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Mondiali, muore un altro operaio in Qatar: bufera per le parole dell'ad

È accaduta una nuova tragedia nel paese che ospita la Coppa del Mondo di calcio. Le dichiarazioni del capo del comitato organizzatore Al Khater fanno però discutere molto.

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Ai Mondiali di calcio 2022 in Qatar è arrivato il momento tanto atteso dei quarti di finale con le migliori otto squadre di questa edizione. Ma intanto è accaduta l’ennesima tragedia con la morte di un nuovo operaio. A tenere ancora più banco sono state però le parole dei grandi capi della manifestazione iridata, a partire da Nasser Fahad Al Khater, amministratore delegato del comitato organizzatore per il Mondiale.

Il tragico incidente

Mercoledì scorso in Qatar è morto Alex, lavoratore proveniente dalle Filippine. L’operaio è stato investito da un carrello elevatore mentre si trovava a fare delle riparazioni nel resort. Il tragico incidente non è affatto passato inosservato ed è adesso al setaccio delle autorità qatarine.

Però a destare ancora più curiosità sono state le dichiarazioni di Al Khater, ad del comitato organizzatore. Secondo lui, infatti, il lavoratore si trovava “su proprietà non sotto la sua giurisdizione”. Quindi di fatto era l’operaio che si trovava in un posto dove non gli competeva stare.

Le forti dichiarazioni

Oltre alla prima risposta, Al Khater ha proseguito sulla sua linea durante un incontro coi giornalisti: “Voglio dire, la morte è una parte naturale della vita, al lavoro e nel sonno. Le nostre condoglianze vanno alla famiglia del lavoratore. È strano che questo sia qualcosa su cui volete concentrarvi”.

Al Khater ha rincarato la dose, ricordando che “tutto ciò che è stato detto sulla morte dei lavoratori è falso. Questa negatività intorno alla Coppa del Mondo è un aspetto da affrontare”. Nel mirino i giornalisti: “Penso che molti debbano riflettere sul motivo per cui hanno cercato di insistere sull’argomento”.

Le reazioni scatenate

Le forti dichiarazioni di Al Khater hanno scatenato le reazioni anche di Amnesty International. La ricercatrice sui diritti dei lavoratori dei migranti, Ella Knight, ha infatti detto: “Il signor Al Khater si sbaglia quando afferma che si indaghi su ogni incidente mortale. Questo non è vero”.

“Noi e altre associazioni abbiamo chiesto per anni alle autorità del Qatar di condurre indagini sui decessi dei lavoratori, senza risultato – ha aggiunto -. Queste circostanze si liquidano dicendo che il gran numero di decessi è dovuto a cause naturali, senza riconoscere le gravi condotte disumane nei confronti di operai”.

Mondiali, muore un altro operaio in Qatar: bufera per le parole dell'ad Fonte: Getty Images

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