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Napoli, De Laurentiis all'attacco: cita Ziliani e spiega il significato delle sue "cazzate"

Tagliente attacco social del presidente del Napoli: Aurelio De Laurentiis condivide un articolo al veleno del giornalista Paolo Ziliani su Gravina e De Siervo.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Aurelio De Laurentiis torna a impugnare la sciabola. Tagliente l’attacco social del presidente del Napoli, che condivide un articolo di Paolo Ziliani su Il Fatto Quotidiano in cui il giornalista si scaglia contro l’ondata d’indignazione per il termine utilizzato in un recente comunicato del club azzurro – “cazzate” – e soprattutto attacca due personaggi ormai sempre più distanti dalla visione del mondo del presidente azzurro: Gabriele Gravina, numero uno della Figc, e Luigi De Siervo, amministratore delegato della Serie A. Due attacchi frontali, gli ennesimi, alle istituzioni calcistiche.

De Laurentiis, il post polemico

Così il presidente del Napoli su Twitter (o X, come l’ha ribattezzato il proprietario Elon Musk):

“Ringrazio Paolo Ziliani per aver regalato all’esercito dei Bacchettoni un’esemplare lezione sul significato del termine “Cazzate” come spiegato dalla Treccani e tanti altri dizionari, fino all’Accademia della Crusca”.

Napoli, il comunicato su Kvaratskhelia

Ma quand’è che De Laurentiis, attraverso una nota ufficiale del Napoli, aveva utilizzato il termine “cazzate” che tanto ha fatto discutere? In un comunicato di qualche giorno fa in cui ha smentito con decisione l’esistenza di trattative in essere per il rinnovo di Kvaratskhelia:

“Alcuni media continuano a raccontare, avendo come unica fonte gli agenti del calciatore, di presunte trattative in corso per il rinnovo di Kvaratskhelia. Si tratta di “cazzate”. Nessuno del Napoli ha mai parlato del possibile rinnovo del calciatore (il cui contratto scade tra 4 anni). Non lo hanno fatto né Mauro Meluso, né Maurizio Micheli, né Aurelio de Laurentiis, né Andrea Chiavelli”.

Gli attacchi di Ziliani a Gravina e a De Siervo

Nell’articolo di Ziliani, riportato integralmente da De Laurentiis, c’è spazio per una difesa d’ufficio del Napoli e del suo presidente:

“Alzi la mano chi non ha mai usato, parlando o anche scrivendo, il termine “cazzata” in vita sua. È così scandaloso che il Napoli la riporti, oltretutto virgolettata, in un suo comunicato che grazie a ciò risulta al 100% efficace? Sono questi gli scandali di cui il calcio italiano ha da vergognarsi?“.

Ancor più pungenti i riferimenti ad altre “cazzate”, decisamente più gravi, almeno per Ziliani (e per De Laurentiis):

Gabriele Gravina dopo il patteggiamento Figc-Juventus (30-5-2023): “È un bel giorno per il calcio italiano. Soluzione auspicata e condivisa, è stato salvaguardato lo straordinario brand di un club come la Juventus”. Luigi De Siervo, sull’asta diritti-tv (4-9-2023): “Non accettiamo offerte al ribasso, il campionato italiano è il più bello e il più trasparente d’Europa”. Ora: confrontate le suddette dichiarazioni con il comunicato del Napoli e decidete quali sono le “cazzate” di cui sarebbe il caso di vergognarsi. Poi ne riparliamo. Anche con l’esercito dei Bacchettoni”.

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