Non terminerà di botto l’avventura di Valentino Rossi in MotoGp. È questa la grande e sostanziale novità rivelata ai media dallo storico amico e braccio destro del pilota di Tavullia Alessio Salucci, meglio noto a tutti come “Uccio”.
Il futuro Team Manager del VR46 ha infatti annunciato a La Gazzetta dello Sport che, in realtà, il “Dottore” dopo il ritiro continuerà brevemente a guidare le moto della classe regina testando i prototipi che andranno in pista nel 2022.
“Vuole guidare due volte l’anno la MotoGP, ci ha già detto di organizzare il programma. Ducati o Yamaha? È ancora presto per saperlo, quattro moto sono sue, le altre invece dovrà chiederle” ha rivelato alla Rosea Uccio il quale, però, ha tenuto poi a ribadire come la tappa successiva nella carriera motoristica di Rossi sarà con le quattro ruote.
“Il futuro in auto, invece, a oggi è diviso tra due categorie, il Mondiale Endurance (Wec) e il Fanatec, l’Europeo GT. La scelta sarà in base alla macchina con la quale correrà”.
In tal senso, Rossi è ancora in attesa di capire quale vettura possa dargli le maggiori garanzie nelle due competizioni, le quali inevitabilmente, con la sua presenza, acquisiranno maggior seguito e appeal.
Il nome di Valentino però, anche cambiando settore, rimarrà legato indissolubilmente alla MotoGP, campionato dove il classe 1979 ha scritto pagine memorabili e in cui il suo lascito principale sarà rappresentato dalla presenza nel 2022 del Team VR46, squadra satellite della Ducati attesa l’anno prossimo al debutto nella massima categoria.
Rossi quindi, a prescindere dalle sporadiche uscite che farà in sella ai modelli 2022, in un modo o nell’altro resterà sempre all’interno della classe regina delle due ruote, categoria che abbandonerà ufficialmente il prossimo 14 novembre a Valencia non prima però di aver emozionato per un’ultima volta i suoi tifosi che, sicuramente, accoreranno numerosi ad osannarlo sia in Spagna che soprattutto questo weekend a Misano Adriatico.