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Napoli-Juventus, Spalletti show: replica ad Allegri e bordate al non-gioco bianconero

Il tecnico azzurro non crede che le vicende giudiziarie abbiano danneggiato la Juventus ma prende le distanze dal modo di giocare di Max

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

C’era una certa curiosità nello scoprire quale versione di Spalletti si sarebbe vista a Castelvolturno per la conferenza di vigilia di Napoli-Juventus. Quello ironico e filosofeggiante di certi momenti? Quello nervoso e pronto a polemizzare anche senza motivo, com’era successo domenica scorsa a Genova dopo il successo sulla Sampdoria? Quella di domani potrebbe essere davvero la partita della svolta per il suo Napoli, che nelle due partite del nuovo anno è parso assai diverso da quello schiacciasassi di prima parte della sosta.

Contro una Juve in trend positivo, che non prende gol da 8 gare e che vince sempre, sia pur di corto muso, potrebbe non bastare la versione recente degli azzurri. Spalletti non sta al gioco e replica punto per punto.

Napoli-Juventus, Spalletti risponde ad Allegri

Allegri ha detto che domani è più importante per il Napoli e che gli azzurri sono favoriti. Velenosa la replica: “Capisco che per lui sia conveniente camuffarsi da comprimari ma è impossibile nascondersi dal ruolo di favorita con i campioni che ha, inutile mettersi cappotto e barba finta, non c’è quarto posto che possa soddisfare la Juve”. Il tecnico della Juve lo ha anche chiamato buffo dicendo però che Spalletti è il più bravo. Nuova risposta sarcastica: “Buffo non so, il più bravo di tutti è lui, lo dice il palmares, mi inchino al suo palmares, non c’è confronto, mi sta sopra, ho da imparare da lui”.

Spalletti sceglie la bellezza alle vittorie

C’è curiosità sull’aspetto psicofisico del Napoli: “Approcceremo alla gara non ascoltando alcun discorso e portando in gara quello che facciamo e ci diciamo durante la settimana”. Napoli e Juve sembrano all’antitesi nell’interpretazione delle gare: “La prima mossa la fa chi batte al centro, le nostre sono filosofie differenti. Allegri sposa il motto juventino per cui vincere è l’unica cosa che conta, da noi è più anima e core, qui hanno visto Maradona che quando ha vinto ha mostrato anche quanta bellezza c’è nel calcio e noi non possiamo non portarci dietro questa bellezza, cercando di riproporla. E’ chiaro che le partite giocate raccontano che la Juve ci lascerà campo, per quello che si è visto nelle ultime gare, e lì diventa una gestione dove bisogna essere bravi a non lasciare spazi per ripartenze”.

Sulle vicende giudiziarie che hanno coinvolto la Juve e la reazione della squadra dice: “A volte può essere che determinano reazioni contrarie, capita che si compattino e diventi uno stimolo in più andare a ribaltare l’opinione di quel momento, può essere che quanto successo sia servito in questo filotto di vittorie”

Spalletti preferisce Sarri a Benitez

Segnare alla Juve è diventato difficile, Spalletti spiega perché ma di fatto prende anche le distanze dal calcio che esprime questa Juve: “Si abbassano molto davanti l’area e si mettono ad affrontare la squadra lì agevola la difesa, poi c’è la volontà sul calcio che vuoi fare, le capacità che vuoi esaltare dei tuoi, se ti piace come spettacolo quel calcio lì. Noi andremo a fare quel che piace ai nostri tifosi”

Per essere ancora più chiaro nell’esempio e far capire che vincere giocando male non gli piace, Spalletti aggiunge: “Mi viene in mente un allenatore come Sarri che non ha vinto niente ma da quando son qui io sento parlare solo del suo calcio, questo ha un valore, una qualità. A me piace più questo. C’è stato Benitez che ha vinto due titoli ma non ha impressionato come Sarri, a volte lasci più segno così, col gioco, che non vincendo senza un lavoro fatto sul campo”

Sugli scontri tra ultrà giudizio netto: “Devono stare lontani dagli stadi, lo sport è della gente che ama lo sport, questa gente deve stare lontana”.Dopo una promessa ai tifosi (“prometto che mi impegno al massimo”) Spalletti infine non rivela molto sulla formazione ma dice che non sarebbe azzardato vedere Raspadori alto a sinistra.

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