José Mourinho è uno degli allenatori più vincenti nella storia del calcio. Allo stesso tempo, però, il vate di Setubal è pure uno di quelli più lamentosi. Il suo feeling con gli arbitri è sempre stato scarso, sia in Italia che all’estero. Le sue polemiche con la classe arbitrale sono arrivate fino in Turchia, con lo Special One che ha guidato il Fenerbahce nella prima giornata di Süper Lig. Ebbene, la sua squadra ha vinto ma il tecnico portoghese ci ha impiegato solamente 15 minuti per prendere la sua prima ammonizione.
- Dzeko regala i primi 3 punti a Mou
- Il sarcastico benvenuto in Turchia
- La lettera di José ai suoi tifosi
Dzeko regala i primi 3 punti a Mou
Partiamo dal risultato che nel calcio è sempre – o quasi – la cosa che conta di più. Il suo Fenerbahce ha battuto 1-0 l’Adana Demirspor con gol dell’ex romanista ed interista Edin Dzeko. Il successo di misura dei canarini gialli non ha addolcito più di tanto José Mourinho. Il tecnico portoghese si è beccato un’ammonizione dopo pochi minuti dall’inizio della partita con la motivazione di aver oltrepassato l’area tecnica. Peccato che lo stesso comportamento lo abbia avuto anche il suo collega avversario, senza però che nei suoi confronti venissero presi provvedimenti.
Il sarcastico benvenuto in Turchia
Tanto è bastato per trasformare ancora una volta lo Special One in capopopolo, con i tifosi del Fenerbahce tutti schierati dalla sua parte. “Benvenuto in Turchia, hai già capito come funziona” è grossomodo la sintesi del pensiero dei supporter del team gialloblù in un clima polemico che non è così distante dal nostro calcio. Come potete facilmente immaginare il 61enne portoghese in queste situazioni ci sguazza raggiungendo la massima esaltazione.
La lettera di José ai suoi tifosi
Ma José Mourinho sa come farsi apprezzare dalla sua tifoseria. Alla quale ha voluto dedicare una bella lettera: “Caro pubblico e cari tifosi del Fenerbahçe, vi saluto tutti con affetto. Mesi fa, quando ci siamo incontrati per la prima volta, ho ricevuto una descrizione della storia del club, della sua posizione di più grande club sportivo del mondo, della sua storia, dei suoi obiettivi, delle sue strutture, della sua enorme comunità e delle sue tribune uniche. E questa storia mi ha entusiasmato molto”
Poi prosegue: “Quando mi hanno detto: ‘Nelle ultime due stagioni, il Fenerbahçe ha dato borse di studio a studenti svantaggiati del Paese, l’allenatore e la squadra abbracciano il progetto e la comunità è, come sempre, la parte più importante’… ho capito quanto fosse significativo questo passo. I vostri sogni ora sono miei. Anche io abbraccio i sogni del Fenerbahçe per sostenere i bambini di questo Paese, con un senso di responsabilità e di appartenenza. Condivido per questa stagione la campagna di borse di studio che il Fenerbahçe ha già realizzato nelle ultime due stagioni. Credo che prima i nostri calciatori, poi i nostri grandi tifosi torneranno a essere parte orgogliosa di questo passo significativo. E che i nostri sogni saranno un tutt’uno per i bambini di questo Paese! Vi voglio molto bene“.