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Mondiali, Ghana-Uruguay 0-2: tra i due litiganti gode la Corea del Sud

Vittoria di Pirro per l'Uruguay, che piega 2-0 il Ghana nell'ultima giornata dei Mondiali, girone H, ma esce per differenza reti. De Arrascaeta match winner con una doppietta, Ayew sbaglia un rigore per gli africani. Rissa finale.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Tra i due litiganti, il terzo gode. L’Uruguay batte 2-0 il Ghana nella terza giornata del gruppo H dei Mondiali, ma a passare agli ottavi è la Corea del Sud grazie al 2-1 sul Portogallo nell’altra partita. Eliminate a braccetto sia la nazionale africana, sia quella sudamericana. Epilogo crudele per entrambe, con tanti rimpianti da una parte e dall’altra. Ghana che può recriminare sul “solito” rigore sbagliato contro l’Uruguay, ‘Celeste’ invece per l’atteggiamento troppo rinunciatario nel secondo tempo: a decretare l’eliminazione, infatti, il minor numero di gol segnati a parità di differenza reti coi coreani.

Ghana-Uruguay: arbitra Siebert, quello di Milan-Chelsea

Quello tra le Black Stars e la Celeste è una sorta di spareggio per gli ottavi. Una gara importante, da affidare a un arbitro di spessore. E la Fifa a chi s’affida? Al tedesco Siebert, quello di Milan-Chelsea, con la clamorosa espulsione di Tomori – più rigore agli inglesi – per un tocchetto in area su Mount. Già visto all’opera in Tunisia-Australia, stavolta il fischietto berlinese se la cava bene. Ma lo aiuta il Var nell’episodio decisivo, il rigore inizialmente non concesso al Ghana: fallo in uscita di Rochet su Kudus, il contatto c’è e Ayew – che sembrava in offside e ostruiva la visuale al portiere uruguaiano – in realtà è in gioco, come confermato dal fuorigioco semi-automatico. Bene poi Siebert nella ripresa su un contatto Amartey-Nunez e su un intervento ai danni di Cavani: niente penalty.

Ghana-Uruguay: André Ayew e la maledizione del rigore

Proprio il penalty si rivelerà l’episodio spartiacque della partita, “sliding doors” tra il paradiso e l’inferno per la nazionale africana. Sul dischetto si presenta l’esperto André Ayew, ma il portiere uruguaiano Rochet respinge la sua conclusione di sinistro, senza rincorsa. Per il Ghana, una maledizione che si ripete. Già nei quarti di finale del Mondiale 2010 fu un errore dal dischetto a beffare le Black Stars, al 120′ della sfida con gli uruguaiani: Asamoah Gyan, allora all’Udinese, calciò sulla traversa dopo un salvataggio sulla linea con le mani del ‘Pistolero’ Suarez. Errore che prolungò il match ai rigori, con passaggio in semifinale dei sudamericani grazie alle parate di Muslera e a un leggendario cucchiaio del ‘Loco’ Abreu.

Ghana-Uruguay: l’eroe della Celeste è De Arrascaeta

Gol sbagliato, gol subiti. Già, perché in pochi minuti il Ghana passa dal possibile 1-0 al pesantissimo 0-2. C’è sempre Suarez di mezzo, prima con un tiro respinto malamente dal portiere Zigi e trasformato in gol da De Arrascaeta, poi con un assist per lo stesso De Arrascaeta, autore di uno spettacolare destro al volo. Trequartista del Flamengo, 28 anni, De Arrascaeta è un nome relativamente nuovo per gli appassionati europei. Cresciuto nel Defensor, dal 2015 è in Brasile dove ha giocato per Cruzeiro e Flamengo. È lui l’eroe “Charrúa”. Sfortunato, invece, Bentancur, costretto a uscire per infortunio.

Ghana-Uruguay: nessuna enfasi, c’è Nela al commento

A proposito di “Garra Charrúa”, molti telespettatori si aspettavano Adani al commento tecnico, lui che per gli uruguaiani ha sempre avuto una venerazione. Tappi per le orecchie pronti, ma è tutto inutile, anzi forse sarebbe stato meglio un bel caffé: al posto del pirotecnico Lele c’è infatti il compassato Sebino Nela, in tandem col telecronista Luca De Capitani. “Certo che mezze misure mai: o un esaltato come Adani, o un ‘morto’ come Nela“, scrive un utente. “‘Bello bello si piange e si ride’. Così Sebino Nela mentre inquadrano tifosi del Ghana in preda alla disperazione”, fa notare un altro. “Nelatonina non si smentisce: partita bellissima, ma riesce a farmi prendere sonno lo stesso”, è un altro commento.

Ghana-Uruguay, il 2-0 non basta ai sudamericani: Corea avanti

Dopo l’intervallo, utile a tutti per ricaricarsi, scende in campo un Ghana più determinato, trascinato anche dal tambureggiante incoraggiamento dei propri tifosi. L’Uruguay si limita a difendere (buona la prestazione del napoletano Olivera) e a sperare in buone notizie dall’altra partita. Sei, a questo proposito, i minuti di discrepanza tra Ghana-Uruguay e Portogallo-Corea del Sud, alla faccia della contemporaneità. A 5′ dal termine arriva notizia del gol coreano: difendersi non basta più all’Uruguay, che deve segnare un’altra rete per qualificarsi. Suarez piange in panchina, Cavani guida l’assalto. Ma il risultato non cambia. Ghana e Uruguay fuori, Corea che esulta davanti alla tv.

Ghana-Uruguay, rissa finale: Gimenez scatenato, tutti contro l’arbitro

E quelli dell’Uruguay, soprattutto, non la prendono bene. Tutti a protestare con Siebert al fischio finale per non aver allungato il recupero. Troppo pochi otto minuti, se ne dovevano aggiungere almeno altri due per il tempo perso durante l’overtime. Ne nasce una sorta di rissa, tra gli animi più accesi c’è quello del roccioso difensore centrale Gimenez, ammonito al pari di Cavani per le lamentele troppo vigorose. La sensazione è che quelli dell’Uruguay non avessero considerato una possibile vittoria della Corea sui portoghesi. Pensavano potesse bastare il 2-0, ma così non è stato.

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