Prima o poi doveva accadere. Che il Napoli potesse perdere una partita era da mettere in conto ma probabilmente non con l’Inter nello scontro diretto e non così, giocando da controfigura rispetto a quanto fatto vedere prima della sosta mondiale. Va data una risposta a troppi perché: dalla giornata no dei big azzurri – come Kvara e Osimhen – alle scelte di formazione fino ai dubbi sulla prova dell’arbitro Sozza che avrebbe consentito il gioco duro ai nerazzurri. Spalletti – che evita il tema arbitrale – ci prova, alla vigilia di una gara, quella con la Sampdoria, che assume un valore in più dopo la scomparsa di Vialli.
- Spalletti ricorda la figura di Vialli
- Spalletti ancora furioso per la brutta prova con l'Inter
- Spalletti elenca i leader del Napoli
- Da Spalletti una frecciatina a Kvara
Spalletti ricorda la figura di Vialli
Ed è dalla morte del bomber che parte il tecnico azzurro, per ricordare una figura unica nel nostro calcio: “Con la squadra abbiamo pensato a come partecipare al ricordo di Sinisa e Gianluca e li uniamo ora in un minuto di raccoglimento. Di Gianluca ho un ricordo personale, ero calciatore col Chiavari e giocavamo in amichevole contro la Samp di Vialli e Trevor Francis. In una situazione di gioco mi ritrovai a correre con lui, nel confronto fisico caddi a terra, l’arbitro fischiò la punizione, lui fece 20 metri di corsa per tirarmi su. Si vedeva bene già allora la capacità di essere un leader senza mai farlo pesare a nessuno. E’ stato poi un uomo di grande carisma, precursore di grandi idee e visioni in campo e fuori. Lo ricordo alla Juve, è stato uno dei primi a pressare alto i difensori, è stato tra i primi ad andare in Premier, vincendo da giocatore e da allenatore”.
“E’ stato uno dei primi grandi commentatori in tv, lo ricordo bene a Sky: aveva grandezza e disponibilità totale per tutti. Ha speso tutto se stesso per noi, per darci degli insegnamenti, lo ricordiamo agli Europei, quindi dico grazie Gianluca”.
Spalletti ancora furioso per la brutta prova con l’Inter
Si torna al presente, al ko con l’Inter: “Abbiamo imparato che potevamo avere ancora 8 punti di vantaggio anziché 5, abbiamo imparato che la sconfitta ci può stare ma la verità è che ci girano le scatole perchè non abbiamo fatto quello che avremmo voluto fare. Noi non vogliamo accontentarci della classifica, del vantaggio che abbiamo”. Per domani cambierà qualcosa: “Le scelte erano però già previste prima di Milano, ci saranno 3-4 cambi come è giusto che sia”.
Spalletti elenca i leader del Napoli
A chi parla di Napoli con poca personalità Spalletti replica: “Anche noi abbiamo dei leader, volete i nomi? Di Lorenzo, Rrahmani, Anguissa, Mario Rui, Osimhen che è un leader nel modo di saltare addosso all’avversario perché ci va con quella ferocia e determinazione, sono calciatori forti anche nel carattere come Elmas, altri più taciturni e più buoni che prendono le stecche senza protestare… ma sono calciatori forti che hanno la stoffa del calciatore forte caratterialmente e leader”
Da Spalletti una frecciatina a Kvara
Non c’è il nome di Kvara, che sembra aver perso un po’ di smalto: “Se lo criticate divento io il suo primo difensore, così come io gli chiedevo delle cose quando voi lo esaltavate. Lui è un po’ così, uno che se non gli riescono quei numeri che sa fare diventa facilmente sotto osservazione. Secondo me però non ha fatto male, è stato uno di quelli che è entrato in area per ritagliarsi uno spazio, deve solo ritrovare confidenza perché in allenamento si vede che fa le stesse cose a cui ci ha abituato e c’è fiducia che le rimetta in pratica”.