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Pagelle Napoli-Girona 1-1: gli azzurri soffrono e vincono solo ai rigori. Bene Simeone e Folorunsho, difesa da brividi

Le pagelle di Napoli-Girona. Luci e ombre per gli azzurri che non vanno oltre il pareggio alla quarta amichevole, seconda a Castel di Sangro

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sule interviste ai grandi protagonisti

Si chiude la 4a amichevole del Napoli, gli azzurri di Garcia, oggi con il nuovo asset del 4-2-3-1 già dal primo minuto, pareggiano contro gli spagnoli del Girona. Tra luci e ombre si chiude il match – finito 1-1 al 90’ con reti di Stuani (12’) e Simeone (41’ rig.) – ai calci di rigore, l’unica parte davvero accattivante del match. De Laurentiis a bordo campo assiste dubbioso e non si scompone al momento della vittoria del Napoli ai calci di rigore per 4-2.

Le pagelle del Napoli di Garcia

Gollini (5,5). Può fare poco nell’uno contro uno con Stuani, per il resto mai decisivo nelle parate ma discreto nelle uscite. Meret (6 dal 60’). Ottima una sua parata che salva il Napoli su tiro a giro in volo da centro area.

Zanoli (5,5). Prova a salire e a crossare ma con scarsi risultati nella precisione. Non penetrante nel gioco. Di Lorenzo (6 dal 60’). In miglioramento rispetto la precedente amichevole contro l’Hatayspor.

Ostigard (4,5). Pesa tantissimo l’errore del centrale di difesa del Napoli che al 12’ di gioco regala, con un retropassaggio da suicidio, un assist al bacio per Stuani del Girona che a tu per tu con Gollini segna facilmente il primo gol della gara. Rrahmani (6 dal 60’) sufficienza piena senza sbavature.

Juan Jesus (5). Fuori dal ritmo partita, lento negli anticipi e nei recuperi. Spesso si fa cogliere impreparato nel posizionamento difensivo.

Obaretin (5). Non supera la sufficienza e resta troppo impacciato nei movimenti difensivi, non seguendo attentamente la linea difensiva. Olivera (6,5 dal 60’). Bene negli anticipi sugli avversari e nel ritmo di gioco.

Zedadka (6). Primo tempo quasi inesistente sul piano del gioco, si concentra di più e prova a lavorare discretamente nel seguire e tenersi in ordine con la linea dei centrocampisti. Nel secondo tempo passa a destra al posto di Lozano. Politano (6 dal 60’)

Elmas (5,5). In un ruolo non adatto è difficile rendere bene, nel 4-2-3-1 oggi Elmas è apparso fuori posizione -vertice basso nel centrocampo a 2 e a 3- e non utile alla costruzione del gioco. Soffriva visibilmente in quel ruolo. Zielinski (6 dal 60’).

Folorunsho (6,5). Non una prestazione brillante dal punto di vista della reattività e della duttilità nello schieramento ma il sacrificio e la tenacia e la voglia di far bene a tutti i costi lo premiano: conquista al 40’ di gioco un rigore con una sua progressione offensiva in area di rigore. Anguissa (5,5 dal 60’). Visibilmente svogliato non cambia le sorti del match con la sua entrata in campo.

Zerbin (5,5). Poca personalità e compitino. Ha l’occasione di far gol ma sotto porta sembra aver paura di tirare e fornisce un passaggio a Zedadka che spreca una palla gol importante. Kvaratskhelia (6,5 dal 60’). Con le sue doti tecniche è un gigante sulla fascia sinistra, con i suoi dribbling funambolici infiamma il pubblico.

Simeone (7). Se Garcia sta scoprendo la sua nuova squadra, oggi ha scoperto già chi potrà essere il suo rigorista: con una partita in bilico e a poco dalla fine non c’è ombra di dubbio, tira il Cholito! Raspadori (6 dal 60’). Provato da prima punta, raggiunge la sufficienza ma non cambia le sorti del match.

Lozano (6). Corre e si dà da fare, prima parte sulla sinistra poi viene invertito con Zerbin e passa a destra. Nella confusione più totale spreca una palla gol spedendo il pallone alto in curva con tiro da centro area di rigore. Lobotka (6 dal 2T). Uomo d’ordine, prova a far capire ai suoi compagni di reparto che movimenti fare ma non premendo in prima persona sull’ acceleratore.

Top e flop della gara

Simeone, Kvaratskhelia e Folorunsho: top la loro prestazione e condizione fisica. Infiammano il pubblico con le loro giocate e sembrano già avanti nella preparazione fisica rispetto al resto del gruppo.

Ostigard, Juan Jesus e Obaretin: flop per la loro scarsa condizione fisica e nel mantenere la linea difensiva, troppi errori, lenti e poco attenti nel posizionamento e nell’attuare il fuorigioco.

Cosa funziona nel Napoli

I titolarissimi, in campo solo dal 60’ risultano visibilmente diversi da coloro che hanno sostituito. Buon ritmo, tante azioni in avanti e gioco quasi a memoria. Nelle prove dal 4-3-3 al 4-2-3-1 risultano più pronti nelle posizioni e nella condizione fisica.

Cosa non va nel Napoli di Garcia

I due centrali di difesa (Ostigard e Juan Jesus) ancora troppo lenti e sconnessi dalla realtà e il nuovo asset del 4-2-3-1 schierato sin dall’inizio con i giovanissimi in campo, molti dei quali fuori ruolo. La difesa a 4 delle riserve, quasi mai ben allineata durante la gara. Follia del tecnico francese nello schierare dal primo minuto tutte queste riserve -dato che molti di loro andranno via o non giocheranno nel corso della stagione- o provocazione per far capire al presidente di rafforzare ulteriormente la rosa?

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