Roberto Mancini, commissario tecnico della Nazionale italiana, ha parlato in conferenza stampa alla viglia delle ultime due gare di qualificazione verso Qatar 2022, il Mondiale che si terrà il prossimo inverno. La prima partita sarà la più importante, contro la Svizzera, in quanto potrebbe regalarci la matematica qualificazione, e si giocherà all’Olimpico di Roma. La seconda sarà contro l’Irlanda del Nord e si giocherà invece in terra inglese, a Belfast. Nel corso della conferenza, il Mancio ha purtroppo dovuto annunciare due esclusioni eccellenti, che a causa di problemi fisici hanno già dovuto abbandonare il ritiro azzurro.
Italia, Roberto Mancini perde Nicolò Zaniolo e Lorenzo Pellegrini
Quelle di Zaniolo e Pellegrini sono assenze pesantissime per Mancini, che contava sui due romanisti per queste due sfide. Entrambi assenti ad Euro2020, queste gare sarebbero state fondamentali per inserirli nel gruppo. Anche Nicolò Barella è in forse, uscito malconcio dal derby della Madonnina col Milan, ma per ora rimarrà in ritiro
“Abbiamo qualche problema fisico con qualcuno. Zaniolo e Pellegrini non stanno bene, oggi tornano a casa. Barella lo valutiamo: non sembra sia nulla di preoccupante, ma valuteremo in questi giorni. Gli altri dovrebbero essere ok. La gara sarà importante, ma noi dobbiamo restare tranquilli […] Zaniolo è stato abbastanza sfortunato per due infortuni gravi, ma dalla sua ha che è ancora molto giovane, ha la forza per uscirne bene. Purtroppo ha sempre qualche problemino e noi dobbiamo fare attenzione. Poteva essere una partita importante per lui, purtroppo ha questo problema e non possiamo rischiare. Non credo abbia bisogno dei miei consigli, ha qualità e deve solo migliorare in tutti e per tutto”.
Al loro posto, Mancini ha già chiamato il mediano della Lazio Danilo Cataldi, che oggi si aggregherà ai propri compagni.
Italia, Roberto Mancini: “Ci sono tanti giovani interessanti”
Guardando ai convocati di Mancini, si nota come l’età media della nostra nazionale si stia gradualmente abbassando. Se alcuni sono già una realtà e sono stati protagonisti dell’Europeo (Donnarumma e Locatelli su tutti), altri stanno crescendo molto nel corso di questo campionato. Il segreto, dice Mancini, è tutto qui, ovvero farli giocare:
“Ci sono ruoli o settori di campo in cui l’Italia è scoperta? Non credo, credo ci siano giocatori bravi e giovani, forse hanno solo bisogno di giocare a un certo livello. Poi, con un ragazzo giovane puoi aspettarti di tutto: in 6-12 mesi può cambiare tutto. Di giovani bravi ne abbiamo, bisogna solo aspettare un attimo e sperare soprattutto che possano giocare: si migliora solo se si può giocare a un certo livello […] Pobega è qui, se lo merita e ha fatto tutta la trafila delle varie Under e ha fatto anche bene. Ha ottime qualità, è qui perché viene da diverso tempo in cui fa bene. Frattesi ha fatto bene anche nella precedente Under 21 e sta facendo bene ora, ci sono tanti giovani che hanno solo bisogno di giocare. Pobega non so a chi paragonarlo, è un giocatore fisico, tecnico e con un buon mancino: può fare sia il palleggiatore che il centrocampista d’attacco, è giovane e intelligente”.
Una parola anche sul giovane Sandro Tonali, che torna tra i grandi dopo un anno dall’ultima volta, anche se in tutto questo tempo è sempre stato a disposizione dell’Under-21 di Nicolato:
“Ha giocato con noi altre volte, può fare sia l’interno che il palleggiatore”.
Per rimanere sui singoli, Mancini finalmente ritrova i propri centravanti “titolari” ovvero Ciro Immobile e Andrea Belotti. Nonostante nessuno dei due si esprima al massimo quando giocano per la nazionale, la loro presenza e la loro esperienza è importantissima per tutto il gruppo:
“Siamo felici di ritrovare Immobile e Belotti, sono stati due giocatori che sono mancati durante la Nations League. Ciro è l’attaccante più prolifico degli ultimi 5-6-7 anni, se giocherà lui farà benissimo. Con la Svizzera sarà una partita di calcio: al di là dell’importanza, credo che bisogna avere tranquillità e non pressione. Ciò che abbiamo fatto ci dà consapevolezza, se giochiamo bene e come sappiamo, pur con difficoltà, possiamo disputare una grande gara […] Non si può essere sempre al top, ma quando vengono qui fanno sempre cose positive”.
Italia, Roberto Mancini e il focus sulla gara con la Svizzera
Contro gli elvetici, venerdì 12 novembre allo Stadio Olimpico, sarà decisiva per la qualificazione. Al momento infatti siamo a pari punti a 14 punti:
“Dobbiamo essere tranquilli nel preparare questa partita che è importante. Solitamente con la Svizzera sono sempre gare difficili e lo sarà anche quella di venerdì. Se giochiamo come all’andata possiamo ottenere un ottimo risultato, ma io credo faremo ancora meglio. Sarà una gara importante, quindi non si può preparare con tensione”.
Importantissima anche la scelta di giocare all’Olimpico di Roma, uno stadio che da sempre accoglie in maniera estremamente calorosa il gruppo azzurro e che è stato anche protagonista di alcune partite di Euro 2020 come quella inaugurale:
“Scelta Roma per la certezza di avere tanto pubblico a Roma, anche all‘Europeo è stato così e per il clima. Solitamente il campo è buono, anche ora lo stiamo seguendo tutti i giorni e nonostante la gara di rugby ha tenuto bene. I ragazzi che giocano le coppe acquisiscono mentalità e qualità notevoli, più ce ne sono meglio è”.