A Misano ci si gioca una fetta importante del mondiale 2024, con le Ducati di Jorge Martin e Pecco Bagnaia ancora una volta pronte a sfidarsi a colpi di accelerazioni e staccate. Ma a Borgo Panigale la mente corre già a quello che tra un anno racconterà la quotidianità: l’arrivo di Marc Marquez nel Team Factory rimane uno dei temi che vanno per la maggiore, con Gigi Dall’Igna che fa capire di non essere poi così sicuro che tutti filerà liscio.
Senza più Pramac, meno possibilità di sviluppo
Non c’è solo l’avvento di Marquez tra gli argomenti di maggiore interesse: l’addio di Pramac Racing, destinata a finire nell’orbita Yamaha soprattutto per questioni di strategia industriale dell’azienda che produce gruppi elettronici, toglierà due moto a Ducati, che dunque concentrerà molti dei suoi sforzi per rendere competitivi al massimo i suoi piloti ufficiali. “Siamo probabilmente il primo produttore a provare a utilizzare i dati del team satellite per migliorare la moto, e naturalmente avremo meno possibilità di farlo in futuro“, ha detto Gigi Dall’Igna a MotoGP.com.
“Nel complesso saremo più deboli rispetto a queste ultime stagioni, perché nella prossima il numero di piloti sarà inferiore. Ma d’altra parte, per un team ufficiale avremo probabilmente i migliori piloti nella storia della Ducati. Gli altri ci prendono non solo i piloti ma anche un sacco di tecnici; Yamaha, Aprilia, adesso anche la Honda. Di sicuro, questo è uno stimolo per noi a fare del nostro meglio“.
La variabile Marquez: “Speriamo non sia un disastro”
Che Ducati sia la moto di riferimento del mondiale è ormai un dato di fatto, come evidenziato dai risultati ottenuti da inizio stagione e dal fatto che i primi quattro del mondiale sono tutti uomini di Borgo Panigale. E allora perché decidere di puntare su un altro gallo nel pollaio come Marc Marquez in vista della prossima stagione? “Sinceramente siamo felici di questa decisione. Lui e Bagnaia sono due dei migliori piloti del campionato ma di sicuro il loro carattere è davvero forte. Pertanto è importante riuscire a gestirli bene durante il prossimo anno. Sono abbastanza fiducioso di poter gestire la situazione. Spero che non sarà un disastro, ma piuttosto l’anno perfetto per la Ducati“.
I valori di forza però difficilmente verranno spostati: fino al 2027, anno in cui verrà data una bella sforbiciata al regolamento, Ducati resterà la loro da battere. “Stiamo parlando di questo con i nostri tecnici, perché dovremo riconsiderare tutto, a cominciare dalla potenza del mezzo. Ma ci arriveremo per gradi”.