Che caos e quanti problemi creano le doppie nazionalità: a volte sembra una specie di calciomercato delle Nazionali. Lukas Nmecha, ad esempio, una volta indossava la maglia dell’Inghilterra e ora quella della Germania. Sempre a livello giovanile. Tutto lecito, tutto normale, fin quando non si debutta con la selezione maggiore in una partita ufficiale.
Nmecha, centravanti fisico e potente, di proprietà del Manchester City ma in prestito all’Anderlecht nella stagione appena conclusa, è una sorta di cittadino del Mondo: padre nigeriano, madre tedesca, è nato in Germania ma da piccolino si è trasferito con la famiglia in Inghilterra. Ed ecco il classico dilemma: quale Nazionale scegliere da grande? Magari quella inglese. O magari quella tedesca. O magari entrambe, com’è effettivamente accaduto.
Dal 2013 al 2018, Nmecha ha risposto alle convocazioni delle selezioni giovanili dell’Inghilterra. Nel 2019 ha cambiato, accettando la corte della Germania e sprizzando entusiasmo da tutti i pori. Non è il primo a farlo, non sarà certo l’ultimo. “Considero la Germania la mia casa – diceva un paio d’anni fa, al momento di ufficializzare la propria scelta – Ho vissuto ad Amburgo fino all’età di nove anni e ho ancora un legame molto stretto con la città e le persone che ci vivono”.
Qui però c’è da sottolineare un fatto che ha davvero dell’incredibile: Nmecha ha vinto con entrambe le Nazionali. Sempre contro lo stesso avversario. E da protagonista assoluto. Nel 2017 ha conquistato con la rappresentativa Under 19 dell’Inghilterra gli Europei di categoria a Gori, in Georgia. L’avversario in finale? Il Portogallo. Che nulla ha potuto contro Nmecha, autore del goal del 2-1 in rimonta dei Tre Leoni, quello decisivo per la vittoria finale.
Dopo 4 anni a Lubiana, nuovamente Nmecha contro il Portogallo. Stavolta il centravantone indossa la maglia della Germania. E di nuovo realizza il punto della vittoria, regalando ai tedeschi il terzo titolo europeo della propria storia, secondo nelle ultime tre edizioni. Morale della favola: due finali contro i portoghesi con due maglie diverse, due vittorie, due reti determinanti.
Nel post partita, Nmecha ha ammesso che “questo potrebbe essere il goal più importante della mia carriera”. Fin qui lo è, sicuro. Ma nel proprio cuore, l’attaccante di proprietà del City non ha dimenticato neppure l’altro goal determinante, quello di quattro anni fa. Gioia diversa, ma al contempo simile. Gori come Lubiana, la Georgia come la Slovenia. E la casacca dell’Inghilterra come quella della Germania.