Luci e ombre dopo il primo GP della stagione a Portimao. La nuova MotoGP piace molto ma i tanti, troppi incidenti sono un problema da risolvere in fretta.
- MotoGP, la nuova formula della Dorna funziona
- MotoGP, tutti preoccupati per i troppi incidenti
- MotoGP, servono pene severe per frenare l'impeto dei piloti
MotoGP, la nuova formula della Dorna funziona
Il primo appuntamento della nuova stagione della MotoGP è stato un successo. A Portimao, la nuova formula introdotta dalla Dorna è stata ben recepita dal pubblico che ha apprezzato la maggior adrenalina (grazie alla Sprint Race).
Nonostante il dominio di Pecco Bagnaia, in Portogallo i fan si sono goduti una MotoGP molto divertente e spumeggiante, a conferma che la strada intrapresa dalla Dorna è quella corretta. Tuttavia, c’è un problema
MotoGP, tutti preoccupati per i troppi incidenti
Al prossimo GP d’Argentina, in programma nel week-end, mancheranno ben quattro piloti, ovvero Marc Marquez, Enea Bastianini (out anche nella gara di Portimao), Pol Espargaro e Miguel Oliveira. Quattro assenze pesanti (su 22 piloti) dopo una sola prova del Mondiale.
Per come sono avvenuti gli incidenti, c’è preoccupazione nel paddock della MotoGP. I piloti hanno approcciato la nuova stagione con fin troppa carica, come ha dimostrato l’incidente causato da Marc Marquez che ha coinvolto Miguel Oliveira.
MotoGP, servono pene severe per frenare l’impeto dei piloti
Inoltre, le penalità inflitte non sembrano convincere nessuno. Ad oggi, ad esempio, non è ancora chiaro se e come Marc Marquez osserverà il doppio long lap penalty inflittogli dalla direzione gara, visto che in Argentina non ci sarà (operato alla mano).
Massimo Rivola è stato chiaro nel post gara di Portimao: “Le regole ci sono ma vedo un arbitro inesistente. Sappiamo che i piloti ci proveranno sempre, e allora serve qualcuno che metta ordine”. Bene, solo i vertici della Dorna possono intervenire: servono pene più severe per frenare l’impeto esagerato dei piloti che, nonostante l’elevato rischio, non sembrano intenzionati a usare molto il freno. In fin dei conti, è la loro natura di piloti che li guida.