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Montecarlo, Alcaraz rischia con Fils: rimonta e vince al 3°. Dimitrov choc: doppio bagel da De Minaur

Partite dai due volti a Montecarlo: Fils mette Alcaraz alle corde, ma lo spagnolo al solito si salva e riemerge nel momento di massima difficoltà. De Minaur: doppio 6-0 a Dimitrov

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Alcaraz col fiatone, De Minaur in carrozza. Anzi, senza alcun ostacolo: clamoroso il doppio bagel che l’australiano rifila a Grigor Dimitrov, che sul rosso magari non sarà un fulmine di guerra (dei 9 titoli ATP conquistati in carriera, soltanto uno è arrivato sulla terra), ma che certo prenderle così come se nulla fosse da uno che a sua volta sul rosso non è nulla di eccezionale (appena il 54% di incontri vinti sulla superficie in carriera per l’australiano) un po’ ce ne passa. Eppure a Montecarlo succede anche questo, dopo che Arthur Fils aveva illuso il pubblico del Principato.

Fils è da applausi, ma Alcaraz non muore mai

Perché l’Alcaraz ammirato nei quarti del torneo monegasco è sembrato tornare a quella visto all’opera nella prima partita della settimana contro Cerundolo. Tanto che ha dovuto risalire la corrente dopo aver ceduto il primo set per 6-4, anche se a onor del vero il punteggio dice tutto e dice niente: tre palle break sfruttate su altrettante avute a disposizione dal francese, due sulle 9 avute sulla racchetta dallo spagnolo.

Sprecone, certo, ma comunque capace di rialzarsi in corso d’opera, non prima di aver rischiato di deragliare anche nel secondo set, quando s’è trovato addirittura sotto per 0-40 nell’undicesimo gioco, concedendo tre palle break all’avversario somiglianti ad altrettante palle match. Stavolta però a Fils ha tremato il braccio: tutte annullate le opportunità avute a disposizione per estromettere dalla corsa il murciano, che a quel punto ha cambiato ritmo e impresso tutta un’altra aurea al suo tennis, che di colpo è tornato ad essere aggressivo, concreto e (a tratti) ammaliante.

Tanto che dopo aver tenuto il servizio è andato a strappare quello del rivale, spuntandola per 7-5 nel parziale e tenendosi più di una porta aperta nel corso di un terzo set vibrante, cominciato ancora una volta tutto in salita (3-1 con break per Fils), ma chiuso con 5 game vinti consecutivamente per il 6-3 finale e una semifinale arpionata contro Davidovich-Fokina, che in mattinata ha regolato in due set Popyrin dimostrando di sentirsi molto a suo agio sul rosso.

Più la palla scotta e più Carlitos alza la posta

Alcaraz a fine giornata ha ammesso di essersela vista davvero brutta. “È stata una partita durissima, a un certo punto sono stato praticamente a un punto dalla sconfitta, e c’è mancato poco che non accadesse. La verità è che Fils gioca a un livello veramente alto e dunque è inevitabile fare fatica contro di lui. Io non ho giocato al meglio delle mie possibilità, ma non credo neppure di aver fatto tanto male. Sono rimasto aggrappato alla partita e alla fine sono riuscito a portarla dalla mia parte.

Paradossalmente, più sono in difficoltà e più tiro fuori un tennis migliore: quando la palla scotta mi esalto, ma per la salute mia e del mio team forse farei meglio a cambiare abitudini…”.

Con Davidovich-Fokina c’è un legame che va oltre il campo da gioco: “Sono stato anche al suo matrimonio, siamo amici e sono davvero contento di vedere quanta strada stia facendo in questo torneo. Sarà un match interessante, anche complicato, perché affrontare un amico è più difficile che giocare contro uno che reputi essere unicamente un collega e rivale. Lui a Montecarlo ha collezionato diverse semifinali, per me è la prima, vediamo cosa ne uscirà fuori. Io sono tranquillo: parlo spesso col mio team durante la partita perché ho bisogno di sfogarmi, altrimenti rischio di innervosirmi troppo e va a finire che poi esco anche mentalmente dalle partite”.

Dimitrov, ripassata epica: De Minaur vince con un doppio 6-0

Certo Fils ha fatto una figura migliore rispetto a Dimitrov, sbattuto fuori senza fronzoli da Alex de Minaur con un doppio bagel che profuma di storia. Il bulgaro in tutto l’incontro ha mandato a segno la miseria di 15 punti totali (con 23 gratuiti), trovando appena il 32% di punti con la prima e un deplorevole 15% con la seconda. Otto le palle break concesse, di cui naturalmente 6 sfruttate dall’australiano che ha mostrato i muscoli e chiuso la pratica in soli 44’.

Soprattutto è sorprendente la trasformazione di Devil in un autentico dominatore sul rosso: se comincia a carburare forte anche sulla terra sarà difficile buttarlo giù dalla torre nel corso della primavera europea. Con il best ranking alla 6 nuovamente nel mirino (ma servirà vincere il torneo, altrimenti Draper sarà ancora avanti di una manciata di punti).

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