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Pagelle Bayern Monaco-Lazio 3-0: Kane immarcabile, eterno Muller, Immobile intruso

Il Bayern Monaco cala il tris contro la Lazio, ribalta il risultato dell'andata e stacca il pass per i quarti di finale di Champions League: i top e flop della partita

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Antonio Salomone

Antonio Salomone

Giornalista

Giornalista pubblicista. Lo affascinano, da sempre, le categorie minori e i talenti in erba. Ha fiuto per la notizia e per gli emergenti. Calcio, basket, motori: ci pensa lui

All’Allianz Arena il Bayern Monaco mette in mostra tutto il suo talento e la differenza di valori emerge a dismisura. I bavaresi ribaltano l’1-0 dell’andata con estrema semplicità grazie alla doppietta di Kane e alla rete di Muller. La Lazio ci prova, ma crea poco e Immobile cestina la più grande occasione sullo 0-0- La sliding doors della partita. La squadra di Tuchel stacca così il pass per i quarti di finale di Champions League.

Bayern Monaco-Lazio, il racconto del match

Dopo una prima fase di studio e di gestione del Bayern Monaco, Guendouzi rompe gli equilibri e al 5′ va al tiro dopo un bel break a centrocampo, ma non è preciso. Passano pochi secondi, i bavaresi si accendono e mettono paura a Provedel dopo un’azione veloce in verticale: Kane pesca Sané, ma calcia centrale. Si alza il ritmo del match e questa volta è Gila ad immolarsi sul tiro di Musiala, evitando un grosso pericolo. Il giovane tedesco si ripete al 15′ con un bel destro dal limite, respinto dal portiere della Lazio.

Al 37′ Immobile da due passi cestina la più grande palla gol, non trovando la porta in tuffo. E come nel più classico dei copioni, l’azione successiva Kane porta in vantaggio i padroni di casa con un colpo di testa che Provedel non riesce a disinnescare. I tedeschi prendono fiducia e qualche giro d’orologio dopo sfiorano il raddoppio, sempre con Musiala. Il Bayern raddoppia con l’ultimo pallone del primo tempo: dagli sviluppi di un corner De Ligt si coordina bene e con un tiro-cross trova Muller che fa centro.

I biancocelesti lasciano molto spazio per tentare di realizzare il gol del “pari” e in ripartenza i campioni di Germania vanno a nozze, soprattutto con Guerreiro che per poco non trova il 3-0. A calare il tris ci pensa Kane con il più facile dei gol a porta vuota, dopo una respinta corta di Provedel. Al 71′ il palo nega la doppietta a Muller, tra i migliori in campo. Nel finale la squadra di Tuchel gestisce fino al triplice fischio.

Rivivi le emozioni di Bayern-Lazio

Bayern Monaco, cosa ha funzionato

I bavaresi hanno giocato ad alto ritmo per tutta la partita, sfruttando molto le fasce e le zone centrali del campo grazie ai movimenti ad entrare di Musiala. L’impostazione a tre con Goretzka nella linea di difesa ha creato il caos nel centrocampo della Lazio, sempre in ritardo su Pavlovic in avvio di azione. La velocità di Sané, la qualità e senso del gol di Kane e l’esperienza di Muller ha fatto il resto.

Lazio, cosa non ha funzionato

La differenza di valori tecnici in campo è stata notevole e la Lazio non ha saputo sfruttare i momenti di distrazione del Bayern Monaco. Quando i bavaresi hanno spinto, i biancocelesti non sono riusciti a stargli dietro.

Le pagelle della Lazio

  • Provedel 5.5: Meno preciso del solito e in partite delicate come queste anche i dettagli fanno la differenza.
  • Marusic 5.5: Ci prova, si impegna, ma non riesce a stare dietro al passo di Musiala. Quando il tedesco è in serata si può fare solo una cosa, guardare.
  • Gila 5.5: Dà anima e corpo per la squadra, in tutti i sensi. Si immola più volte sui tiri di Kane e compagni, fin quando è costretto a sventolare bandiera bianca.
  • Romagnoli 5: “Ci sono le categorie”, una frase che abbiamo sentito più volte. In Champions non tutti possono sedersi con i migliori e al tavolo con Kane non c’è posto per lui.
  • Pellegrini 5.5: Affrontare nell’uno contro uno Sané è come correre contro un auto con un motore truccato. Per lunghi tratti vede solo la targa.
  • Guendouzi 6.5: Uno dei pochi abituato a questi ritmi, cerca di caricare la squadra, ma predica nel deserto.
  • Vecino 5: Sono lontani i tempi del “la riprende Vecino”. Ora non la vede mai per tutta la partita, colpa di Pavlovic.
  • Luis Alberto 5.5: Prova a fare le magie, ma gli avversari capiscono il trucco. Non cambia mazzo e il gioco resta sempre lo stesso.
  • Felipe Anderson 6: Parte bene e coglie di sorpresa anche la difesa del Bayern. Alza il piede dall’acceleratore insieme al resto della squadra.
  • Immobile 5: Sembra un intruso in una festa. Non riesce a partecipare al ballo e quando viene invitato sciupa una grande occasione.
  • Zaccagni 5.5: L’ala del 4-3-3 ha fatto la fortuna del Bayern Monaco. Lui quasi si imbarazza e non riesce ad accendere la luce.
  • Castellanos 6: Viene chiamato in causa poco prima del 3-0. Non ha palloni per incidere.
  • Cataldi 5.5: Non riesce a dare il cambio di passo sperato.
  • Isaksen 6: Non può fare miracoli e dopo la doppietta di Kane si arrende insieme al resto della squadra.
  • Pedro SV
  • Kamada SV

Top e flop del Bayern Monaco

  • Kane 7: La nomea di perdente lo carica e la Champions resta l’unico trofeo a disposizione in questa stagione. Ci mette la firma, per continuare a sognare.
  • Muller 7: Eterno. Vince anche contro il tempo e l’età che avanza. Da leader si prende la squadra sulle spalle e la porta alla vittoria.
  • Musiala 7: Prende in prestito i poteri di Iniesta e in campo sembra un’illusionista. Palla c’è, palla non c’è e quando ricompare sono guai.
  • Pavolvic 6.5: Sulla carta d’identità risulta che ha 19 anni, ma in campo ne dimostra molti di più. Gioca con maturità e personalità e guida la squadra anche nei momenti più difficili.
  • Dier 5.5: Quando la palla naviga nella sua zona l’allarme diventa rosso, spesso si distrae, ma la Lazio non ne approfitta.

Bayern Monaco-Lazio 3-0, il tabellino

RETI: Kane 39′ e 66′, Muller 45’+2′

BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, De Ligt, Dier, Guerreiro (Davies 76′); Pavlovic, Goretzka; Sanè (Laimer 89′), Muller (Tel 76′), Musiala (Gnabry 90′); Kane. All. Tuchel. A disp. Peretz, Ulreich, Kim, Choupo-Moting, Zaragoza.

LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Pellegrini; Guendouzi, Vecino (Cataldi 61′), Luis Alberto (Kamada 80′); Felipe Anderson (Pedro 75′), Immobile (Castellanos 61), Zaccagni (Isaksen 61′). All. Sarri. A disp. Sepe, Magro, Casale, Hysaj, Lazzari, Napolitano, Ruggeri.

ARBITRO: Vincic (SLO)

AMMONIZIONI: Romagnoli, Cataldi

Champions League: la classifica marcatori

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