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Mondiali Sci Slalom Femminile, dominio svizzero: Rast davanti a Holdener, Shiffrin va fuori dal podio

Camille Rast conquista l'oro il slalom davanti all'eterna Holdener e all'austriaca Liensberger, che lascia Shiffrin fuori dal podio per 5 centesimi. Della Mea e Rossetti in top 15.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Il dominio della Svizzera non conosce fine ai mondiali di Saalbach: in slalom arriva un’altra doppietta, con Camille Rast che supera Wendy Holdener e regala la quinta medaglia d’oro allo squadrone elvetico, che diventa così irraggiungibile per l’Austra nel medagliere. Austria che deve accontentarsi del bronzo di Katharina Liensberger, che di fatto nega a Mikaela Shiffrin la possibilità di conquistare una medaglia in slalom per l’ottavo mondiale consecutivo. Shiffrin che chiude quinta, dietro alla connazionale Moltzan, soli 5 centesimi dal bronzo.

Shiffrin, quanti rimpianti: fuori dal podio per 5 centesimi

La fuoriclasse di Vail, già medaglia d’oro nella combinata a coppie con l’amica Breezy Johnson (e con vivo disappunto di Lindsey Vonn, “abbandonata” in sede di accoppiamento delle squadre statunitensi), aveva chiuso la prima prova a 72 centesimi, lasciando intendere di volersela giocare fino in fondo per provare a mettersi al collo quella che sarebbe la 16esima medaglia iridata in carriera (per ora 8 ori, 4 argenti e 3 bronzi), nonché la settima consecutiva nelle prove di slalom (la prima nel 2013 a Schladming: come passa veloce il tempo…).

Non c’è riuscita perché nella seconda manche ha perso troppo nella seconda parte, costretta a rimontare una Holdener che aveva trovato il modo per mettere pressione a tutte le rivali. Certo alla fine per le due americane la beffa è stata enorme: hanno chiuso rispettivamente a due e 5 centesimi dal bronzo, di fatto perdendo la medaglia negli ultimi 10 secondi di gara per un’inerzia.

Rast in controllo, Liensberger trova un bronzo non scontato

Anche Camille Rast alla fine ha rischiato grosso: da metà pista in giù Holdener (specialista in rimonte) ha fatto la differenza, recuperando quasi 4 decimi anche alla compagna di squadra, che pure aveva 8 di vantaggio e ha chiuso comunque con 46 centesimi di gap.

Le due svizzere però hanno fatto una gara a parte: Liensberger ha colto una medaglia di bronzo non così scontata (lo sarebbe stata un paio di anni fa, quando era all’apice della carriera) ma pagando 1”32 dalla nuova campionessa del mondo. Moltzan ha pagato 1”43, Shiffrin 1”37: 5 centesimi appena per vedere interrotta una striscia che durava da 12 anni.

Più lontane le altre big attese alla prova del nove: Lena Duerr e Zrinka Ljutic non hanno fatto progressi rispetto all’ottava e nona posizione occupata al termine della prima manche, quando avevano già capito di aver ammollato ogni speranza di podio.

Lampi d’Italia: Della Mea e Rossetti in top 15, Colturi fuori

In una gara dove oggettivamente l’Italia non avanzava chissà quali pretese di medaglia, è stato bello vedere tutte e 4 le azzurre presenti nella seconda manche, cioè il contingente al gran completo. E pur se è mancato il grande exploit, alla fine è venuto fuori il miglior risultato stagionale in assoluto, se confrontato anche con le prove di Coppa del Mondo.

Marta Rossetti aveva sorpreso tutti con l’11esimo tempo al termine della prima manche, ottenuto scendendo col pettorale numero 32 (2”58 di ritardo), ma nella seconda ha commesso un grave errore nell’ultimo tratto (quello che è costato la medaglia a Shiffrin: 1”74 pagati solo in quei 15 secondi finali) e ha chiuso 15esima, altrimenti la top 10 sarebbe stata alla portata.

Migliore delle azzurre è stata così Lara Della Mea, che ha trovato buona continuità di sciata (pur scendendo col numero 34) recuperando 6 posizioni nella seconda manche e chiudendo al 13esimo posto. L’ultimo tratto della Ulli Maier è stato beffardo anche per Giorgia Collomb, che ha commesso una sbavatura che l’è costata oltre un secondo: per la 18enne di La Thuile, medaglia d’oro nel team event, 21esima piazza finale e un bel bagaglio di esperienza.

Martina Peterlini, la migliore italiana in slalom in stagione, ha chiuso appena alle spalle di Giorgia, ma a oltre 6 secondi e mezzo dalla Rast. Menzione finale per Lara Colturi: il primo mondiale della figlia di Daniela Ceccarelli s’è chiuso con un’uscita nella prima manche, quando stava viaggiando su tempi non così eccezionali (aveva già accumulato due secondi abbondanti di ritardo dall’elvetica a metà manche).

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