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MotoGP, Valentino Rossi ancora con Ducati nel 2023: la Yamaha piange

La Ducati potrà contare su 8 moto in griglia di partenza nel Mondiale MotoGp 2023. La Yamaha invece avrà solamente le due M1. Jarvis ci ha provato con Valentino Rossi, ma è andata male.

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La Ducati ha dominato la stagione 2022 del Motomondiale e non solo, vincendo anche il campionato piloti Superbike. Una tirannia assoluta della casa di Borgo Panigale, al momento la miglior moto nel lotto.

Nella prossima stagione della MotoGP, la Ducati punta ad avere ben otto moto sulla griglia di partenza, di certo non il massimo per DORNA, che invece punterebbe ad avere la maggior varietà di costruttori possibili. Non bene neanche per Yamaha, che schiererà dunque solamente due YZR-M1.

L’ago della bilancia potrebbe essere la scuderia di Valentino Rossi, la Mooney VR46 Racing Team, che però sembra impossibile strappare a Ducati almeno fino al 2024.

Ducati con 8 moto in griglia, Yamaha ne ha appena due

Impressionante come la Ducati sia stata in grado di costruire un vero e proprio monopolio in MotoGP. Anche nel prossimo campionato del mondo, la casa di Borgo Panigale potrà schierare ben otto moto sulla griglia di partenza.

Oltre alle due Ducati Factory ufficiali, ci saranno anche le due Pramac, le due moto del team Gresini che così bene ha fatto nel 2022 e le due di Valentino Rossi, le Mooney VR46 Racing Team.

Differente la situazione in Yamaha, che dopo il fallimento dell’accordo annuale con team RNF di Razlan Razali si troverà con le sole due ufficiali di Fabio Quartararo e Franco Morbidelli. Una disparità che non piace a DORNA.

Valentino Rossi con Ducati fino al 2024, le parole di Ciabatti

Il team di Valentino Rossi è legato a Ducati fino alla stagione 2024. Con la migliore moto del lotto a disposizione, non ci sarebbe motivo per il nove volte iridato di spingere per un cambio di rotta.

A Borgo Panigale infatti sono molto tranquilli, come dimostrano queste parole di Paolo Ciabatti a Sportweek riportate da Corsadimoto.com:

“Abbiamo un contratto e un obbligo con VR46 e andrà avanti fino alla fine del 2024. Non posso prevedere cosa accadrà dopo, tutto è possibile. Il team VR46 è composto da persone molto serie, i piloti sono contenti delle moto Desmosedici. Lo dimostrano i risultati che ottengono. Mi dispiace per la Yamaha…“

Jarvis ci avrebbe anche provato, ma Valentino non ci sta

Se non fosse stato per Fabio Quartararo, in questa stagione non sarebbe mai stata neanche tra le prime 15 della classifica. Solamente El Diablo è stato in grado di far performare in modo dignitoso la M1, con tutti gli altri relegati in fondo alla graduatoria.

Il francese si è comunque lamentato e ha fatto un mezzo miracolo nel contendere il Mondiale fino alla fine della stagione con una moto palesemente inferiore a Ducati e spesso anche ad Aprilia.

Nel prossimo Mondiale la squadra di Iwata schiererà appena due moto al via, le due Factory. Lin Jarvis aveva provato a far passare il Mooney VR46 Racing Team in Yamaha fin da questa stagione, ma non c’è stato nulla da fare, non potendo neanche contare su una proposta tecnica elevata.

Queste le parole di Jarvis:

“Il prossimo anno avremo sicuramente solo due moto in griglia. Non è l’opzione migliore… Ma non è neanche male perché dobbiamo concentrarci sul migliorare la moto ufficiale di Fabio e Franco. Ma sarebbe comunque prezioso se potessimo ottenere presto i dati di altri piloti della MotoGP”.

Ovviamente Jarvis puntava anche sull’ottimo rapporto con Valentino, che in Yamaha ha vinto 4 Mondiali MotoGP. Tuttavia al momento non sembra possibile, anche se Jarvis lascia aperta la porta per il futuro:

“Troppo presto per parlare di dettagli. La Yamaha vorrebbe avere al più presto una squadra satellite nel Campionato del Mondo MotoGP. Posso confermarlo. Vogliamo tornare in griglia con quattro moto il prima possibile”.

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