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Napoli-Real Madrid, Kvaratskhelia esce allo scoperto su Osimhen, Spalletti e Garcia

Il campione georgiano si confessa ad As alla vigilia della sfida ai Galacticos, tra i ricordi dello scudetto e le nuove sfide che lo aspettano

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Da piccolo fantasticava vedendo in tv le imprese del Real Madrid, stasera se lo ritroverà come avversario in Champions League al Maradona. Kvaratskhelia fa il conto alla rovescia aspettando le merengues e si confessa a tutto tondo in un’intervista ad As.

Kvara innamorato pazzo di Napoli

Il talento georgiano è entrato da subito nel cuore dei napoletani e l’affetto è ricambiato come rivela nell’intervista concessa a Mirko Calemme per As: “Sento l’amore di queste persone ogni volta che metto piede fuori casa e non potrei essere più grato. Senza di loro non saremmo arrivati ​​fin qui. Sentirti così avvolto ti dà un’energia diversa. La cosa bella è che non importa in che stadio o città andiamo, un napoletano appare sempre sorridente e pronto a darti amore. Meritano tutti il ​​meglio”.

Nella mente ancora la festa per lo storico scudetto: “La gente ha festeggiato per mesi, ma mi sono reso conto di quanto fosse bello quello che avevamo ottenuto dopo la vittoria contro la Juve ad aprile. Ritornammo a Napoli e l’autostrada era bloccata dai tifosi, non potevo crederci. Siamo saliti sul tetto dell’autobus e abbiamo festeggiato con loro. Ho indossato un cappello con lo scudetto, lo conservo ancora con affetto”.

Cruyff ha detto che il calcio si impara per strada: “Noi calciatori georgiani siamo cresciuti giocando per strada. Abbiamo lo stesso stile, quello che si forgia tra i palazzi, come succede ai brasiliani. Ho continuato a farlo anche quando ho iniziato ad allenarmi nelle squadre: tornavo a giocare per strada con i miei amici. È lì che mi sono davvero divertito”

Kvara sogna di vincere il Pallone d’oro

Dalla strada è diventato campione italiano e uno dei candidati al Pallone d’Oro: “Venendo da un paese così piccolo era difficile immaginare tutto questo, mi fa sentire che mettendo l’anima in quello che fai, il tuo sacrificio ha una ricompensa. Sogno di vincerlo, un giorno, come sognano tutti.

L’anno scorso 14 gol e 14 assist ma da marzo fino all’altra sera con l’Udinese il gol non è più arrivato: “Da calciatore sai che non puoi sempre essere all’altezza di ciò che ti viene chiesto. Devi essere consapevole che momenti come questo ti toccano e lavorano per migliorare il tuo gioco. A me le critiche non toccano, davvero: a me interessa solo aiutare la squadra, non importa se con un gol o con un assist. Certo, mi è mancata la sensazione che si prova quando si segna un gol”

Che sogna di fare al Real: “Sono cresciuto guardando il Real Madrid in TV e ora è il mio rivale in campo, e anche nel nostro stadio. Impossibile non essere felici di una serata così. Guti è uno dei miei idoli. Adoravo il modo in cui trattava la palla, guardavo le sue giocate durante tutta la mia infanzia. Ci siamo anche scambiati messaggi e la cosa mi ha reso felice. È stato come realizzare il sogno del piccolo “Khvicha”.

Poi c’è Vinicius: “E’ bravissimo, un talento enorme: il migliore in questo ruolo. Sarà una bellissima esperienza giocare contro di lui e contro i campioni del Real Madrid. Modric, Bellingham, Kroos... Potrei nominare l’intera squadra. Li rispettiamo tantissimo, sono giocatori di altissimo livello ma non abbiamo paura di nessuno. Siamo Campioni d’Italia e faremo di tutto per vincere questa partita”

Kvara allo scoperto su Spalletti e Garcia

Da Spalletti a Garcia, Kvara spiega cosa è cambiato: “Devo ringraziare innanzitutto Spalletti: ha creduto in me e ha fatto esplodere il mio potenziale. Non avrò mai abbastanza parole per dimostrare la mia gratitudine. Di tanto in tanto parliamo e lui continua a sostenerci.

Rudi è un grande allenatore, stiamo migliorando poco a poco per imparare la sua tattica e la sua visione. Sono sicuro che presto raggiungeremo la nostra versione migliore. Siamo un gruppo disponibile e desideroso di seguire le idee dell’allenatore. Osimhen? Victor è un ragazzo speciale, come si vede in campo: è sempre disponibile a dare una mano, in campo e fuori. Lo ringrazio sempre per il suo aiuto”

Ultima battuta sul suo sogno: “Ne ho due: vincere una Champions League e giocare un Europeo o un Mondiale con la Georgia”

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