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Europei U19, Portogallo-Italia 5-1, pagelle: Lipani croce e delizia, Hasa predica nel deserto. Che scoppola

Italia travolta dal Portogallo nella seconda partita degli Europei Under 19: finisce 5-1 per i lusitani. Azzurrini in vantaggio con Lipani, poi espulso. Un calvario la ripresa.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Bollini tiene fuori le stelline Esposito e D’Andrea, determinanti nella gara inaugurale contro Malta, e l’Italia rimedia la prima sconfitta agli Europei Under 19 in svolgimento proprio nell’arcipelago al centro del Mediterraneo. Finisce addirittura 5-1 per il Portogallo, che stacca gli azzurri in vetta alla classifica del girone: per passare ora sarà determinante l’ultima sfida del raggruppamento, in programma domenica 9 luglio contro la Polonia.

Portogallo-Italia, la buona partenza è un’illusione

Partenza folgorante dell’Italia, che ci mette cinque minuti a sbloccare il risultato grazie a un’azione tanto semplice quanto spettacolare. Hasa lavora egregiamente un pallone sulla destra e pennella al centro per la testa di Lipani, che anticipa tutti e fa centro da pochi passi. Per diversi minuti gli azzurrini sembrano padroni della situazione, ma al 35′ un’ingenuità prima di Lipani, poi di Kayode è pagata a carissimo prezzo dal team di Bollini: la palla schizza in modo rocambolesco dalle parti di Rodrigo Ribeiro, che non sbaglia a tu per tu con Mastrantonio. Prima del riposo, altro errore di Lipani: mano sul volto di Gustavo Sà e rosso diretto estratto senza esitazioni dall’arbitro tedesco Jablonski.

L’Italia crolla nella ripresa, Europei U19 in salita

Il Ct azzurro Bollini passa al 4-4-1 ma nella ripresa, al 13′, è proprio Gustavo Sà a punire ancora Mastrantonio, a conclusione di un forcing insistito da parte della nazionale lusitana, brava a far valere la superiorità numerica capitalizzando l’abilità nel palleggio. Il vantaggio non appaga i portoghesi, che continuano a gestire il possesso palla e a costringere l’Italia sulla difensiva. Il 3-1 arriva su calcio d’angolo: Gabriel Bràs anticipa Kayode e incrementa il bottino. Entrano prima Esposito, poi D’Andrea, ma la gara ormai è segnata per l’Italia che nel finale incassa altri due gol pesantissimi, soprattutto in ottica spareggio con la Polonia. Sono Hugo Felix e Goncalves, implacabili, a fissare il risultato sul 5-1.

Portogallo-Italia, i nostri top

Hugo Felix 8. Nel finale trova anche la soddisfazione del gol, ma anche prima illumina praticamente ogni azione offensiva della sua nazionale. Un giocatore di cui si sentirà parlare a lungo, un trequartista dalla buona visione di gioco e dalla tecnica sopraffina, come da consolidata tradizione nazionale.

Hasa 7,5. Eccezionale la disinvoltura con cui sistematicamente porta a spasso mezza difesa avversaria, come quando dopo una manciata di minuti riesce a liberarsi sulla fascia che teoricamente non è sua per poi pennellare un assist al bacio per Lipani. Dà il meglio nella parte centrale del primo tempo, poi le circostanze del match lo costringono soprattutto a un lavoro più di sostanza che di forma.

Mastrantonio 7. Può sembrare un controsenso inserire tra i migliori un portiere costretto a raccogliere cinque palloni dalla sua porta, ma non è così. Ci mette una pezza in diverse circostanze, soprattutto nella prima parte di gara, ma anche nella ripresa. Reattivo tra i pali, in uscita, sulle conclusioni da lontano: evita guai peggiori ed è incolpevole sui gol, soprattutto sul primo, quando si ritrova Rodrigo Ribeiro solo soletto a due passi dalla porta.

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Lipani 5. Sette per il gol e tre per tutto il resto. Croce e delizia, insomma. Prima sblocca il risultato con un gran gol di testa, poi si fa ammonire alla ripresa del gioco. Da un suo errore nasce l’azione del fortunoso pareggio portoghese, poi – non contento – va ad appoggiare la mano sul volto di Gustavo Sà, già ammonito e sotto gli occhi dell’arbitro. La sceneggiata del mediano lusitano è quasi superflua, senza il rosso diretto l’azzurro sarebbe stato espulso lo stesso per doppio giallo.

Kayode 5. Spiace sottolinearne gli errori, nell’ambito di una partita in cui ha mostrato pure cose interessanti. Nell’azione dell’1-1 cincischia e perde l’attimo buono per il rinvio, provocando il rimpallo che mette in condizione Ribeiro di andare a segno. Poi nella ripresa si fa anticipare di testa da Gabriel Bràs in occasione del terzo gol del Portogallo.

Arbitro Jablonski 4. Non ha dubbi nell’estrarre il rosso sotto gli occhi di Lipani e si tratta di una decisione che, di fatto, condiziona clamorosamente l’esito della gara. Il Var? Non c’era agli Europei Under 21, figurarsi a quelli Under 19. Gli azzurri – colpevolmente – spariscono dal campo, i portoghesi invece si esaltano. E la ripresa si trasforma in un’esibizione.

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