Il problema della rosa ristretta, troppo per una squadra in corsa su tre fronti, era già stato liquidato con poche parole dal ds Tiago Pinto prima del match contro il Bodo/Glimt, ma neppure il dirigente portoghese poteva immaginare un tracollo come quello subito dalla Roma in Norvegia nella terza giornata della fase a gironi di Conference League.
Il 6-1 finale è una ferita destinata a lasciare il segno, anche se nel post-gara José Mourinho non ha voluto fare drammi, mettendo però al tempo stesso chi è sceso in campo di fronte ai limiti emersi chiaramente nella gelida notte norvegese.
Le parole del tecnico portoghese ai microfoni di ‘Sky Sport’ sono macigni per chi è sceso in campo a Bodo: “Volevo dare opportunità di giocare a gente che lavora tanto e ho fatto riposare gente che gioca sempre. Il campo era difficile e ho fatto riposare tanti giocatori, ma abbiamo perso contro una squadra che ha avuto più qualità di noi. C’è grande differenza di qualità tra un gruppo di calciatori e un altro gruppo, ma mi aspettavo un’altra risposta. La responsabilità è solo mia. Adesso nessuno di voi mi dirà perché giocano sempre gli stessi”.
Ora all’orizzonte c’è la delicatissima partita contro il Napoli: “Con i titolari abbiamo sempre giocato bene, domenica andremo in campo con questa mentalità e con il peso di una sconfitta storica – ha concluso Mou – Io non avevo mai preso 6 gol in carriera. Contatti con la proprietà? Sanno già come la penso”.