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Morata vuole restare alla Juventus: "Cristiano Ronaldo deluso"

L'attaccante spagnolo della Juventus, Alvaro Morata, ha svelato il clima nella squadra dopo l'eliminazione dalla Champions

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Alvaro Morata è una delle poche, rare, certezze della Juventus affidata così ad Andrea Pirlo. Una solida presenza che, però, non è assoluta e che a fine stagione dovrà decidere che cosa gli riserverà il futuro. E di ciò ne è consapevole anche questo attaccante spagnolo che ha conosciuto la notorietà, la gioia, un disagio profondo e quel male di giocare che oggi, più che mai, è analizzato e frammentato.

Morata si apre, rilascia interviste (tante) al Larguero della Cadena Ser, intervista al Mundo, partecipa alla conferenza stampa con Luis Enrique per presentare Spagna-Grecia.

La Juve, Pirlo, la Champions e le sue vicende personali che lo hanno travolto in passato. Dichiarazioni di un presente più sereno, accanto alla moglie Alice Campello e ai tre figli, ma che vanno chiarite, spiegate e anche filtrate.

L’esclusione della Juve dalla Champions

“Piccoli dettagli ci sono costati l’eliminazione col Porto. È colpa di tutti. Se segno io di testa la prima occasione che mi capita passiamo. Bisogna guardare sempre il lato positivo, abbiamo vinto la Supercoppa e siamo in finale di Coppa Italia. Bisogna prendere questa stagione come un anno di transizione, ci sono stati tanti cambi. Ci sono cose migliorabili, e basta”.

La Juve e Cristiano Ronaldo

Su Cristiano Ronaldo, così criticato e indicato alla luce degli errori e dei gesti non proprio in linea con un campione della sua portata e della sua esperienza, Morata ha detto:

“Siamo stati tutti criticati, ma nessuno ha vinto quanto Cristiano. Siamo tutti colpiti dal momento, e chi ti dice che non è così mente. Io sono il primo a sapere che mi criticano, e lo saprà anche Cristiano, ma non devo certo dire io chi è Cristiano perché lo sanno tutti. Con Cristiano parliamo di tutto meno che di calcio. Passiamo un sacco di tempo insieme e quando siamo fuori al campo parliamo di come va il mondo, proviamo ad evadere un po’. Parliamo della pandemia, di come ha colpito la Spagna e il Portogallo… Cristiano dà la sensazione di essere frustrato perché è abituato al top. Non è una cosa che riguarda la Juve, se fosse in un’altra squadra sarebbe lo stesso. Io lo vedo contento, però è abituato a vincere ed è normale che stia soffrendo, così come sto soffrendo io. Però lo vedo contento”.

Potrebbe davvero rientrare a Madrid? “Cristiano al Real? Non ci ho mai pensato. Io voglio che resti alla Juve perché voglio che la Juve abbia i migliori giocatori. Spero di averlo vicino, o qualsiasi cosa che lo faccia felice, sarei contento per lui”.

Il futuro di Alvaro Morata

“Quando sei in prestito la tua opinione conta abbastanza poco. Ero felice nell’Atletico, sono felice nella Juve. A fine estate mi diranno. Sono felice nella Juve, è l’inizio di un progetto nuovo”. E al Mundo, sullo stesso argomento: “Non so se alla Juve ho trovato il posto in cui fermarmi a lungo, magari! Però non è una cosa che posso decidere io, lo vedremo nel futuro. Io sono felice, poi vediamo cosa succede, perché non appartengo alla Juve“, ha specificato l’attaccante spagnolo.

“Continuo a pensare che così come alleniamo il nostro fisico dobbiamo allenare la testa, per essere pronti perché è una cosa che ti aiuta tanto. Fino a poco tempo fa, anche per quelli della mia generazione, andare dallo psicologo non era vista come una cosa normale. Però inevitabilmente si che dev’essere normale. Oggi è sempre più abituale, e arriveremo a un giorno nel quale sarà addirittura obbligatorio. Ci sono persone che vivono momenti complicati e potrebbero evitarlo. Per quanto mi riguarda se avessi avuto accanto un professionista quando ero al Chelsea la cosa mi avrebbe aiutato e fatto bene. Quando la testa non funziona, tu sei il tuo peggior nemico. In quei momenti è uguale ciò che fai, lotti sempre contro te stesso. Io non ho mai sofferto di depressione, però ci sono ci sono andato vicino”.

Morata ha deciso, dopo questa fase delicata vissuta in Premier al Chelsea, di affidarsi a un professionista:

“Ora vedo regolarmente uno psicologo, ma non per evitare ricadute: lo faccio perché vado a trovare una persona con la quale condivido un punto di vista imparziale, una persona che è sincera con te. La testa non è che si lava come fai con i denti, bisogna tirar via certe cose dalla testa. Io ho una grandissima paura a volare senza la mia famiglia. Sto veramente male. È una cosa che sta li nella mia testa, non so come né perché. Per questo credo che parlare con una persona che ti capisca è importante”.

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