Serata difficile per Thiago Motta contro la sua ex squadra. La sua Juve proprio non riesce a spiccare il volo, non perde mai – almeno in campionato – ma ormai non vince neanche più. E la qualità del gioco, il principale “biglietto da visita” con cui l’ex regista italo-brasiliano s’è presentato a Torino, continua a essere bassissima: contro il Bologna il 2-2 è arrivato solo in extremis e grazie ai clamorosi spazi concessi in contropiede dalla difesa allegra dell’undici di Italiano, suo successore in rossoblu.
- Juve-Bologna, l'espulsione di Motta per proteste
- Il dialogo Motta-Marchetti e il vaffa all'arbitro
- Juve-Bologna, l'ammissione di colpa del tecnico
Juve-Bologna, l’espulsione di Motta per proteste
A rendere ancor più amara la giornata per Motta è stato il cartellino rosso rimediato al 7′ della ripresa, quando la Juve era sotto di un gol. Una decisione contestata dell’arbitro Marchetti – fallo fischiato a Rouhi a centrocampo su Ndoye, con tanto di ammonizione per il giovane bianconero – ha scatenato le proteste dell’allenatore. Proteste reiterate e plateali -nel giorno in cui i direttori di gara sono scesi in campo con un segno nero sul volto per dire basta alle violenze sugli arbitri – che sono costate l’espulsione a Motta.
Il dialogo Motta-Marchetti e il vaffa all’arbitro
Già nel corso del primo tempo Motta e Marchetti avevano avuto una lunga discussione: il tecnico si era lamentato della gestione del fischietto di Ostia Lido, poco severo – a suo dire – nel sanzionare le scorrettezze degli avversari. Nella ripresa la discussione civile ha lasciato il posto agli insulti: e Marchetti non ha potuto far altro che cacciare l’allenatore della Juve. “L’ho ammonito e mi ha mandato a quel paese”, il labiale di Marchetti colto in tempo reale. Ma l’episodio è stato poi spiegato nel dettaglio dallo stesso Motta.
Juve-Bologna, l’ammissione di colpa del tecnico
Ai microfoni di DAZN Motta ha recuperato l’aplomb momentaneamente smarrito nel corso della partita e ha fatto chiarezza sull’accaduto: “Cos’è successo con Marchetti? Ha avuto ragione ad espellermi, mi sono lamentato, ho fatto un gesto che devo evitare e l’espulsione è giusta“, ha ammesso l’allenatore, finito al pari di Giuntoli nel mirino dei tifosi bianconeri. “Se c’è stato qualcosa in particolare che mi ha fatto arrabbiare? No, mi sono lamentato e ho esagerato. Tutto qui“.