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Mondiali volley femminile 2022, l'Italia sogna: calendario e formula

Dopo i trionfi ad Euro 2021 e alla Nations League 2022, l'Italia del ct Mazzanti arriva al Mondiale da favorita: Serbia e Usa le avversarie principali, la formula del torneo può essere un'insidia

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Il ricordo dell’estate 2021 è lontanissimo e chissà quando lo sport italiano vivrà tante emozioni e tante vittorie concentrate in pochi settimane. Dodici mesi dopo le soddisfazioni per i colori azzurri sono state assai meno numerose, ma l’impresa dell’Italvolley maschile, tornata sul tetto del mondo 24 anni dopo l’ultima volta e un anno dopo il trionfo all’Europeo rimarrà nella storia. Ora però tocca alle ragazze, che nella 19ª edizione del mondiale femminile puntano ad arrivare fino in fondo, e possibilmente vincere, per confermare l’Italia centro di gravità della pallavolo mondiale.

Volley, Mondiali femminili 2022: formula e regolamento

Quella in programma tra Olanda e Polonia sarà la solita edizione extra-large, che terrà impegnate le atlete per 20 giorni. Il numero delle partecipanti è di 24 come per il torneo maschile, ma a cambiare sarà ancora una volta la formula, che non prevede, come per gli uomini, l’introduzione della fase ad eliminazione diretta fin dopo i gironi, ma solo dopo un’ulteriore fase a gruppi. Le nazionali sono state suddivise in quattro gironi da sei, con promozione alla seconda fase delle prime quattro: a questo punto le 16 elette saranno distribuite in altri due raggruppamenti da 8, nelle quali le qualificate erediteranno i punti dei primi gironi. Le prime quattro dei due gruppi daranno vita al tabellone tennistico dai quarti di finale.

Più difficile a dirsi che a farsi? Può essere, ma non ditelo a chi dovrà disputare tutte queste partite con tempi di riposo ridottissimi e le tensioni che può trasmettere un Mondiale. Ne consegue un aumento esponenziale del numero delle partite, perché se Giannelli e compagni per salire sul tetto del mondo sono “bastate” sette partite, alle ragazze del ct Davide Mazzanti ne servirebbero poco meno del doppio, 12, numero sceso di un’unità dopo l’introduzione dei quarti di finale dopo la seconda fase a gironi.

Mondiali volley femminili: il calendario dell’Italia

L’imperativo sarà quindi quello di farsi trovare pronte nella fase decisiva del torneo, che per l’Italia, salvo sgradite sorprese, sarà quella dei quarti di finale, ma sarà comunque fondamentale non lasciare punti sul campo e macinare successi fin da subito, sia per risparmiare più energie possibile, sia per alimentare la fiducia di un gruppo che arriva sì dai trionfi ad Euro 2021 e in Nations League, che hanno in parte anestetizzato il flop a Tokyo 2020, ma che, dichiarazioni a parte, sa benissimo di avere addosso la pressione di doversi confermare in una competizione che per qualità e aspettative è seconda solo ai Giochi olimpici.

L’Italia è stata inserita nel girone A con Belgio, Camerun, Kenya, Olanda e Porto Rico. Raggruppamento decisamente morbido, nel quale le uniche, teoriche, insidie potrebbero arrivare dalle padrone di casa, ma Egonu e compagne saranno chiamate a fare bottino pieno di successi. Nel girone successivo le Azzurre andranno ad incrociare le prime quattro del Gruppo D e per il regolamento, secondo il quale i due gruppi non si mescoleranno fino alla finale, una di loro tra le ben più temibili Brasile, Cina e Giappone dovrebbe essere la rivale nel teorico quarto di finale. Insomma: gli spauracchi della Serbia campione del mondo in carica dopo aver battuto proprio l’Italia nel 2018, e degli Stati Uniti oro a Tokyo arriverebbero sulla strada delle Azzurre solo in finale.

Questo il calendario della prima fase dell’Italia, che giocherà sempre ad Arnhem:

  • Sabato 24 settembre, ore 15: Italia-Camerun
  • Lunedì 26 settembre, ore 18: Italia-Porto Rico
  • Martedì 27 settembre, ore 18:: Italia-Belgio
  • Giovedì 29 settembre, ore 18: Italia-Kenya
  • Domenica 2 ottobre, ore 16: Olanda-Italia

Italia, le convocate del ct Mazzanti: Egonu la stella, Danesi e Orro a caccia della consacrazione

In sede di convocazione Mazzanti non ha regalato sorprese, confermando in toto il gruppo campione della Nations League, di fatto lo stesso che ha trionfato ad Euro 2021 e che aveva già rappresentato l’ossatura al Mondiale 2018. Di diverso c’è la capitana, che non è più Cristina Chirichella, bensì la schiacciatrice titolare Myriam Silla, l’ascesa di Alessia Orro, divenuta palleggiatrice di livello internazionale e cresciuta al pari di Anna Danesi, che proprio insieme a Chirichella darà vita alla coppia di centrali titolari, con una tra Caterina Bosetti e Elena Pietrini come seconda schiacciatrice e la stella, l’opposto Paola Egonu, a completare un sestetto che si presenta come quello da battere.

Mondiali volley femminile, le favorite: Serbia e Usa rivali da battere per l’Italia

Le avversarie per il titolo saranno come detto la Serbia, che si affiderà alla classe della neo-capitana Tijana Boskovic, l’eterna rivale proprio di Egonu nella corsa al ruolo di miglior opposto del mondo, già miglior realizzatrice a Tokyo, e gli Stati Uniti di Jordan Larson, schiacciatrice di Monza, migliore nel proprio ruolo all’Olimpiade e leader di un gruppo in apparenza senza punti deboli grazie alla qualità della diagonale formata dall’opposto Annie Drews e dall’intramontabile Jordyn Poulter in regia.

Un gradino sotto Brasile e Cina, che inseguono la gloria dei tempi recenti, ma devono fare i conti con un difficile ricambio generazionale. Terza fila per l’emergente, ma finora mai decollata, Turchia e il sempre imprevedibile Giappone. Ma non vedere in finale l’Italia con una tra le altre due regine designate sarebbe una vera sorpresa.

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