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Napoli, De Bruyne è l'uomo Champions: classe ed esperienza, come giocherà alla corte di Conte

De Laurentiis ufficializza il colpo De Bruyne con un tweet: ecco il regalo scudetto per Conte che si ritrova tra le mani un top player. Cosa porta il belga agli azzurri

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Mancava solo il tweet presidenziale. Che, puntuale, è arrivato al termine delle visite mediche a Ville Stuart in una Capitale tinta d’azzurra. Sì, adesso è ufficiale: Kevin De Bruyne è un calciatore del Napoli. L’asticella si alza: dopo aver conquistato due scudetti in tre stagioni, l’obiettivo di De Laurentiis è la Champions. Come cambiano gli azzurri col belga e come giocherà alla corte di Conte.

Napoli, De Bruyne è tuo: il regalo scudetto di ADL a Conte

De Laurentiis aveva annunciato il colpo De Bruyne già in occasione della festa scudetto sul Lungomare. Ma – si sa – durante il mercato può succedere tutto e il contrario di tutto. Invece, il patron ha dato seguito alla sue parole, regalando a Conte un giocatore straordinario che, alla soglia dei 34 anni, vanta in carriera sei Premier League, una Champions e una Coppa Intercontinentale col Manchester City, solo per citare alcuni dei suoi principali successi (in totale sono 22!).

KDB è il capolavoro del Napoli, del ds Giovanni Manna, che s’è fiondato in Inghilterra quando ha capito che c’erano problemi col rinnovo. Dello stesso ADL, che ha sposato in pieno la causa Conte anche andando contro quelli che sono sempre stati i suoi principi di mercato. E, perché no, anche di Lukaku e del cittadino onorario Dries ‘Ciro’ Mertens, sponsor della città prim’ancora che della squadra con il connazionale.

KDB è l’uomo Champions: cosa porta al Napoli

Se in Italia il Napoli è ormai diventato una solidissima realtà, è in Europa che ha ancora bisogno della consacrazione. Eccezion fatta per l’annata dello scudetto targato Spalletti, quando i partenopei si spinsero fino ai quarti di Champions per poi essere eliminati a sorpresa nel doppio confronto col Milan, un po’ per sfortuna, un po’ per limiti tecnici e un po’ per inesperienza gli azzurri non hanno mai avuto chissà quale feeling con la coppa dalle grandi orecchie (anche ai tempi di Maradona).

Ecco perché De Bruyne rappresenta un punto di svolta. Il fortissimo centrocampista belga porta in dote un gran bagaglio d’esperienza e soprattutto mentalità vincente. Oltre ad altri due aspetti tecnici che sono stati il tallone d’Achille del Napoli negli ultimi anni: Kevin, infatti, è uno specialista sui calci piazzati ed è dotato di un tiro dalla distanza letale.

Come potrebbe giocare nell’undici di Conte

Operazione da top club, quella messa a segno dal club campano. Essendo KDB svincolato, il Napoli ha assicurato 10 milioni di bonus alla firma più un biennale da 5,5 milioni a stagione con opzione di rinnovo per il terzo anno. D’ora in poi sta a Conte esaltarne le qualità in campo. Con ogni probabilità il tecnico pugliese ritornerà al 4-3-3 con una linea mediana da urlo composta De Bruyne, Lobotka e McTominay.

Mezzala di costruzione dai piedi vellutati, capace di giocare anche sulla trequarti in un ipotetico 4-2-3-1 per un dialogo diretto col ‘fratello’ Lukaku. Di sicuro sarà impiegato nei big match e, visti i tanti impegni in calendario, preservato nelle partite con le medio-piccole: nell’ultimo anno e mezzo, infatti, ‘King Kev’ è stato condizionato dagli infortuni. E, alla luce di quanto avvenuto soprattutto da gennaio in poi alle falde del Vesuvio, Conte non avrà alcuna intenzione di correre rischi.

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