Il re della pioggia è lui: Bagnaia in Thailandia su una pista bagnata resiste a Marc Marquez (poi caduto e 12° al traguardo) e vince davanti a Jorge Martin recuperando 5 punti allo spagnolo. Pecco, alla 37esima vittoria in tutte le classi in carriera, nona stagionale, ora è a -17 dalla vetta a 2 gare e 2 Sprint dalla fine. Sul podio anche Pedro Acosta, 4° Di Giannantonio all’ultima gara stagionale prima dell’operazione. Out Bastianini, Morbidelli e Bezzecchi.
- L'esultanza di Pecco al traguardo
- Martin: anche senza l'errore sarei arrivato secondo
- Acosta re dei sorpassi
L’esultanza di Pecco al traguardo
Il suo sorriso quando risuona l’inno di Mameli è un manifesto di gioia presente e sogni futuri. Dopo una Sprint deludente Bagnaia si è ripreso tutto con gli interessi andando a vincere a Buriram. Doo aver tagliato il traguardo ha prima alzato il braccio sinistro, poi entrambi in pugni lasciandosi andare a un urlo liberatorio ed ora fa i conti a due gare dalla fine del Mondiale. Pecco a caldo rivela: “Stamattina dopo il warm up non ero così contento però devo davvero un enorme ringraziamento alla squadra che ha fatto un lavoro pazzesco, abbiamo studiato i dati e capito cosa fare. Il passo avanti oggi c’è stato anche perché c’era più acqua sull’asfalto. Questo per me è stato positivo. Sono felicissimo e dedico la vittoria alla squadra che fa un lavoro fantastico”
Poi spiega: “Dico subito grazie alla mia squadra, stamane in frenata non riuscivo a sfruttare il potenziale della moto e l’intuizione che hanno avuto è stata quella giusta: ho sentito di poter frenare più forte e questo mi ha consentito di tenere questo ritmo. E’ stata una gara lunghissima, non finiva più, dovevo provarci ad andare davanti. In termini di fiducia e confidenza una vittoria così dà gran gusto. Non bisogna mai dubitare di un campione del mondo, ieri abbiamo fatto uno sbaglio nella Race, non capiterà più ma riuscire a vincere una gara sul bagnato che non è il mio forte è bello”.
Bagnaia continua: “I momenti difficili sono stati due: i primi 2 giri dove vedevo Jorge spingere tanto e sentivo poco il grip dietro e poi nel giro in cui è caduto, quando ha provato a forzare la mano. Potevo scivolare anche io in quella frazione ma dovevo per forza di cosa vincere.
Martin: anche senza l’errore sarei arrivato secondo
Anche stavolta si tiene stretto il secondo posto Jorge Martin. I calcoli vanno fatti, è normale, e oggi il rischio di cadere e perdere tutto era elevato: “I rischi sono stati davvero tanti, sono partito bene ma le sensazioni non erano come nel warm up, ho fatto un errore alla curva 3 poi “grazie” alla sua caduta sono riuscito a mettere la moto a posto ed evitare di cadere anche io. Sapevo che Pecco sarebbe stato incontenibile e ce l’ha fatta. Anche senza il mio errore sarei arrivato secondo lo stesso, è stata una gara molto mentale e sono soddisfatto”.
Acosta re dei sorpassi
Poi tocca a Pedro Acosta, protagonista di duelli e sorpassi da applausi: “E’ stata una vera battaglia, poi Martin è andato lungo alla curva 3 e devo dire che è bello correre nelle prime posizioni. Siamo migliorati tanto, ci manca ancora un po’ di confidenza col freno in carbonio. L’obiettivo è essere primo nel campionato non solo della Ktm ma questo podio mi rende felice”.