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MotoGP, Ducati, l'allarme di Dall'Igna: "Più deboli il prossimo anno". Bagnaia dopo Misano volta pagina

Ducati il prossimo anno subirà un ridimensionamento in griglia, e il direttore generale Dall'Igna sottolinea i rischi di una situazione del genere, ma anche le opportunità dei nuovi innesti. In vista intanto del GP di Indonesia, Bagnaia e Bastianini dicono la loro

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

La Ducati attualmente mantiene una posizione di assoluto predominio nella MotoGP, ma nell’immediato futuro ci sarà da fare i conti con qualche assestamento nella griglia. E anche il direttore generale della casa di Borgo Panigale, ovvero Gigi Dall’Igna, ha messo in guardia su una situazione che a partire dal prossimo anno vedrà il marchio con uno schieramento diverso e qualche elemento in meno.

Il dominio attuale di Ducati e le novità in griglia per il 2025

Giusto al GP dell’Emilia Romagna Ducati ha conquistato, grazie anche alla vittoria di Enea Bastianini, il sesto titolo iridato nei Costruttori della sua storia, nonché quinto di fila. Segno di un ciclo ancora aperto e frutto degli investimenti spesi per creare una Desmosedici competitiva anche in termini di aerodinamica, di sistema holeshot, passando poi per gli abbassatori e via dicendo. E anche grazie al numero di moto schierate in MotoGP, tra team ufficiale e satellite.

Ma dalla prossima stagione una squadra cliente come Pramac passerà a Yamaha, e quindi in griglia Ducati avrà sei moto in luogo delle otto attuali (di cui tre ufficiali in luogo delle quattro messe in pista dalle rivali). Inoltre se da un lato il team ufficiale affiancherà a Pecco Bagnaia un Marc Marquez rinato proprio con la Desmosedici del team Gresini, dall’altro dovrà rinunciare a piloti di livello come Jorge Martin, diretto in Aprilia, alla pari di Marco Bezzecchi. E Bastianini, tornato ad essere competitivo dopo anni opachi a causa di incidenti e infortuni, andrà invece in KTM.

E la concorrenza ha attinto a piene mani anche nel reparto tecnico. Già lo scorso anno il direttore sportivo Paolo Ciabatti disse, per fare un esempio, che KTM era cresciuta grazie agli ingegneri presi da Borgo Panigale (da Francesco Guidotti a Alberto Giribuola).

Dall’Igna: “Il prossimo anno saremo più deboli, ma avremo i migliori piloti della nostra storia”

Parlando con il sito ufficiale della MotoGP, Dall’Igna ha perciò ammesso: “Siamo probabilmente il primo costruttore a provare a sfruttare i dati del team satellite per migliorare la moto, ma avremo meno opportunità di farlo in futuro. Gli altri costruttori hanno scoperto che era possibile fare qualcosa del genere. E nel complesso saremo più deboli rispetto a quest’anno perché il numero di moto sarà inferiore la prossima stagione”.

Tuttavia per il dg Ducati ci saranno in pista “i migliori piloti nella nostra storia”. E ha aggiunto: “Le rivali prendono da noi non solo i piloti ma anche un sacco di tecnici: Yamaha, Aprilia e pure Honda [riferendosi al recente ingaggio di Fabiano Sterlacchini, già Ducati prima di passare l’ultimo biennio in KTM, ndr]. Di sicuro, questo è uno stimolo per noi a fare del nostro meglio”.

“Inizieremo a discutere su come sarà la moto 2027: dobbiamo riconsiderare tutto”

Riguardo poi le novità regolamentari in vigore dal 2027, con motori caratterizzati da una cilindrata inferiore (da 1000 cc a 850) più un giro di vite sui dispositivi di altezza da terra e sull’aerodinamica, Dall’Igna ha spiegato: “La stagione 2027 non tarderà ad arrivare, quindi inizieremo presto a discutere su come sarà la nuova moto. Dobbiamo riconsiderare tutto, non solo a causa della riduzione di potenza, ma anche perché non possiamo più utilizzare il dispositivo di regolazione dell’altezza di marcia. Dal punto di vista tecnico sarà una modifica importante per le moto”.

Bagnaia: “Per fortuna giriamo pagina subito rispetto a Misano”

Il futuro più prossimo invece guarda all’Indonesia, con il prossimo appuntamento del calendario 2024 della MotoGP di scena nel sud-est asiatico. Sarà un banco di prova importante per Bagnaia per riprendere quota in classifica, dopo il passo falso in Emilia Romagna e il divario con il leader di campionato, Jorge Martin, salito a 24 punti.

Sul circuito cittadino di Mandalika Pecco aveva vinto lo scorso anno, e questo fa ben sperare: “Tornare a correre già questo fine settimana è sicuramente positivo – ha spiegato il pilota – perché ci permette di lasciarci definitivamente alle spalle Misano e concentrarci esclusivamente su Mandalika. Correre qui è sempre speciale per il calore e la grande passione che hanno gli indonesiani per il nostro sport”.

Ma Bagnaia ha poi messo in guardia: “Non sarà sicuramente un weekend semplice: qui il meteo è spesso imprevedibile, le temperature sono alte e le condizioni della pista non sono spesso ottimali, ma siamo comunque pronti ad affrontare qualsiasi condizione. Lavoreremo sodo per cercare di essere veloci fin da subito”.

Bastianini: “Resto con i piedi per terra dopo il successo di Misano”

Il vincitore della precedente gara a Misano, Bastianini, ha invece commentato: “Sono davvero contento di tornare a correre in Indonesia. È un Paese dove il nostro sport è molto popolare e i tifosi sono appassionatissimi. Iniziare questo periodo di gare così intenso con la vittoria nel mio gran premio di casa è sicuramente qualcosa che mi infonde fiducia e motivazione, ma resto con i piedi per terra. Insieme alla mia squadra stiamo lavorando bene e gli obiettivi sono quelli di continuare in questa direzione ed essere costantemente in lotta per le prime posizioni. A Mandalika – ha concluso Bastianini – le condizioni della pista e le alte temperature non renderanno le cose semplici, ma faremo del nostro meglio come sempre”.

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