Nel corso di una lunga intervista concessa a Virginia Gambardella nel corso dell’ultima puntata del podcast darei condotto Tressessanta, il preparato atletico di Jannik Sinner Marco Panichi ha parlato delle somiglianze tra l’attuale n°1 del mondo e Novak Djokovic, di cui è stato a lungo uno dei componenti dello staff prima di passare nella squadra dell’altoatesino. Nel frattempo Nole sembrerebbe aver cambiato obiettivi per l’ultima parte della sua carriera, abbandonando definitivamente la rincorsa al numero 1, posizione da lui occupata fino a un anno fa.
- Panichi: “Djokovic ha bisogno di un nemico”
- Panichi: “Sinner uguale a Djokovic in un aspetto”
- I nuovi obiettivi di Djokovic
Panichi: “Djokovic ha bisogno di un nemico”
Prima di diventare il preparatore atletico di Jannik Sinner, Marco Panichi ha fatto parte dello staff di Novak Djokovic in due differenti periodi, prima tra il 2017 e il 2018 e poi dal 2019 al 2024, per un totale di circa sette anni, durante i quali ha avuto modo di conoscere come pochi il fenomeno serbo: “Djokovic fa della sua voglia di competere un punto di forza. Nole, metaforicamente, ha bisogno di un nemico contro cui combattere. Che si tratti del pubblico o dell’avversario in campo, ha bisogno di questa carica energetica. In passato, quando lo vedevamo eccessivamente calmo, cercavamo di farlo arrabbiare. Era un metodo che serviva a gasarlo durante le partite. Per altri giocatori, invece, a volte può accadere l’esatto contrario”.
Panichi: “Sinner uguale a Djokovic in un aspetto”
Panichi ha individuato poi un aspetto in comune tra due campioni come Djokovic e Sinner, anche se con qualche rivelante differenza: “Novak era uno che viveva di tennis per ventiquattr’ore. Jannik è la stessa cosa. Anche se in maniera differente. Sinner è uno che vive per il tennis, è competitivo anche negli allenamenti. Si diverte così. I grandi campioni sono tutti così: sono tutte persone che si divertono facendo quello che gli piace. Poi, naturalmente, dipende dai momenti. Ma dietro c’è sempre il piacere di competere”.
I nuovi obiettivi di Djokovic
Intanto con la vittoria su Ugo Camilo Carabelli, Djokovic ha conquistato l’ennesimo record dell’asta carriera, diventando il giocatore con più vittorie (411) nei tornei di categoria Masters 1000. Ormai a Nole rimangono pochi record da provare a raggiungere nel tennis, uno dei quali è quello dei 109 titoli vinti da Jimmy Connors, che lo stesso giocatore serbo ha ammesso di voler raggiungere nel corso dell’intervista post vittoria sull’argentino, nonostante sia certamente difficile: “Voglio provarci, sarebbe sicuramente fantastico raggiungere quel record”.
Cosa invece non rientra il più negli obiettivi del serbo è la vetta del ranking: “Non importa così tanto. Se arriva come conseguenza di grandi risultati e titoli che vinco in una stagione, allora è fantastico. Ma non è il mio obiettivo. Il mio obiettivo è essere in grado di giocare il mio miglior tennis nei Grand Slam e nei tornei a cui partecipo. Il mio programma è ridotto, quindi ovviamente non inseguo i punti in classifica e tutto il resto. È diverso oggi forse rispetto a qualche anno fa, e per la maggior parte della mia carriera ad essere onesto. Sono felice di vincere un Grand Slam e un grande torneo piuttosto che arrivare al numero 1. Sì, in questo momento è più importante per me”.