Dalla marea gialla, quella che ha accompagnato Valentino Rossi lungo tutto il corso della sua leggendaria carriera, celebrandone ogni successo, a quella rossa, il passo può essere molto breve. E il fatto che a Valencia ad assistere al GP che potrebbe tornare a incoronare un italiano come campione del mondo MotoGP 13 anni dopo l’ultimo acuto del Dottore ci sarà proprio Valentino c’entra solo in parte.
- MotoGP, Bagnaia a un passo dalla storia: a Valencia l'ultimo sforzo
- GP Valencia: pista stretta e sorpassi difficili: servirà un Pecco "calcolatore"
- MotoGP, a Valencia la gara degli addii: Miller saluta la Ducati e l'ultima corsa delle Suzuki
MotoGP, Bagnaia a un passo dalla storia: a Valencia l’ultimo sforzo
Pecco Bagnaia è pronto per l’appuntamento con la storia, pronto per mettere il punto esclamativo a un trionfo per il quale è già pronto un posto nella leggenda, per svariati motivi, dal fatto di poter diventare il primo italiano in assoluto capace di vincere il titolo in sella alla Ducati e il primo a farlo guidando una moto italiana dai tempi di Giacomo Agostini sulla MV Agusta, fino all’incredibile rimonta realizzata in quattro mesi, partendo da quel -91 di fine giugno ad Assen che sembrava aver chiuso i conti con largo anticipo, ma anche per l’improvvida caduta di poche settimane fa a Motegi per inseguire un sorpasso tutt’altro che indispensabile nei confronti del rivale Fabio Quartararo.
GP Valencia: pista stretta e sorpassi difficili: servirà un Pecco “calcolatore”
Ma se per i bilanci ci sarà tempo, meglio concentrarsi su cosa potrà succedere nei 27 giri previsti presso il circuito Ricardo Tormo, per tradizione ultimo appuntamento del calendario dall’ormai lontano 2001. Bagnaia ripartirà dal successo ottenuto lo scorso anno, a giochi per il Mondiale però ormai decisi, quarta affermazione di una Ducati su questa pista dopo quelle di Troy Bayliss (2006), Casey Stoner (2008) e Andrea Dovizioso (2018). Detto che qui Marc Marquez ha (inaspettatamente) vinto solo una volta, giova ricordare che il successo è tutt’altro che necessario per Bagnaia, al quale basterà arrivare 14° anche in caso di vittoria di Quartararo, staccato di 23 punti.
Le caratteristiche del circuito fanno sì che lo schieramento in griglia rivesta un ruolo fondamentale: la pista è infatti lunga quasi 4 km, ma soprattutto è formata da brevi rettilinei (quello del traguardo è inferiore al chilometro) e ben 14 curve piuttosto lente, che obbligheranno i piloti a usare marce basse e a non sollecitare troppo i freni.
Si tratta quindi di una pista stretta, nella quale i sorpassi sono difficili, per questo cosa succederà domenica potrà essere più chiaro già dopo le prove di sabato e per questo Quartararo e Bagnaia finiranno inesorabilmente per marcarsi: una brutta qualifica del pilota della Yamaha potrebbe alleggerire la pressione su Pecco, in caso contrario il centauro della Ducati non dovrà farsi prendere dal panico nel caso, che sembra comunque piuttosto improbabile considerando i progressi fatti dalla Desmosedici su tutti i circuiti, le prove ufficiali non dovessero collocarlo nelle prime file.
MotoGP, a Valencia la gara degli addii: Miller saluta la Ducati e l’ultima corsa delle Suzuki
Il GP di Valencia sarà come ogni anno anche addii eccellenti. Su tutti, a proposito di Ducati, quello di Jack Miller, che dovrà lasciare la propria moto a Enea Bastianini, pronto per dare vita ad una convivenza “esplosiva” con Bagnaia, ma quello spagnolo sarà anche l’ultimo GP della Suzuki, che ha da tempo annunciato l’addio al termine del Mondiale 2022 al termine di una lunga storia nella classe principale, tra il 2002 e il 2011 e poi dal 2015.
I due piloti, Joan Mir ed Alex Rins, sono già accasati alla Honda per la prossima stagione, rispettivamente con il team ufficiale e quello LCR di Lucio Cecchinello, ma una storia che si conclude lascia sempre l’amaro in bocca in particolare per Mir, campione del mondo nel 2020 con il team di Hamamatsu.
“Sarà un week-end strano e triste, ma nonostante questo voglio ottenere un buon risultato. La mia squadra ha dato tutto negli ultimi anno e voglio ripagarli dell’impegno con un grande ultimo week-end. Siamo pronti a goderci ogni singolo momento” le parole di Rins. “Questo week-end voglio mettere insieme tutti i pezzi del puzzle, sia per me che per la squadra. Miro a concludere nel miglior modo possibile questa mia esperienza insieme al team Suzuki” è stato invece il commento di Mir.
Miller punta invece al traguardo simbolico del terzo posto nella classifica finale: “Sarà un fine settimana speciale per il team con Pecco che si gioca il titolo mondiale, ma sarà anche la mia ultima gara con il Ducati Lenovo Team e in sella ad una Desmosedici GP. Spero di potermi congedare da Ducati ottenendo un ultimo risultato importante. Matematicamente ho ancora anche la possibilità di arrivare terzo in campionato e mi piacerebbe raggiungere questo traguardo”.