Il solito gol di Osimhen: e chi, sennò? E’ lui a regalare lo Scudetto al Napoli, siglando il gol del pareggio di una partita più difficile del previsto. Un’ottima Udinese, aggressiva e orgogliosa, ha messo in difficoltà la squadra di Spalletti nel primo tempo. Il gol di Lovric, tanta corsa e tantissimo agonismo che hanno soffocato la manovra di un Napoli palesemente alla canna del gas. Ma nel secondo tempo il nigeriano ha risolto una mischia in area facendo esplodere i sostenitori partenopei, accorsi in gran numero alla Dacia Arena. Finisce in gloria, Napoli campione d’Italia per la terza volta nella sua storia. La festa può iniziare.
Udinese-Napoli: cronaca, statistiche e highlights
- Le pagelle dell'Udinese
- Le pagelle del Napoli
- La pagella dell'arbitro
- Il nostro supertop
- Il nostro superflop
Le pagelle dell’Udinese
- Silvestri 6 – Attento nelle uscite, fa quel che può sul gol del pareggio di Osimhen. Bravo su Zielinski
Becao 6 – Osimhen attacca soprattutto dal suo lato, lui contiene e prova anche qualche sortita offensiva
Bijol 6,5 – Baluardo mobile, pronto ai raddoppi su entrambi i lati
Perez 6 – Ha più di un problema quando Osimhen lo attacca, ma se la cava
Ehizibue 5,5 – Deve vedersela con Kvara, non si fa intimidire ed è sempre pericoloso quando attacca. Nel secondo tempo resta sulle sue (81′ Ebosele sv)
Samardzic 5,5 – Mette soprattutto la forza fisica in campo, e si fa sentire (81′ Thauvin sv)
Walace 6,5 – Fa tutto bene: contrasta, appoggia, riparte. Non butta mai via un pallone
Lovric 6,5 – Gran gol in avvio, cala nel secondo tempo ma resta sempre un bel vedere (77′ Arslan sv)
Udogie 6 – Bel duello con Elmas, alla lunga lo vince lui anche se non incide (74′ Zeegelaar sv)
Pereyra 5,5 – Aiuta il centrocampo, svaria su tutta la trequarti ma non trova corridoi validi
Nestorovski 5 – Grande mano in fase di raccordo tra centrocampo e attacco, ma in attacco non si vede mai - All. Sottil 6,5 – Grande aggressività e ottime linee di gioco, anche dopo il pareggio del Napoli prova a dare fastidio.
Le pagelle del Napoli
- Meret 6 – Nulla da fare sul gol, attento sempre su Lovric
Di Lorenzo 6 – Insolitamente timido, cerca di coprire le spalle a Elmas. Si scrolla le paure dopo il pareggio
Rrahmani 5,5 – Guarda da troppo lontano Lovric realizzare l’1-0, cresce nel secondo tempo
Kim 7 – Implacabile nelle chiusure e negli anticipi, è sicuramente il migliore del suo reparto
Olivera 5,5 – Attacca poco, soffre Ehizibue e Pereyra quando si allarga dal suo lato
Anguissa 6 – Tanti errori tecnici, ma entra nell’azione del pareggio e sale di giri nella ripresa
Lobotka 6 – Sempre prezioso in non possesso, insolitamente lento nel distribuire il gioco, meglio nel secondo tempo
Ndombele 5,5 – Poco lucido sia in palleggio che in fase propositiva (63′ Zielinski 6 Appena entra impegna Silvestri)
Elmas 6 – Si scontra con Udogie, non trova spazi né spunti rimarchevoli. Offre un gran pallone a Zielinski
Osimhen 7,5 – Svaria su tutto il fronte alla ricerca dello spazio giusto, ci prova di testa. Trova il tap-in vincente in avvio di ripresa
Kvaratshhelia 5,5 – Su di lui i difensori dell’Udinese non vanno troppo per il leggero, anzi: la guardia è spietata e ne risente (85′ Lozano sv) - All. Spalletti 6 – Primo tempo privo di mordente, il gol di Osimhen scaccia le paure. La sua squadra è palesemente in riserva, ma tanto…
La pagella dell’arbitro
Abisso 6,5 – Episodio difficile su Kvara al 20′, lascia correre anche se c’è qualche dubbio. Il clima della partita è da subito caldo, e deve faticare molto per mantenere la calma
Il nostro supertop
Osimhen – Nel primo tempo cerca spazi su tutto il fronte: i difensori dell’Udinese sono duri, lui si cala subito nel clima da battaglia. Nel secondo tempo sigla il gol che vale lo Scudetto, il numero 22 in campionato. Annata straordinaria, che domenica i suoi tifosi celebreranno nella maniera adeguata
Il nostro superflop
Rrahmani – L’Udinese non dà punti di riferimento, ma lo spazio concesso a Lovric in occasione del gol del vantaggio bianconero è comunque troppo. Con il passare della partita si riprende, ma resta l’errore