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Montecarlo, Musetti ora ci crede: il retroscena sul problema al piede, il fisio e la riscossa contro Tsitsipas

Il carrarino ha accusato un piccolo infortunio in avvio del match contro il greco, ma ne è venuto fuori alla grande: attenzione già rivolta alla semifinale contro De Minaur.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Miracolo a Montecarlo. Lorenzo Musetti se l’è vista brutta contro Stefanos Tsitsipas, soprattutto nei primi scambi. Per il carrarino un problema che ha richiesto l’intervento del fisio e che ha tenuto in apprensione i tanti tifosi italiani sulle tribune del Ranieri III, il vezzoso centrale del Masters 1000 del Principato. Poi, però, la lenta e inesorabile riscossa. Fino all’apoteosi finale. Anzi, semifinale. Perché adesso Musetti è pronto a un’altra supersfida, quella contro il “Diavolo della Tasmania”, Alex de Minaur, giustiziere di Grigor Dimitrov con un perentorio 6-0 6-0, punteggio che mette paura.

Montecarlo, Musetti spezza il tabù Tsitsipas

Paura che è il sentimento provato da Musetti in avvio di match contro Tsitsipas. Non aveva mai vinto nei cinque precedenti contro il greco, che sulla terra rossa monegasca torna a essere quasi costantemente fenomeno: tre successi in carriera da queste parti. Poi quel problema fisico subito in avvio a complicare ulteriormente le cose. Ma che è successo, perché il carrarino ha richiesto l’intervento del fisioterapista? E come è venuto da una situazionee che rischiava di farsi critica, dopo l’1-6 incassato nel primo set? L’ha spiegato il diretto interessato nell’intervista di fine match, direttamente sul campo, subito dopo aver scritto “Crediamoci” sulla telecamera tv.

Gioia Musetti, più forte del problema al piede

Musetti ha ribadito che “Tsitsipas era l’avversario da battere. Oggi è stata una partita durissima, non l’avevo mai battuto, ci avevo perso cinque volte, soprattutto qui sulla terra dove è stato tre volte campione sapevo di non avere un compito facile. Durante la partita sono riuscito ad alzare il mio livello, per questo sono molto orgoglioso del mio successo”. Merito anche di un recupero a livello fisico che gli ha consentito di rispondere colpo su colpo al greco. “Il fisio? Dopo il primo punto ho sentito qualcosa al piede, ho chiamato il dottore per verificare un po’. Ero un pochino confuso da questa situazione”, ha ammesso Musetti.

Montecarlo, semifinale Musetti-De Minaur: orario

Dopo aver superato gli impacci al piede, Musetti ha ribaltato la situazione: “Ho messo in pratica il piano di gioco deciso con Simone (Tartarini, ndr) all’inizio della partita, quello più congeniale a questo tipo di situazione. Grazie al pubblico per il supporto, sono contento di avere tanta gente che fa il tifo per me”. E via col pensiero al big match di sabato contro Alex de Minaur. Appuntamento fissato per non prima delle 14.30, comunque dopo la fine dell’altra semifinale tra Carlos Alcaraz e Alejandro Davidovich Fokina. Uno a uno, in questo caso, i precedenti, con l’azzurro che ha superato l’australiano nell’ultimo incontro, datato giugno 2024 al Queen’s.

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