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MotoGP, adesso è ufficiale: Iannone sostituirà Di Giannantonio a Sepang e potrà "chiudere un cerchio"

È arrivata l'ufficialità del ritorno in MotoGP di Andrea Iannone a 5 anni dall'ultima gara, disputata proprio in Malesia, dove nel fine settimana sostituirà Di Giannantonio.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Ora è ufficiale: Andrea Iannone torna a correre in MotoGP, e lo farà in sella alla Ducati del Team VR46, quello il cui team principal è quell’Alessio “Uccio” Salucci, storico amico di Vale Rossi. I rumors delle scorse settimane hanno trovato conferma, con il pilota abruzzese pronto a riprendere possesso di un mezzo nella top class a distanza di 5 anni da quando, causa una discussa squalifica per doping, le porte del motomondiale si chiusero all’istante, salvo riaprirsi di colpo in questa coda di fine stagione nella quale c’è ancora molto da raccontare.

Il comunicato: “Grazie alla grande famiglia VR46 e a Ducati”

Iannone quest’anno è già tornato a correre nel mondiale Superbike, riuscendo peraltro a conquistare una vittoria e cinque podi complessivi in sella alla Ducati Panigale del Team Pata Go Eleven. Il ritorno nel MotoGP, però, rappresenta una sorta di chiusura di un cerchio, anche perché nella classe regina Iannone è stato spesso e volentieri protagonista di grandi gare, con la vittoria in Austria nel 2016 come miglior risultato in carriera (l’anno prima chiuse il mondiale al quinto posto assoluto).

“Per me è emozionante tornare a correre in MotoGP, e soprattutto farlo con quella che oggi è e continuerà ad essere la modo campione del mondo. Certo, in questi 5 anni sono cambiate molte cose: oggi le moto sono più tecnologiche e performanti, ma sono onorato che Ducati abbia pensato a me e sono stato ben felice di cogliere questa opportunità al volo.

La sfida è sicuramente folle, complessa e importante, dal momento che è un po’ di tempo che non guido una moto di questa categoria. Arriverò a Sepang a digiuno di test, ma questo non mi spaventa. Sono entusiasta di poter correre con Ducati e il Pertamina Enduro VR46 Racing Team, anche per l’amicizia che da anni mi lega con Alessio Salucci, Valentino Rossi, Pablo Nieto, Gigi Dall’Igna, Claudio Domenicali e Mauro Grassilli”.

Iannone (per ora) confermato solo per Sepang

Iannone sostituirà Fabio Di Giannantonio, che come previsto da tempo aveva deciso di saltare gli ultimi due round stagionali (Sepang e Valencia) per sottoporsi a un intervento alla spalla, utile per consentirgli di affrettare poi la riabilitazione e tornare competitivo a partire dalle prime gare del 2025.

Il casting Ducati ha coinvolto diversi piloti, ma la scelta è caduta su Iannone per via dei buoni risultati ottenuti nel corso della stagione in Superbike (ottavo assoluto nella generale). Per il momento Iannone è stato confermato unicamente per la gara in Malesia, ma non è escluso che possa comunque anche correre a Valencia nell’ultimo round di campionato, quello che (salvo sorprese) dovrebbe decidere la lotta iridata tra Martin e Bagnaia, oggi attardato di 17 punti rispetto al rivale spagnolo.

“Uccio” felice: “Davvero una bella storia”

Parole di grande felicità le ha espresse anche “Uccio” Salucci nell’accogliere “The Maniac” nel proprio box. “Sono davvero contento di poter accogliere nuovamente Iannone su una Desmosedici. Andrea ha dimostrato di essere in un ottimo stato di forma, ha chiuso in crescendo la stagione in Superbike e pertanto la scelta è parsa da subito azzeccata. In più è un grande amico della famiglia VR46, mio personale e anche di Valentino.

È davvero una bella storia e siamo felicissimi di poter vivere questo appuntamento assieme. Al contempo, auguriamo a Fabio una buona convalescenza, sicuri di ritrovarlo tra qualche mese ancora più forte”. A Valencia, se non dovesse essere confermato Iannone, VR46 potrebbe decidere di affidare la moto a uno tra Bulega, Bautista e Petrucci, anche se tutto lascia presagire che il binomio con l’abruzzese proseguirà anche in Spagna.

Un cerchio che si chiude, sempre a Sepang

Iannone è tornato a inizio 2024 dopo aver scontato 4 anni di squalifica per via di una positività al drostanolone riscontrata proprio in Malesia nel GP del 2019. Sebbene la quantità rilevata fosse davvero esigua, tale da far pensare a un’assunzione involontaria (come sempre ha tenuto a dire il pilota), il TAS nel 2020 accolse il ricorso dell’agenzia mondiale antidoping dopo che Iannone aveva fatto appello contro i 18 mesi di squalifica comminati in primo grado, ma vedendosene inflitti ulteriori 30.

Una vicenda che non ha mancato di far discutere, ma che ormai Andrea s’è messo definitivamente alle spalle. E nel fine settimana a Sepang ci sarà un motivo in più per chiudere quel maledetto cerchio.

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