La Honda Repsol riparte per fare meglio dell’anno scorso. E non sarà così difficile visto che nella classifica costruttori è arrivata ultima. Riparte con due campioni del mondo, Marc Marcquez e Joan Mir, tutti e due spagnoli. Proprio sulla loro esperienza punta la casa nipponica per colmare un gap da Ducati e Aprilia che, nei test in Malesia, è parso già ampio.
- Honda RC213V: cosa aspettarsi dalla nuova moto
- Marquez: “Finalmente un inverno senza malanni fisici”
- Mir: “Stiamo recuperando competitività”
Honda RC213V: cosa aspettarsi dalla nuova moto
Honda è ancora insieme a Repsol, il colosso petrolifero spagnolo: un’accoppiata che prosegue dal 1994. E insieme allo sponsor iberico vuole partire facendo punti fin da Portimao, dove parte quest’anno il Mondiale. Se Marquez ha già vinto il titolo sei volte, Mir ce l’ha fatta una volta, ma era senza squadra dopo il ritiro della Suzuki.
A Sepang, le cose non sono andate per il meglio, e i due piloti non hanno mancato di sottolinearlo. Ma la stagione deve ancora iniziare, il tempo per le migliorie c’è. A Madrid, oggi, è stata svelata la nuova RC213V. Verrebbe da dire che parte già in ritardo, ma conosciamola un po’ meglio questa nuova moto.
Si è fatto il possibile per dare ai due piloti un mezzo più performante e meno al limite, specialmente sull’anteriore. Nei test, si sono viste tante novità a livello aerodinamico, con le carene a ‘effetto suolo’ di ispirazione Aprilia.
“Abbiamo lavorato duramente per migliorare la nostra moto e continueremo a farlo giorno dopo giorno, per perfezionare ulteriormente queste innovazioni. Quest’anno è una grande sfida perché la MotoGp è diventata un ecosistema molto competitivo“, ha dichiarato il direttore generale della HRC, Tetsuhiro Kuwata. “È una squadra fantastica. Sono molto contento di vedere migliorate le condizioni fisiche di Marc Márquez. Ha avuto anni difficili, ma è forte. Sappiamo tutti di cosa è capace“.
Marquez: “Finalmente un inverno senza malanni fisici”
Marquez, da parte sua, è parso felice di non aver avuto a che fare con malanni fisici durante l’inverno. Per lui è l’undicesimo anno con il team: “È stato finalmente un inverno normale, dato che nelle ultime cinque stagioni sono sempre stato infortunato. Mi è servito per riposare, ne avevo bisogno e per prepararmi al meglio a livello fisico. Si è visto in Malesia, ma c’è ancora spazio per migliorare, dato che sono un perfezionista. L’evoluzione in atto è entusiasmante, stiamo lavorando tutti nella stessa direzione. Ho attraversato i tre peggiori anni a livello sportivo, e questo periodo è coinciso con la crisi di un marchio come Honda, che è capace di fare un grande campionato, se uniamo tutti le nostre forze. Mir? Dobbiamo avere due piloti in grado di vincere GP. Joan viene da un altro marchio, ma ha dato commenti simili ai miei dopo i test, il che facilita il lavoro della Honda”.
Mir: “Stiamo recuperando competitività”
Mir, campione del mondo nel 2020 con la Suzuki, è parso ottimista sul futuro: “Per me è un onore essere qui, sono super nervoso perché mi sono immaginato svariate volte con questi colori addosso e vedermi qui ora mi lascia contento ed emozionato. Ho tantissima voglia di iniziare e sono grato di far parte di una squadra con così tanta storia. La moto chiaramente viene da alcune stagioni complicate e faremo il massimo per avere a disposizione il miglior pacchetto. Dovrò guidare in maniera diversa da quella a cui ero abituato, ma ci stiamo avvicinando a un livello abbastanza competitivo. Speriamo a Portimao di fare un altro passo avanti. Essere compagno di squadra di Marquez è il modo migliore per confrontarsi. Quando ci sono due piloti competitivi, ci si spinge a vicenda”.