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Paralimpiadi, Caironi oro nei 100 metri: Sabatini cade e ostacola Contrafatto. Il medagliere, superato Tokyo

Una caduta taglia fuori Sabatini, la spunta Caironi e Contrafatto trova il podio dopo un ricorso. Altri tre ori dal nuoto (Raimondi, Amodeo e staffetta), in totale 71 medaglie.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

L’epilogo più dolce e al tempo stesso più amaro. La gioia per l’oro di Martina Caironi, all’ultima gara alle Paralimpiadi, e la delusione per la maledetta caduta che ha eliminato dalla corsa alle medaglie Ambra Sabatini e (sembrava) Monica Contrafatto, poi bronzo dopo un ricorso. Si chiude tra sentimenti contrastanti l’ultima serata dei Giochi di Parigi, con la finale dei 100 metri T63: a Tokyo fu un magnifico tris azzurro, stavolta solo Caironi e Contrafatto sono riuscita ad accomodarsi sul podio. Sul gradino più alto la prima, più basso la seconda. Per Sabatini (squalificata) enorme amarezza, che chiude una serata comunque trionfale per i colori italiani: superato, infatti, il record di medaglie delle Paralimpiadi di Tokyo.

Paralimpiadi: a Parigi battuto il record di Tokyo

In Giappone gli italiani a medaglia furono 69, stavolta sono già 71: e non è ancora finita, domenica c’è il gran finale con le ultime 14 gare. Intanto la spedizione italiana ha già portato a casa 24 ori, 15 argenti e 31 bronzi. Quattro gli ori conquistati nella giornata di sabato. Quello di Caironi, appunto, il più tormentato. Sabatini infatti, in ottima posizione a pochi metri dal traguardo, è incappata in una caduta ed è scivolata nella corsia di Monica Contrafatto, ostacolandola (ovviamente, in modo del tutto involontario). Caironi ha trionfato in 14”16, alle sue spalle l’indonesiana Tiarani col tempo di 14”26 e la britannica Okoh (14”59), un solo centesimo davanti a Contrafatto che ha tagliato il traguardo in caduta e che ha poi ottenuto il bronzo ex aequo.

Le lacrime di Ambra Sabatini, l’abbraccio di Martina Caironi

Tre ori e quattro argenti: è questo lo straordinario bottino paralimpico di Martina Caironi. Battuta – per una medaglia – persino la leggendaria Assunta Legnante. “Incredibile quello che è accaduto. Tutto può succedere e tutto è successo”, le parole della vincitrice che poi abbraccia le amiche e compagne: “Mi dispiace tantissimo per Ambra e per Monica, soprattutto per Ambra perché è bruttissimo cadere all’arrivo. Per quanto mi riguarda sono felicissima, sto volando”.

Lacrime di gioia per Caironi, lacrime di dispiacere per Sabatini: “Sono sotto shock, non capisco ancora cosa sia successo. Ero vicina al traguardo, vedevo la linea, la stavo quasi toccando. Prima della partenza ho avuto un problema nel riscaldamento con la valvola della protesi, ero andata nel panico, poi siamo riusciti a sistemare con del silicone. Ero carica, avrei voluto lottare, ma è successo l’impensabile. Complimenti a Martina, è stata bravissima e sono contenta che almeno lei sia riuscita in questa impresa. Mi dispiace davvero per aver danneggiato Monica, non avrei mai voluto questa fine, ma eccoci qua. Affronterò anche questa. Mi rimetterò subito al lavoro per Los Angeles”.

Italia: quattro ori nel penultimo giorno dei Giochi

Grandi le soddisfazioni dal nuoto, alla sua giornata finale. Medaglia d’oro per Stefano Raimondi, Giulia Terzi, Xenia Francesca Palazzo e Simone Barlaam nella staffetta 4×100 mista stile libero col nuovo record del mondo: 4’01”54. Argento all’Australia con 4’01”90, a 36 centesimi; terzo posto per gli Stati Uniti. Altri due ori eranno arrivati in precedenza sempre dal nuoto. Uno l’ha conquistato Alberto Amodeo nei 100 farfalla S8: 1’02”35 il suo tempo davanti ai cinesi Wu e Yang. Oro anche per Stefano Raimondi, instancabile, nei 200 misti SM10: per lui il tempo di 2’10”24, più di due secondi e mezzo più veloce dell’australiano Pearse e tre e mezzo dell’ucraino Nimchenko. Quarto Menciotti.

Medaglie dall’handbike, dal paradressage e dal nuoto

Non solo ori. Altre medaglie in una giornata al solito assai prolifica per l’Italia. Splendido argento per Federico Mestroni, Luca Mazzone e Mirko Testa nella staffetta Mixed Team H1-5 di Handbike, alle spalle della Francia e davanti agli Stati Uniti. Altro argento dal Paradressage Freestyle, merito di Sara Morganti che ha chiuso con un punteggio successivamente ritoccato verso l’alto dai giudici: 81,407. Infine, altra medaglia dalla piscina del nuoto, il bronzo conquistato da una magnifica Giulia Terzi nei 50 farfalla S7 col crono di 35”40, alle spalle della canadese Dorris (33”62) e della statunitense Weggeman (34”94).

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