Sarà uno dei personaggi chiave dello sport italiano anche questa volta. Tutti si aspettano tanto da lei. Tanti quelli pronti ad arrampicarsi sul carro di Paola Egonu, in caso di trionfo. E tanti quelli che invece, in caso di insuccesso, sono altrettanto pronti a riempirla di critiche: è già successo più volte in passato. La differenza tra qualche tempo fa e oggi la spiega Paoletta nel corso dell’incontro stampa pre-torneo di volley femminile, a Parigi. Adesso è più serena, più consapevole delle possibilità sue e di tutta la squadra. Il trionfo nella Volley Nations League, l’ultimo torneo prima delle Olimpiadi, ha caricato a molla tutto l’ambiente. In primis, l’opposta chiamata alla sfida nella sfida con Tijana Boskovic e Melissa Vargas.
- Egonu, la differenza tra Tokyo e Parigi
- Il tabù olimpico e la serenità di Paoletta
- Egonu su Sinner: "Avrei fatto lo stesso"
Egonu, la differenza tra Tokyo e Parigi
“Credo di avere più consapevolezza e una testa diversa, però la grinta è sempre la stessa“, spiega Egonu marcando la differenza con le precedenti Olimpiadi a Tokyo e più in generale col recente passato. “Sono contenta ed emozionata, abbiamo lavorato molto bene durante l’estate”, prosegue. “La vittoria nella Volley Nations League ci ha fatto capire le cose che dobbiamo migliorare, non vediamo l’ora di iniziare”. C’è tutto un altro spirito con Velasco rispetto ai musi lunghi di qualche mese fa: “Ci stiamo trovando bene, l’idea di Velasco è quella di prendere la miglior parte di ognuna di noi e metterla in un sistema di gioco. Siamo tutte a disposizione e c’è una bella atmosfera. Con lui c’è un dialogo aperto, proprio come dovrebbe essere”.
Il tabù olimpico e la serenità di Paoletta
Per la stella di Milano e della Nazionale azzurra ci sono ottime possibilità che l’Italia del volley in rosa sfati un doppio tabù: non è mai salita sul podio finora alle Olimpiadi e per una logica stringente, proprio come per i maschietti, non ha mai vinto l’oro. “Il nostro punto di forza – assicura Paoletta – è sapere che ognuna di noi vuol far bene. Sappiamo quanto ci teniamo, quanto abbiamo lavorato per arrivare qui, tutti i sacrifici che abbiamo compiuto. Abbiamo ben impresso in mente qual è l’obiettivo, lasciando stare cose secondarie”. L’esordio è fissato per le 9 del mattino di domenica 28, contro la Repubblica Dominicana.
Egonu su Sinner: “Avrei fatto lo stesso”
Tra le altre stelle dello sport azzurro attese con impazienza a Parigi, mancherà Jannik Sinner. Paola Egonu, naturalmente, si è fatta un’idea sulla clamorosa rinuncia del campione di tennis. Come tutti, del resto. Paoletta è tra quelli che si schierano con Jannik, anzi ammette che al suo posto avrebbe fatto esattamente la stessa cosa: meno male che non ha preso la tonsillite, dunque. “Credo che la salute sia sempre la cosa più importante di qualsiasi essere umano”, le parole di Egonu. “In questo momento ha la tonsillite e il medico gli ha consigliato di non giocare, io avrei fatto la stessa cosa perché la vita è una“.