Dai tempi di Maradona ai giorni nostri, lo Spartak Mosca si conferma un incubo per il Napoli. Se nel 1990 i russi eliminarono gli azzurri dalla Coppa Campioni ai rigori, stavolta sono riusciti nell’impresa di batterli sia all’andata che al ritorno, complicando i piani di primato nel girone della squadra di Spalletti. Un Napoli ridotto ai minimi termini, che soprattutto nel primo tempo ha deluso le aspettative.
Spartak Mosca-Napoli, l’avvio è da incubo
Pronti via e il Napoli è già sotto, poi neanche dopo mezz’ora si ritrova sullo 0-2. Un vero e proprio incubo per i tifosi che assistono alla partita in tv: “Tantissimi passaggi sbagliati, il portiere loro che fa due miracoli e invece Meret si è buttato quando la palla era già dentro”. Proprio il portiere azzurro finisce sul banco degli imputati: “Meret il timidone non ne prende una: troppo fragilino e senza cattiveria”. Oppure: “Deve giocare Ospina tutta la vita”. Ma c’è chi se la prende pure con altri: “È mai possibile che in questi anni non si è trovato un terzino sinistro migliore di Mario Rui? Ma da chi è sponsorizzato?”. E ancora: “Come al solito ce la facciamo addosso. Ma dove vogliamo andare con Rui, Petagna, Lobotka“. E c’è anche chi suggerisce: “Serve una punta di spessore, i movimenti di Mertens li conoscono tutti. Lobotka è un geometra che non ha diploma, non saprei chi salvare”.
Napoli, nella ripresa non riesce la rimonta
Il secondo tempo degli azzurri, comunque, è confortante. Dopo una serie di occasioni non sfruttate, Elmas riaccende le speranze. “Ora Spalletti mette Fabian per Lobotka e la pareggiamo”, scrivono in tanti. Ma la mossa del tecnico sorprende tutti: al posto dello slovacco entra Rrahmani. “Come mai questa sostituzione? Neppure Fabian sta bene?”, la domanda ricorrente. Nel finale il Napoli attacca, ma sbaglia troppo. “Zielinski irriconoscibile: 25 palloni toccati, 25 palloni sbagliati”. I russi perdono tempo e l’arbitro non interviene: “Dovrebbe concedere almeno otto minuti di recupero”. E invece il recupero dura di meno e il Napoli perde. Tante le critiche, ma ci sono anche voci fuori dal coro che invitano alla ragione: “Troppe critiche, per me il Napoli ha giocato una buona partita malgrado le assenze fondamentali”.