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Mondiale per Club, Manchester City campione: 4-0 in finale, Fluminense ko. Guardiola ringrazia Alvarez e Foden

Non c'è storia nella finale del Mondiale per Club: il Manchester City travolge il Fluminense e regala l'ennesimo titolo a Guardiola. Doppietta di Alvarez e gemma di Foden.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Il sogno del Fluminense di strappare il titolo mondiale al Manchester City è durato, di fatto, quaranta secondi, il tempo occorso a Julian Alvarez per sbloccare il risultato. La finale di Gedda, in pratica, è iniziata dall’1-0 e la squadra di Guardiola ha saputo gestire e incrementare il vantaggio successivamente, fino al terrificante 4-0 del 90′. Un match dominato, col primo Mondiale per Club finito nella bacheca dei Cityzens, proprio nell’ultima edizione “short” del torneo.

Mondiale per Club: dal 2025 cambia tutto

Dalla prossima, infatti, la musica sarà ben diversa. Nel 2025 negli Stati Uniti non ci saranno sette squadre, una per ognuna delle sei confederazioni più la rappresentante del paese ospitante, bensi 32, divise in otto gironi da quattro e con un torneo articolato per quasi un mese. Un Mondiale-bis, ma per Club, l’ultima trovata di Infantino per spremere soldi alle tv e agli appassionati di tutto il mondo. Basti pensare che “questa” finale del Mondiale del Club in Italia in tv manco ci è andata: l’ha trasmessa gratis su Youtube il canale Cronache di Spogliatoio.

Manchester City-Fluminense, Alvarez show

Una finale, appunto, dominata dal Manchester City sin dalle primissime battute. City sceso in campo, per giunta, senza due tra le sue stelle più luminose, Haaland e De Bruyne, più volte pizzicati in tribuna a Gedda (nello stadio che avrebbe dovuto ospitare tra un mese anche i match della Supercoppa Italiana). Quaranta secondi e Alvarez sblocca il risultato. Erroraccio di Marcelo – proprio lui – con pallone regalato ad Aké, tiro dal limite dell’olandese, palo e tap-in vincente di petto dell’Uomo Ragno argentino. La risposta dei brasiliani? Cano affondato in area da Ederson al 15′: sarebbe rigore, ma c’è fuorigioco. E allora al 27′ arriva il 2-0: taglio di Rodri per Foden, cross deviato da Nino e palla beffardamente alle spalle di Fabio, portiere del Fluminense.

Ennesimo titolo per Guardiola, disastro Fernando Diniz

Nella ripresa la squadra allenata da Fernando Diniz, che è anche Ct ad interim della Selecao e, suo malgrado, sta battendo uno dopo l’altro tutti i record negativi del Brasile, ha incassato altri due gol. Il 3-0 al 27′, autore Foden, bravo a insaccare in scivolata su perfetto invito di Alvarez. Il definitivo 4-0 al 43′, ancora con l’argentino, punizione forse troppo severa per i generosi brasiliani (tra i quali una vecchia conoscenza del calcio italiano: Felipe Melo). Per Guardiola il quarto titolo mondiale da allenatore, il 54mo trofeo in carriera: del resto, Pep uno dei signori del calcio lo era già, anche prima di vincere l’ennesima finale.

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