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Napoli e Osimhen, chi offre 150 milioni se lo porta via: già trovato l’erede

Distanza tra il Napoli e Osimhen sul rinnovo, De Laurentiis attende l'arrivo di una sostanziosa offerta per il nigeriano e sonda il mercato: Hojlund, Beto o David sul taccuino.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

L’incontro tra Aurelio De Laurentiis e il procuratore Roberto Calenda si è chiuso con un nulla di fatto. Il presidente del Napoli ha spiegato al manager di Victor Osimhen che intende riconoscergli un meritato aumento per il prolungamento di contratto, passando da quattro a sei milioni di euro netti a stagione, più bonus. Calenda, garbatamente, gli ha fatto notare che la valutazione fatta da De Laurentiis – 180 milioni di euro – presupporrebbe uno stipendio da vero top player per il nigeriano. Un ingaggio a otto cifre, tanto per chiarire. Insomma, necessario riaggiornarsi. E aspettare nel frattempo che qualcuno si faccia avanti.

Osimhen-Napoli, fumata grigia al primo incontro per il rinnovo

Il vero nocciolo della questione è questo. Osimhen in Premier League, al Paris Saint-Germain o in qualche grande di Spagna o Germania guadagnerebbe almeno dieci milioni di euro. Il Napoli “finanziariamente sostenibile” di De Laurentiis, con tutti gli sforzi del caso, non può arrivare a una cifra del genere. Necessario, insomma, approdare a un compromesso. Salire un altro po’ con lo stipendio, per il presidente. Abbassare un po’ le pretese, per Victor. Oppure percorrere l’altra strada: abbassare le richieste per la cessione. Da 180 milioni di euro, ad esempio, scendere a 150. Il primo che li offre, si porta via Osimhen. Offrendo una montagna di soldi a lui e al Napoli.

Mercato: perché De Laurentiis valuta Osimhen così tanto

Il ragionamento che fa De Laurentiis, del resto, è abbastanza lineare: se Tonali (per dire) vale 80 milioni, o se Mudryk passa al Chelsea per 100, Osimhen può valerne 180. Il nigeriano segna, trascina, sposta gli equilibri, realizza gol a grappoli di testa, di piede, in tutti i modi possibili. E ha 24 anni. Il rovescio della medaglia, però, è proprio questo: a un fuoriclasse del genere “devi” riconoscere uno stipendio adeguato. Sei milioni sono pochi. Osimhen rimarrebbe a Napoli con entusiasmo, ma scontento. Quando, alla presentazione di Garcia, il presidente ha raccontato di accordo di massima raggiunto col nigeriano per altri due anni, insomma, ha detto un’altra delle sue amabili bugie, tipo quella – per sua stessa ammissione – sui 40 allenatori sottoposti al casting.

Chi al posto di Osimhen nel Napoli? Hojlund, Beto o David

Ovviamente, tutti sanno che prima o poi qualcuno con (almeno) 150 milioni di euro in valigia arriverà. È solo questione di tempo. Potrebbe essere il PSG, qualora dovesse cedere Mbappé al Real. O una grande di Premier, foraggiata dai soldi “a fondo perduto” dei propri munifici proprietari. E allora il Napoli si guarda intorno. Dopo aver riscattato Simeone, l’obiettivo numero uno di De Laurentiis è diventato Rasmus Hojlund, il 20enne gigante dell’Atalanta che ricorda Osimhen per le sue caratteristiche fisiche. Piace pure Beto, che l’Udinese però valuta più dei 25 milioni offerti dal Napoli. Mentre Garcia sogna David del Lille, stessa squadra – curiosamente – da cui fu preso Osimhen: il canadese è più contropiedista che centravanti d’area.

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