Nonostante un avvio in salita per via dell’espulsione diretta di Osimhen al 23′, il primo Napoli ufficiale di Luciano Spalletti non stecca. Al Maradona, l’esordio in Serie A contro la matricola Venezia porta i primi tre punti per gli Azzurri. A decidere il match, nel secondo tempo, ci pensano il rigore di Lorenzo Insigne e la rasoiata di Eljif Elmas, che fissano il 2-0 Buona la prova dei lagunari di Paolo Zanetti che tengono per larghi tratti botta e, prima del 2-0, si vedono negare il pari dal palo centrato da Forte.
Napoli, avvio da incubo contro il Venezia
Dopo un avvio di spinta, in cui sfiora anche la rete del vantaggio, al 23′ Victor Osimhen complica la gara dei suoi andando a colpire Heymans a centro area. Un colpo sul volto che porta Aureliano di Bologna ad estrarre il rosso diretto nei confronti dell’attaccante nigeriano. Sui social, i tifosi del Napoli non ci stanno e contestano le decisione: “Espulsione? Ma che stiamo scherzando? Togliete questo ad arbitrare…”, e ancora: “Dove si comprano i patentini da arbitro? Chiedo ad Aureliano, perché sono interessato”, “L’arbitro dalla serie B, si mette subito in vetrina per la serie A.”, “Rosso a dir poco inesistente. Iniziamo benissimo il campionato”.
Ma non manca chi cita Spalletti e scrive: “Uomini forti, destini forti… cominciamo subito a dimostrarlo”, e chi se la prende con Osimhen: “mi ha rotto a prescindere dagli arbitri. Fa liti continue, non sa stare al suo posto. Naturalmente sono tutti contro l’arbitro”, “decisione arbitrale eccessiva su Osimenh? Se non basta un colpo alla gola come fallo di reazione cosa bisogna fare per cacciare un giocatore dal campo?“, “Mi faccio subito dei nemici… Espulsione giusta di Osimhen gesto inutile e violento dopo neanche 20 minuti. Confido in Spalletti”.
Passano pochi minuti e Zielinski è costretto a lasciare il posto a Elmas per un problema muscolare. L’episodio scatena la delusione dei tifosi azzurri: “Demme rotto alla prima amichevole. Zero acquisti. Osimhen espulso per una spinta. Zielinski rotto. Un classico inizio da Napoli“, scrive qualcuno, oppure: “sto pregando intensamente per Zielinski”, “Ma cosa abbiamo fatto di male, cosa?“, “Si ma che sfortuna”.
Napoli, tifosi conquistati da Spalletti
Al riposo, molti tifosi partenopei se non cercano alibi e commentano con delusione i primi 45′ di gara. Qualcuno scrive: “Sì ok che molti si stanno lamentando dell’espulsione di Osimhen, ma penso che ci si debba lamentare anche del fatto che in casa dopo 47 minuti siamo ancora zero a zero contro il Venezia“, “Espulsione inventata a parte, francamente il Napoli visto nel 1 tempo è il solito Napoli degli ultimi anni”. E in tanti chiedono un rinforzo in mediana: “Comunque domani mattina il centrocampista deve stare a Castelvolturno”.
Al 9′ della ripresa, il Napoli perde la grande occasione per cambiare la storia del match, con Insigne che calcia alle stelle il primo rigore della gara. Passano pochi minuti e il capitano ha la seconda chance dal dischetto. Questa volta non sbaglia e i tifosi possono finalmente tirare un sospiro di sollievo: “Dedicato a chi gli ha buttato m addosso dopo il primo rigore Forza capitano“. E non mancano le richieste a De Laurentiis: “Rinnovate il contratto a Lorenzo Insigne. Ora”, “Lorenzo non si tocca Adl”.
Dopo il palo che salva Meret sulla botta ravvicinata di Forte, al 27′ Elmas trova il raddoppio al termine di una bella azione orchestrata da Insigne e Lozano: “Eljif mio, talento e cazzimma“, esulta un tifoso e ancora: “Elmas sta troppo caldo”, “Elmas. È il tuo anno. Dai!”, “sono troppo felice per Eljif“. Al termine, i tifosi si godono un Napoli tutto nuovo ed esaltano Spalletti. Qualcuno twitta: “Finalmente, abbiamo un allenatore”, “La mano del mister Spalletti si vede tantissimo e non parlo del gioco solamente”. Ai commenti si aggiunge anche il giornalista di fede azzurra, Paolo Ziliani, che commenta: “Il Napoli che vince la partita d’esordio 2-0 giocando con un uomo in meno (rosso a Osimhen) per 70 minuti, dopo un rigore sbagliato da Insigne sullo 0-0, bene e con autorevolezza, la dice lunga sull’uomo che è arrivato a guidarlo. Tempo al tempo“.