluto fortemente. A gennaio, quando era già richiesto da altri club, in occasione della Supercoppa Italiana a Riad aveva conosciuto il ds del club Domenico Teti. Quella realtà gli era subito piaciuta. Bonaventura non doveva accontentarsi, ma giocare in un club che puntasse su di lui al 100%. Il direttore Teti, che per me è un’altra eccellenza italiana all’estero, ha fatto di tutto per portarlo lì”) a Bennacer: “Il discorso è semplice. C’è stata una fase di chiacchiericcio con qualche club, ma lui non ha mai messo in discussione la sua voglia di restare al Milan. Ricordo anche che il mercato arabo non è aperto tutti i giorni e non tutti possono andare in Arabia Saudita. I rossoneri pure volevano restasse e si fa fatica a scegliere un’altra squadra in Europa. A Milano si sta bene, il club è importante, non è facile lasciare il Milan”.

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