L’esonero da parte della Roma non frena la voglia di serie A di José Mourinho: Jorge Mendes, potente agente del tecnico portoghese, è già al lavoro per portare lo Special One al Napoli. C’è già stato un contatto telefonico tra il procuratore e Aurelio De Laurentiis.
- Mourinho vuole il Napoli dopo la Roma
- Napoli, contatto tra l’agente di Mourinho e De Laurentiis
- L’ingaggio di Mourinho un ostacolo per il Napoli
Mourinho vuole il Napoli dopo la Roma
Dopo la Roma, il Napoli. José Mourinho pare pronto a dimenticare l’esonero dalla panchina dei giallorossi percorrendo l’autostrada del Sole e spostandosi circa 200 km più a Sud, all’ombra del Vesuvio. Questo, almeno, sembra il piano di Jorge Mendes, il potente agente del tecnico portoghese, che dopo l’addio forzato alla Roma non avrebbe perso tempo, cercando una nuova collocazione per il suo assistito in serie A.
Napoli, contatto tra l’agente di Mourinho e De Laurentiis
Mendes e De Laurentiis si sarebbero già sentiti al telefono: a riferire del contatto tra l’agente di Mourinho e il presidente del Napoli, al seguito della squadra in Arabia Saudita per la Supercoppa Italiana, sono il portale Sportmediaset e il giornalista partenopeo Carlo Alvino. “Telefonata Mendes-De Laurentiis – ha twittato Alvino – . Nel giro di chiamate post esonero, Jorge Mendes, procuratore di Mourinho, ha sentito ADL per capire se ci fosse interesse sul suo assistito. Risposta attendista da parte del presidente azzurro”.
L’ingaggio di Mourinho un ostacolo per il Napoli
Tramite Mendes, dunque, Mourinho si sarebbe candidato per la guida del Napoli nella prossima stagione, dopo l’addio programmato di Walter Mazzarri. Nonostante gli enormi problemi della stagione post-scudetto il club azzurro è ancora in corsa per la qualificazione alla Champions League, ma anche mancandola avrebbe ambizioni e soldi da spendere sul mercato per accontentare Mou.
Secondo quanto riferito da Alvino, la risposta di De Laurentiis sarebbe stata piuttosto fredda al momento: a preoccupare il presidente del Napoli sarebbe l’ingaggio del portoghese, che a Roma percepiva 7 milioni di euro l’anno (anche grazie all’ormai abolito decreto crescita). Una somma troppo elevata per ADL, pronto a fare follie soltanto per un allenatore: Antonio Conte.