Che farà Honda il prossimo anno senza un nome di peso come quello di Marc Marquez? Il team HRC è di sicuro protagonista e perno delle manovre di mercato per la stagione 2024, ma per il momento a dominare è l’incertezza tra vari nomi che si susseguono.
- Honda 2024, l'ipotesi Espargarò
- Ma Espargarò nega l'approdo ad Honda: "Resto in KTM"
- La pista (poi tramontata) che conduceva al giovane Aldeguer
- Lorenzo promuove Espargarò: "Scelta giusta per Honda"
- L'avvertimento a Marini: "Non ti conviene lasciare la Ducati"
Honda 2024, l’ipotesi Espargarò
Che siano piste credibili o ballon d’essai, il tempo galantuomo ci darà ogni risposta. Il grazie e arrivederci (ha fatto capire che non si tratta di un addio vero e proprio) dell’otto volte iridato a Honda potrebbe scatenare una serie effetti domino nel mercato, con alcuni piloti papabili per approdare in HRC, sebbene quelli di primo piano sono contrattualizzati con un costruttore e quindi già opzionati.
Tra gli ultimi nomi che sono spuntati quello di Pol Espargarò, attualmente in quota GasGas. Un profilo di esperienza, come quello di Marquez anche se non con il medesimo palmarès, ed anche lo stesso team manager Alberto Puig ha ammesso da Sepang, dove si corre il GP di Malesia, che lo spagnolo potrebbe rappresentare una ipotesi concreta.
Ma Espargarò nega l’approdo ad Honda: “Resto in KTM”
Tra l’altro, lo stesso Espargarò ha corso con Honda in MotoGP nel biennio 2021-2022, ma ai microfoni di Speedweek ha negato la possibilità di ritornare in squadra nel 2024.
Pur riconoscendo il fatto che HRC necessiti di un pilota esperto e che possa aiutare loro a migliorare la moto, e il suo profilo corrisponderebbe in toto, ha svelato che in una riunione svoltasi in Austria con i vertici del Pierer Mobility Group, che tra i suoi marchi include anche KTM, è stato deciso di comune accordo di restare nella loro orbita.
Tradotto: Espargarò rimane in KTM (sebbene con un impegno nei fine settimana di gara non a tempo pieno, ricoprendo anche il ruolo di sviluppatore per i test della moto) sino a naturale scadenza del contratto, a fine 2024.
La pista (poi tramontata) che conduceva al giovane Aldeguer
Un altro potenziale candidato per Honda avrebbe potuto essere il giovane Fermin Aldeguer, che sta dando ottima prova di sé in Moto2 con il team Boscoscuro Speed Up, ed è attualmente sesto nella classifica del campionato cadetto. Ipotesi però negata recentemente dallo stesso Puig.
Nel calderone dei nomi cercati (disperatamente?) dal team HRC sono finiti anche Maverick Vinales, Miguel Oliverira e Luca Marini.
Un altro ex alfiere Honda, oggi ritiratosi dalle corse, ovvero Jorge Lorenzo, a DAZN ha commentato la possibilità poi tramontata Espargarò, ma ha anche messo in guardia il pilota fratello di Valentino Rossi e in corsa attualmente nel team Mooney VR46.
Lorenzo promuove Espargarò: “Scelta giusta per Honda”
“Non è una follia pensare a Pol, almeno per un anno. Tutti i piloti sono già presi e lui conosce la moto, visto che l’ha usata sino a pochissimo tempo fa. Quindi non è una cattiva idea, soprattutto perché hanno già Joan Mir, già campione del mondo e che conosce anch’egli la moto.
Non penso che Pol sfigurerebbe nel lavoro con la moto e nel suo sviluppo. Se Honda riuscisse a migliorare la propria situazione e la propria moto, Pol potrebbe dare del suo meglio visto che è un pilota veloce e conosce il mezzo. Non sarebbe davvero una cattiva idea per entrambi“.
L’avvertimento a Marini: “Non ti conviene lasciare la Ducati”
Su Luca Marini invece Lorenzo si è dimostrato meno possibilista e più scettico sulla bontà dell’operazione. Al di là del fatto che Honda offrirebbe un contratto solo annuale, cosa che inibirebbe la volontà dei piloti di rimpiazzare Marquez, per quanto riguarda il giovane rappresentante di VR46 il problema sarebbe anche quello di lasciare una Ducati oggi leader del mondiale. Lorenzo infatti ha spiegato:
“Marini se lasciasse Ducati farebbe un errore. Lui conosce la moto da ormai tre anni, e che tra l’altro si adatta molto bene al suo stile di guida.
Invece la Honda è una moto più delicata, più piccola e più compatta per lui che è alto. Non penso che la cosa funzionerebbe, sarebbe un passo indietro in termini competitivi.
Certo, sarebbe per lui un vantaggio dal punto di vista economico, ma ora come ora, essendo Luca così giovane, penso che debba concentrarsi nel diventare campione del mondo, anziché dare priorità ai soldi”.
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