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Pagelle Lecce-Napoli 0-4: Osimhen decisivo anche a metà, Lindstrom e Simeone occasione mancata

Top e flop della partita Lecce-Napoli, valevole per la 7a giornata di serie A 2023/2024: gli azzurri tornano devastanti come lo scorso anno

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sule interviste ai grandi protagonisti

Un altro poker per dimostrare di non essere un bluff. Il Napoli fa sembrare piccolo piccolo il Lecce rivelazione, che fino ad ora aveva messo tutti in difficoltà. Il Napoli torna a fare il Napoli e vince al Via del Mare per 4-0. Ostigard apre le marcature, Osimhen, lasciato inizialmente in panchina, raddoppia nel secondo tempo non appena entrato. Gaetano sostituisce Zielinski e fa addirittura meglio in soli 10 minuti di gioco: prima con il suo gol del 3-0 e con il rigore conquistato, realizzato da Politano al termine della gara. Gli azzurri tornano a correre e vincono segnando otto gol in due gare di fila. Garcia ritrova la calma e gestisce al meglio le energie per il Real Madrid, per ora il Napoli aggancia la parte alta della classifica a quota 14.

Lecce-Napoli, la chiave della partita

Sembra ormai soltanto un lontano ricordo il 4-2-3-1 di Rudi Garcia: ancora una volta viene riproposto il 4-3-3 con la coraggiosa scelta di far partire Simeone e Lindstrom dai primi minuti. Anche il solito 4-4-2 in fase di non possesso serve a Garcia per schermare le linee di gioco e impedire la veloce manovra avversaria. Manca la velocità di Banda, out per infortunio, a D’Aversa per spingere e trovare profondità sulla sinistra.

Il tecnico del Lecce prova a giocare a viso aperto senza rinunciare ad attaccare ma paga dazio per la velocità degli esterni del Napoli, troppo spesso lasciati soli e non raddoppiati adeguatamente. Il Napoli ritrova sempre di più il palleggio e la costruzione del gioco la fa da padrone attraverso i suoi interpreti di centrocampo: Lobotka è il metronomo, Anguissa la diga e Zielinski l’anello di congiunzione astrale. Kvara ci prova, Simeone ci riesce quasi ma è Osimhen, non appena entrato, a chiudere le sorti del match.

Napoli, cosa ha funzionato

Si rivede sempre di più il Napoli del passato negli schemi tattici e nella costruzione del gioco che riparte dai centrocampisti, anziché dai lanci lunghi della difesa in avanti. Lobotka gira veloce il pallone e fornisce valide alternative ai compagni.

Anche le azioni offensive sono ben strutturate e veloci, simili a quelle del Napoli del passato che giocava con continui uno-due, quasi a memoria. Gli esterni offensivi fanno un buon gioco tenendo alta la linea del pressing e facendo partire un gran numero di azioni e ripartenze.

Napoli, cosa non ha funzionato

Solo qualche errore di precisione nella prima frazione di gioco, il Napoli non spinge troppo per mantenere le forze in vista del Real. Delude Lindstrom e Simeone non brilla. Con i titolari è tutta un’altra cosa.

Le pagelle del Napoli

  • Meret 6.5. Una parata non proprio perfetta su Krstovic nel primo tempo tiene salvo il risultato.
  • Di Lorenzo 6.5. Non spinge più di tanto sull’acceleratore, conservando le sue energie per il Real Madrid. Sa però leggere le traiettorie avversarie e chiudere sugli esterni del Lecce. Sfrutta i movimenti difensivi di Lindstrom per sentirsi più sicuro sui raddoppi.
  • Ostigard 7. Il suo movimento nel centro area avversario è perfetto e la sua elevazione batte tutti: sfrutta un cross da palla inattiva e trova così il primo suo gol in maglia azzurra.
  • Natan 6. Al fianco di Ostigard è abile a tenere la linea difensiva e a non dare spazi agli avversari. Nel primo tempo rischia da palla inattiva un gol di Pongracic, non riuscendo ad anticiparlo e non percependo il pericolo nell’immediatezza.
  • Olivera 6. Nei duelli aerei si conferma una garanzia, lungo la fascia difende bene e riesce ad intercettare molti palloni, sottraendoli agli avversari. Non si spinge molto in avanti ma tiene alta la linea per non soffrire le ripartenze di Almqvist sulla destra.
  • Anguissa 6. Non c’è un grandissimo lavoro in fase di interdizione da fare ma quando c’è da stare attenti risponde presente, confermandosi la diga del centrocampo azzurro. Sbaglia per la prima volta al 77′ di gioco.
  • Lobotka 6.5. E‘ tornato ad essere il metronomo del centrocampo, tutti i palloni passano per i suoi piedi ed è veloce a costruire il gioco. Cajuste 6 (dal 75′ 2T).
  • Zielinski 7.5. Vive un magic moment, quando va in profondità riesce sempre ad illuminare il gioco. Il suo cross da calcio piazzato diventa un assist perfetto per Ostigard che sblocca la gara. Gaetano (7 dall’83’) entra e fa gol dopo 5 minuti con un tiro dalla distanza angolatissimo e molto potente. Conquista anche un calcio di rigore nei minuti di recupero.
  • Lindstrom 5.5. Alla sua prima da titolare non brilla e sembra ancora un po’ fuori dai movimenti offensivi, bene invece in fase difensiva dove aiuta Di Lorenzo nei raddoppi. Politano 7 (dal 58′ 2T). Funzionale il suo lavoro sulla destra, molto meglio del suo sostituto. Segna su rigore al termine della gara.
  • Simeone 6. Parte molto bene nel primo tempo non riuscendo però a trovare il gol ma andandoci più volte vicino. Osimhen 7 (dal 46′ 2T). Entra e segna in men che non si dica: alla sua prima azione utile si fa trovare pronto sul secondo palo per concludere di testa in rete. Decide anche stavolta di non battere il rigore e cede il pallone a Politano.
  • Kvaratskhelia 6.5. Nel secondo tempo fornisce un grandissimo assist per Osimhen e nella prima frazione di gioco regge bene il ritmo gara senza però dare troppo nelle accelerazioni. Raspadori 6 (dal 58′ 2T)

I top e flop di Lecce-Napoli

TOP.

Zielinski e Ostigard sono gli uomini in più del Napoli: il centrocampista illumina il gioco e coglie il difensore centrale con un cross perfetto.

FLOP.

Falcone: quattro gol sono troppi, poteva far meglio

Gallo: Sempre in sofferenza sulla fascia, giornata no per lui

Lecce-Napoli: il tabellino del match

LECCE-NAPOLI 0-4

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Pongracic, Baschirotto, Gallo (61′ Dorgu); Blin (61′ Gonzalez), Ramadani, Rafia (61′ Oudin); Almqvist (82′ Corfitzen), Krstovic, Strefezza (71′ Piccoli). A disp. Brancolini, Samooja, Sansone, Venuti, Berisha, Listkowski, Burnete, Touba. All. R. D’Aversa.

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Ostigaard, Natan, Olivera; Anguissa, Lobotka (75′ Cajuste), Zielinski (83′ Gaetano); Lindstrom (58′ Politano), Simeone (46′ Osimhen), Kvaratskhelia (58′ Raspadori). A disp. Contini, Idasiak, D’Avino, Mario Rui, Zanoli, , Demme, Elmas, Zerbin. All. R. Garcia.

ARBITRO: Luca Pairetto sez. Nichelino (Meli-Alassio; IV Collu; VAR Paterna-Doveri).

RETI: 16′ Ostigaard, 51′ Osimhen, 88′ Gaetano, 90+4′ Politano rig.

NOTE: Ammoniti Gallo, Ramadani, Gonzalez, D’Aversa (all.) (L), Simeone, Kvaratskhelia (N). Rec. 1′ pt, 5′ st

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