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Italia: Spalletti cambia ancora, ecco i senatori con cui prende le decisioni

Manca sempre meno all'ottavo di finale contro la Svizzera e per Spalletti si avvicina il momento delle scelte: dal sistema di gioco all'11 titolare

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Continua il conto alla rovescia per il match di sabato a Berlino contro la Svizzera con in palio un posto ai quarti di Euro2024. Per Spalletti si avvicina il momento delle scelte: quale modulo e quale undici sceglierà? Ecco le indicazioni a 48 ore dalla sfida.

Spalletti e il confronto con i senatori: ecco chi sono

Secondo quanto rivela Libero, un gruppo di senatori con cui il ct si confronta c’è eccome. E non è affatto un male, perché significa che non esiste alcun tipo di rottura tra le parti. Tutt’altro. I cinque leader della rosa dell’Italia sono capitan Gigio Donnarumma, Barella e Jorginho, ossia tra i calciatori che vantano più presenze in Nazionale, Di Lorenzo, capitano del suo Napoli campione d’Italia, e, infine, Darmian, il più anziano della truppa. Il quotidiano sottolinea come siano tutti leader silenziosi e non esuberanti, uomini che difficilmente potrebbero voltare le spalle a un allenatore.

Verso Svizzera-Italia, Spalletti cambia ancora: la difesa

Si avvicina il momento delle scelte, si diceva. E non è escluso che Spalletti possa ancora cambiare. Quale sistema di gioco adotterà il tecnico di Certaldo per gli ottavi con la Svizzera? Possibile che si continui col 3-5-2 visto nella partita decisiva contro la Svizzera, ma mancherà lo squalificato Calafiori. Al suo posto avanza la candidatura di Mancini: il centrale della Roma ha più esperienza – soprattutto in campo internazionale – rispetto a Buongiorno, capitano del Torino finito nel mirino del Napoli.

Centrocampo: problema mezzala, a chi tocca?

Come sottolinea il Corriere dello Sport, Spalletti fatica a trovare una mezzala offensiva. Barella non si discute e Jorginho – seppur criticato – è uno dei pochi che ha giocato a certi livelli e quindi in grado di reggere la pressione. Resta il dubbio legato al terzo centrocampista. Finora Pellegrini e Frattesi hanno reso al di sotto delle aspettative. In particolare il capitano della Roma, dopo essere stato più volte richiamato dal ct, è stato sostituito all’intervallo contro la Croazia. E non ha fatto bene neppure Frattesi, tatticamente ancora troppo indisciplinato. Se Cristante sembra ormai scivolato indietro nelle gerarchie, occhio a Fagioli, più volte elogiato da Spalletti per la sua capacità nel muovere la palla nello stretto. E chissà che alla fine non decida di riproporre il doppio play.

Attacco: ballottaggio Scamacca-Retegui, Chiesa torna

Partiamo dal centravanti. Contro la Croazia è stato schierato Retegui dal primo minuto, ma con ogni probabilità all’Olympiastadion si rivedrà Scamacca titolare, che non ha convinto nelle prime due uscite. Chi lo affiancherà? Chiesa è pronto a riprendere una maglia da titolare al posto del deludente Raspadori. E poi c’è Zaccagni, l’uomo della provvidenza, il salvatore della patria. Possibile un impiego di entrambi gli esterni soltanto nel caso in cui l’Italia si disponesse col 4-3-3, modulo che esalterebbe le loro caratteristiche. Sì, per Spalletti il momento delle scelte si avvicina.

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