Non aveva mai perso la Juventus in questo campionato, anche se guardare la classifica non si direbbe. Alla 22esima giornata i bianconeri cadono sul campo della capolista Napoli. A firmare il successo azzurro sono stati Anguissa e Lukaku, bravi a vanificare l’iniziale vantaggio ospite di Kolo Muani. Gode il grande ex Antonio Conte, c’è tanto invece da migliorare in casa piemontese in ottica quarto posto.
- Motta e il vantaggio del Napoli: gioca meno
- Conte esalta il lavoro: così si batte una Juve spendacciona
- I due volti del successo azzurro: Anguissa e Meret
Motta e il vantaggio del Napoli: gioca meno
17 punti persi da situazione di vantaggio per la Juve: “Sono dispiaciuto per la sconfitta – ammette Thiago Motta -. Nel primo tempo abbiamo messo in difficoltà la capolista. Si è vista la differenza tra una squadra che gioca meno e una che ha più impegni. Non è un caso che su questo campo non vinciamo da 6 anni. Bisogna reagire per la prossima partita. Personalità ne abbiamo nel secondo tempo abbiamo avuto meno lucidità. In tante partite siamo stati capaci di reagire, oggi non ci è riuscito”.
Conte esalta il lavoro: così si batte una Juve spendacciona
Di altro umore Antonio Conte che si gode il primato e l’ennesima prova di carattere dei suoi ragazzi: “Grande prestazione contro una squadra imbattuta, che ha una ottima rosa e continua a comprare. Loro hanno l’obbligo di vincere, senza alibi. Noi con la forza del gruppo riusciamo sempre a sopperire alle difficoltà grazie al lavoro quotidiano. Messaggio al campionato? Le vittorie contro Atalanta e Juve ci danno fiducia, mi chiedete cosa manca ma un leader deve esaltare quello che ha“.
I due volti del successo azzurro: Anguissa e Meret
Uno dei protagonisti della stagione del Napoli è Anguissa, già 5 reti in campionato: “Conte mi dice sempre che posso segnare di più. La cosa più importante è che la squadra vinca, contro la Juve non è facile vincere in rimonta“. Determinante quest’oggi è stato anche Meret con la parata su Yildiz: “Istinto, passare in svantaggio subito all’inizio poteva essere un problema“.