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Euro2024, Svizzera-Italia: formazioni, le mosse di Spalletti, quel ko con Yakin

Le ultimissime sulle scelte dei due commissari tecnici, che hanno già avuto modo di confrontarsi tanti anni fa in Europa League. È LA 62esima sfida tra azzurri ed elvetici.

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Pietro De Conciliis

Pietro De Conciliis

Giornalista

Giornalista pubblicista e speaker radiofonico, per Virgilio Sport si occupa di calcio con uno sguardo attento e competente sui campionati di Serie B e Serie C

Poco più di 24 ore al fischio d’inizio di Svizzera-Italia, sfida che mette in palio il pass per i quarti di finale di Euro 2024. All’Olympiastadion di Berlino, dinanzi a quasi 70.000 spettatori, Luciano Spalletti tornerà ad affrontare Murat Yakin, già conosciuto sul campo più di dieci anni fa. Dalle ultimissime sulle scelte di formazione ai cambi del ct di Certaldo, con un occhio a precedenti e curiosità.

Svizzera-Italia: precedenti e curiosità

Svizzera e Italia si affronteranno per la 62esima volta nella loro storia. La nazionale elvetica è l’avversario più affrontato dagli Azzurri, come testimoniano i 61 precedenti, caratterizzati da 29 vittorie dell’Italia, 24 pareggi e 8 successi di marca biancorossa. L’Italia ha segnato la bellezza di 111 gol contro la Svizzera, che ha superato in 68 occasioni la difesa italiana. La nostra nazionale non perde da ben 31 anni con la selezione biancorossa: l’ultimo ko azzurro, infatti, risale addirittura al 1993, quando l’Italia fu costretta a cedere il passo a Berna.

In un Campionato Europeo, c’è un solo precedente e fa riferimento alla fase a gironi di Euro 2020: la truppa di Roberto Mancini, poi arrivata sul tetto d’Europa, superò agevolmente la Svizzera con un secco 3-0. Doppietta di Locatelli e gol nel finale di Ciro Immobile, che approfittò di un intervento non perfetto di Sommer. Saldo negativo ai Mondiali, invece, senza nessun pareggio: una vittoria azzurra nel ’62 e due successi elvetici nel Campionato del Mondo del ’54, organizzato proprio dalla Svizzera.

Yakin e quella vittoria contro Spalletti

Yakin ha già battuto Spalletti. Bisogna risalire alla stagione sportiva 2012/13. Si trattava di un doppio confronto, valevole per gli ottavi di finale di Europa League. Due sfide che condussero il Basilea dell’attuale ct rossocrociato alle semifinali della competizione continentale. All’epoca, l’allenatore di Certaldo guidava lo Zenit San Pietroburgo, capace di vincere soltanto 1-0 al ritorno, pagando a caro prezzo il doppio svantaggio maturato al St. Jakob Park. In campo, c’erano anche Fabian Schär e Yann Sommer, con il numero uno ex Borussia M’Gladbach che risultò provvidenziale parando (e bloccando) un rigore di Shirokov. Ora, per Spalletti, è tempo di riscattare anche quel precedente.

La probabile formazione dell’Italia

A pochi giorni dal cambio modulo operato da Luciano Spalletti contro la Croazia, non mancano i dubbi in casa azzurra. Difesa a quattro o retroguardia a tre? Questo è il dilemma. Dopo aver aperto il primo allenamento settimanale ai tifosi, l’Italia si è chiusa a riccio nel centro sportivo di Iserlohn, blindato per non concedere alcun vantaggio ai diretti avversari. Qualora dovesse essere confermata la difesa a tre, complice la squalifica di Riccardo Calafiori, ci sarà ancora spazio per Matteo Darmian, nel ruolo di braccetto di destra, al fianco di Bastoni e uno tra Mancini e Buongiorno, che si giocano un posto al centro del pacchetto arretrato schierato a protezione di capitan Donnarumma.

In mediana, Spalletti non ha intenzione di rinunciare a Jorginho, nonostante le molteplici critiche nei confronti del regista dell’Arsenal. Inamovibile Nicolò Barella, con Di Lorenzo e Dimarco confermati sulle corsie esterne. In attacco, Scamacca dovrebbe essere il punto di riferimento avanzato, con il ritorno dal primo minuto di Federico Chiesa. Sul versante mancino, Zaccagni insidia Pellegrini dopo il gol realizzato al 98′ contro la Croazia.

Ecco il probabile undici di Spalletti:

ITALIA (3-4-2-1): Donnarumma; Darmian, Mancini, Bastoni; Di Lorenzo, Barella, Jorginho, Dimarco; Chiesa, Pellegrini; Scamacca. CT: Spalletti.

La probabile formazione della Svizzera

Sistema di gioco speculare per la Svizzera di Yakin, che non ha intenzione di mettere in discussione le sue certezze, all’alba di una sfida così importante. Tra i pali l’interista Sommer, che nel recente passato ha già ipnotizzato Jorginho dagli 11 metri, in occasione delle qualificazioni ai Mondiali in Qatar. Toccherà ad Akanji, fedelissimo di Guardiola, guidare la retroguardia elvetica, completata da Schär e Rodriguez, altra conoscenza del calcio italiano.

Qualche dubbio sulla posizione di Ndoye, che potrebbe agire sia sulla fascia destra sia sulla trequarti offensiva, a supporto di Embolo. Maglia da titolare anche per Vargas, con il bolognese Aebischer che dovrebbe interpretare una posizione ibrida. Xhaka e Freuler, entrambi protagonisti di una straordinaria stagione, detteranno i tempi di gioco in mezzo al campo.

Questo il probabile undici di Yakin:

SVIZZERA (3-4-2-1): Sommer; Schär, Akanji, Rodriguez; Ndoye, Xhaka, Freuler, Rieder; Aebischer, Vargas; Embolo. CT: Yakin.

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