Chi vi scrive lo aveva sognato davvero: tutti i piloti in fila sul traguardo e Valentino Rossi che vinceva il suo ultimo GP della carriera. A Valencia però le cose, ovviamente, non sono andate così. Pecco Bagnaia ha coronato l’apoteosi Ducati, con Jorge Martin e Jack Miller a completare un podio tutto “Made in Borgo Panigale”. Inevitabile però che del risultato in pista sia importato poco o nulla, dato che tutto, ma proprio tutto, da venerdì ad oggi, è stato dedicato a Valentino Rossi per l’ultima gara della sua ultraventennale carriera nel Motomondiale.
Valentino Rossi, 10° a Valencia e giro d’onore
La magia inizia subito dopo la bandiera a scacchi sotto la quale Vale arriva 10°, in uno dei migliori piazzamenti della propria stagione. Strano a dirsi per uno da 235 podi nel motomondiale, ma poco importa. Alla prima variante del circuito iberico, tutti i piloti si fermano e scortano il Dottore verso la sua marea gialla. Rossi si ferma, abbraccia uno a uno tutti i centauri (ad iniziare da Pecco Bagnaia, poi Morbidelli e Marini) che lo hanno atteso e poi inizia la festa.
Con qualche lacrima che traspare dalla visiera del casco, Rossi si rivolge al pubblico e si inchina per l’ultima volta. I tifosi sugli spalti impazziscono, vorrebbero tutti scendere in pista e abbracciare il proprio idolo, e spiritualmente è proprio così. Nonostante la commozione, l’ultima di Rossi non sarà di tristezza ma di gioia, di balli e di urla deliranti di tutti i presenti.
Il giro d’onore è stato stupendo, incredibile, quasi un sogno: quasi a passo d’uomo, dando il cinque a tutti gli steward
Una volta tornato ai box, la festa vera può iniziare
Valentino Rossi, la festa nel box con tutti gli amici
Rientrato del paddock tutti lo aspettano in visibilio, la festa inizia tra cori da stadio, urla, fiumi e fiumi di Champagne, stage diving, gavettoni, e un emozione commossa di quasi tutti. I giornalisti non riescono a parlare, anche loro commossi da quello che sta succedendo.
“Oh Mamma, Oh Mamma, sai perchè mi batte il corazon, ho visto Valentino, ho visto Valentino, eh mamma, mi batte il corazon…”. Questo uno dei cori che intonano più forte gli uomini del box Petronas assieme anche a due piloti della VR46Academy come Marco Bezzecchi e Andrea Migno.
Presente ovviamente anche la fidanzata Francesca Sofia Novello, che tra pochi mesi gli regalerà un erede. Il Vero erede di Valentino Rossi, dato che in pista uno come lui non esisterà forse più.
Valentino Rossi, le prime reazioni del mondo
Già dai primi secondi dal termine della gara, moltissime sono state le reazioni che hanno accompagnato la fine della carriera di Valentino Rossi. Iniziamo riportandovi i saluti della sua prima grande moto in MotoGP/500, la Honda HRC con la quale ha dominato tutto e tutti vincendo tre mondiali dal 2001 al 2003. In quegli anni era letteralmente inguidabile, nessuno lo poteva battere, e forse avrebbe vinto anche di più se fossi rimasto a correre per quella scuderia:
“Sinceri ringraziamenti a Valentino Rossi. Insieme alla Honda HRC ha vinto tre campionati del mondo consecutivi della classe regina tra il 2001 e il 2003, aggiudicandosi 31 delle 48 gare in questo periodo. Da rivale, ha continuato ad essere un feroce concorrente. Il suo livello di competitività ha continuato a spingere Honda HRC e i suoi piloti a dare il meglio di sé in pista. Auguriamo tutto il meglio per iniziare una nuova fase della sua vita lontano dal circuito”.
Molto calorosi i tifosi del Napoli calcio, da sempre molto vicini al centauro di Tavullia. “Oggi si ritira una leggenda!”, “Valentino Rossi è il Maradona della moto”, “Onore a Valentino, grande campione”, “Grazie Valentino, siamo cresciuti con te”. Questi alcuni dei commenti social dedicati a Valentino Rossi riportati da areanapoli.it, che celebrano un pilota che ha ricordato loro le gesta di un altro grande fuoriclasse dello sport, Diego Maradona.
Nel corso della diretta sono inoltre apparsi numerosi videomessaggi da parte di grandi entità sportive come Gianluigi Buffon e Rafael Nadal, a commemorare il numero 46 per quanto fatto nell’ultimo ventennio.
Una dedica speciale viene anche dal vincitore del GP di Valencia, ovvero Pecco Bagnaia, quello che al momento è il più vicino erede di Rossi in pista. Pecco ha dedicato la vittoria di oggi, la quarta nelle ultime sei gare, proprio al suo mentore:
“Con un casco così potevo solo vincere. Ma la cosa più bella di oggi è Vale: è aver dedicato tutto a lui. È incredibile quello che ha dato a tutti noi. Bello l‘abbraccio con Vale volevo trasmettergli tutta la gratitudine: senza di lui io non sarei così, in quell’abbraccio ho cercato di fargli capire il bene che gli vogliamo”.
Concludiamo con qualcosa di davvero commovente, ovvero la lettera della Yamaha per celebrare la fine della carriera di Vale:
“Mi ricordo sabato 24 gennaio 2004 come fosse ieri
Il nostro primo appuntamento in Malesia
Aspettavo uno come te da chissà quanto tempo
Ero nervosa, ma è stato amore a prima vista per tutti e due
Ho capito subito che il nostro rapporto sarebbe stato qualcosa di veramente speciale
C’è stata quella scintilla che capita una volta nella vita e tutti i pezzi del puzzle sono andati al loro posto
Non dimenticherò mai quando ci siamo fermati sull’erba a Welkom nel 2004
Soli noi due, stavamo realizzando che insieme funzionava e che quello era solo l’inizio
Abbiamo vinto quattro titoli MotoGP e 56 gare insieme
Abbiamo portato gioia a milioni di persone in tutto il mondo e creato ricordi che dureranno una vita
Abbiamo fatto la storia perché lavorando assieme abbiamo tirato fuori il meglio l’uno dall’altro
Mi hai resa di nuovo forte
Mi hai fatto rispettare di nuovo
Mi hai fatto amare di nuovo
Solo tu, Valentino, avevi il potere di farlo
E io ho creduto in te
Ti ho sostenuto con tutto il cuore
Ho combattuto al tuo fianco tutte le tue battaglie
Solo io sono stata in grado di renderti questo sport entusiasmanti fino alla fine
Dal nostro primo bacio sull’erba a Welkom al nostro ultimo ballo a Valencia quest’anno, abbiamo vissuto tantissime avventure straordinarie
E poi ci sono stati i nostri viaggi speciali a Laguna Seca nel 2008 e in Catalogna nel 2009
Nessuno faceva ‘numeri’ come noi in quei giorni, vero?
Anche ad Assen nel 2009, quando ti ho aiutato a vincere la tua 100^ gara
È stato magico!
Ti ho accompagnato per 16 anni della tua incredibile carriera
Ma anche tu mi hai portato nel tuo cuore
Dal Mugello a Motegi, da Silverstone a Sepang e da Barcellona a Buriram, ci siamo sempre stati l’uno per l’altra
Ti ho dato tutta me stessa, così come hai fatto tu per me
Una cosa che custodirò per sempre sono i nostri discorsi sulla griglia di partenza
Eravamo io e te contro il mondo
Tu ed io eravamo “si corre o si muore”
Ma, purtroppo, anche le storie d’amore più belle finiscono
Valentino, sei parte di me
Parte della mia storia
Parte di ciò che sono oggi e di quello sarò anche molto dopo che ci separeremo
La nostra è una connessione davvero speciale e mi mancherai più di quanto possa mai immaginare
Grazie, Valentino”.