C’è uno strano destino nella carriera di Arek Milik. Il centravanti della Juventus, che alle spalle aveva già due brutti infortuni, si è fatto male ieri nell’impegno amichevole della Polonia contro l’Ucraina e dovrà operarsi: niente Germania 2024 per lui. Si tratta del secondo Europeo che il bomber è costretto a saltare.
- L'infortunio di Milik con la Polonia
- Milik dovrà operarsi
- Milik si era già rotto due crociati
- Le mosse della Juventus
L’infortunio di Milik con la Polonia
Due minuti appena. Milik ieri nel test contro gli ucraini è rimasto in campo per soli 120 secondi, poi è crollato a terra dolorante, dopo aver messo male il piede a terra nel tentativo di contrastare Ruslan Malinovskyi ed è uscito zoppicante tre minuti più tardi, aiutato da due membri dello staff medico. In diretta dal campo le condizioni di Arek Milik hanno subito destato preoccupazione. I sue due connazionali Lewandowski e Szczesny sono andati immediatamente a consolarlo. Le telecamere hanno ripreso la fidanzata del polacco in lacrime mentre il suo compagno abbandonava il terreno di gioco fra l’apprensione generale.
Milik dovrà operarsi
Milik avrebbe rimediato una distorsione con interessamento dei legamenti. Non sarebbe dunque interessato per fortuna il crociato. Lo stop per lui, dopo l’operazione, dovrebbe essere di due mesi. La Federazione polacca ha emesso un comunicato ufficiale, confermando che l’attaccante della Juve sarà costretto a sottoporsi ad un intervento chirurgico: “Durante l’amichevole contro l’Ucraina la Nazionale polacca ha riportato numerosi infortuni, uno dei quali, quello di Arkadiusz Milik, si è purtroppo rivelato così grave da escludere il giocatore dalla partecipazione alla fase finale del Campionato Europeo. Il giocatore tornerà al club e sarà costretto a sottoporsi ad un intervento in artroscopia al ginocchio”.
Milik si era già rotto due crociati
Un’altra tegola, sia pur meno grave, per il bomber che in passato si era rotto per due volte i legamenti crociati, prima quello sinistro, sempre con la sua nazionale nel 2016, e poi quello destro nel 2019 nella gara del Napoli contro la Spal.
Le mosse della Juventus
La Juventus ora rimane col cerino in mano. C’era una mezza idea di cedere il giocatore per puntare su altri attaccanti ma ora il giocatore è fuori mercato e contestualmente non sarà pronto per l’inizio del campionato, fissato per dopo Ferragosto. Giuntoli non può più cederlo e Thiago Motta dovrà quindi inserirlo nei suoi piani tattici anche se solo da settembre in poi.