Poco prima del redde rationem tra Argentina e Francia, i Mondiali di Qatar 2022 si sono chiusi con una cerimonia di chiusura svoltasi nel Lusail Iconic Stadium di Doha, trasmessa in diretta su Rai 2 e con commento di Alberto Rimedio ed Antonio Di Gennaro.
- Niente Lele Adani nella cerimonia finale di Qatar 2022
- Adani confermatissimo nella squadra Rai
- La cerimonia di chiusura dei Mondiali: chi c'era
- Una chiusura abbastanza sottotono e sbrigativa
Niente Lele Adani nella cerimonia finale di Qatar 2022
Quindi niente Lele Adani, inizialmente annunciato in postazione almeno per lo spettacolo di chiusura: l’ex calciatore ed opinionista Sky era presente nello studio Rai in Qatar per il lancio della finale, ma a parte questo niente telecronaca. Un curioso dietrofront nel dietrofront da parte della Rai, che inizialmente aveva escluso l’argentino dal commento tecnico dell’ultimo match (a parte la sfida per il terzo posto tra Croazia e Marocco), per poi ripensarci ed annunciarlo per lo show di chiusura. Ed invece nada de nada per un Adani che è stato la rivelazione di questa coppa del mondo nella cabina commento (alla pari di Andrea Stramaccioni): nel bene se si è suoi estimatori, nel male se invece si è iscritti al partito di coloro che hanno maldigerito l’entusiasmo (eufemismo) di Adani quando si è ritrovato nella postazione della cronaca dei match dell’Argentina del suo amatissimo Leo Messi.
Adani confermatissimo nella squadra Rai
C’è da dire comunque che il commentatore ed opinionista in questi giorni ha spiegato con chiarezza ed eleganza al Corriere della Sera il perché non ci fosse lui a commentare il match che chiude i Mondiali: “Mi hanno insegnato che quando il mister ti manda in panchina non si chiede mai perché. Non era previsto che commentassi la finale. Ho fatto 14 telecronache. Un’esperienza stupenda; già mi manca”. E sul suo modo di illustrare le partite, ha quindi aggiunto: “Io non cerco il consenso. Cerco il dissenso. Quando hai dieci milioni di persone davanti al video, devi trasmettere loro qualcosa. I telespettatori vogliono emozioni. Ricevo decine di messaggi al giorno. Mi scrivono per ringraziare, commentare, chiedere aiuto…”.
Adani sarà comunque confermato nella squadra Rai anche per il prossimo anno, come ha spiegato a TvBlog la direttrice Alessandra De Stefano, difendendo la scelta di aver puntato sull’ex calciatore nonché una delle anime della Bobo TV: “Adani è un personaggio, come dire, vivo, verace, autentico e come tutti i personaggi che hanno queste caratteristiche è divisivo, o lo ami o lo odi. Non è che puoi chiedere ad Adani di fare una telecronaca diversa, certo gli puoi dire che il pubblico della Rai è abituato ad un determinato tipo di tono, però voglio dire, si può lavorare su tutto e si può migliorare su tutto. Il suo contratto in scadenza il 31 dicembre? Certamente verrà rinnovato e continuerà a lavorare per Rai Sport come lo sta facendo adesso”.
La cerimonia di chiusura dei Mondiali: chi c’era
Ma andiamo adesso alla cerimonia di chiusura di Qatar 2022. Rispetto a quella di apertura di un mese fa, diretta dallo specialista delle cerimonie olimpiche e non solo Marco Balich e dall’inedita durata ed articolazione che ha reso lo spettacolo per la prima volta più simile a quelli dei Giochi Olimpici che dei precedenti Mondiali, lo show è stato più asciutto (pure troppo) e festaiolo, come tradizione s’impone per le cerimonie di conclusione di grandi eventi sportivi di questo tenore. Se non altro, ci siamo risparmiati un altro comizio untuoso, ipocrita ed intriso di retorica come quello di Morgan Freeman, in dialogo nell’apertura con Ghanim Al-Muftah, e soprattutto bisogna ringraziare la coppia Rimedio e Di Gennaro che non ha avuto l’horror vacui tipico dei commenti di cerimonie di questo genere (Olimpiadi in primis), evitando quindi di parlare sopra le esibizioni e stordire lo spettatore con aneddoti e parole in libertà spesso avulse da quanto avviene in scena.
Per la cronaca, si sono esibiti Trinidad Cardona, Davido ed Aisha con la canzone portante dei Mondiale, la (non) indimenticabile Hayya Hayya (Better Together). Piatto forte dello spettacolo la presenza di Ozuna, artista portoricano di reggaeton e trap latina: cinque album all’attivo (l’ultimo, Ozutochi, è di quest’anno), vincitore di due Billboard Music Awards e tre Latin American Music Awards, svariati dischi di platino e collaborazioni con altre star latine richiestissime come Bad Bunny, Romeo Santos e Daddy Yankee. Assieme a Gims Ozuna ha cantato Arhno, ed infine era presente anche un supergruppo vocale che comprende quattro cantanti arabe molto amate, ovvero Nora Fatehi, Balqees, Rahma Riad e Manal, che si sono esibite con Light the Sky, canzone che celebra l’inclusione femminile nel calcio e nei Mondiali che hanno visto sei arbitri donna (e dovrebbe essere qualcosa di normale, non di eccezionale), tra cui Stéphanie Frappart, che ha diretto in questa coppa del mondo la partita Costa Rica – Germania.
Una chiusura abbastanza sottotono e sbrigativa
Il tutto con coreografie non certo indimenticabili e sontuose, per uno spettacolo meno pomposo di quanto ci si aspettasse, quasi al risparmio e che è scivolato via in circa un quarto d’ora (e senza contributo video del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che aveva preparato un messaggio per l’occasione: iniziativa poi cassata dalla FIFA). Anche sui social si sono accorti di una certa pochezza: “Faccio zapping e vedo che stanno trasmettendo un festival scolastico. Mi correggono e mi dicono che è lo spettacolo finale di Qatar 2022”, “Wow, tutto qui? Mi aspettavo qualcosa di più da questa cerimonia di chiusura della coppa del mondo”, sono alcuni dei commenti da parte degli utenti di Twitter.